domenica, novembre 22, 2009
VIOLENZA, ANCORA VIOLENZA
In questi ultimissimo giorni, sono avvenuti un paio di eventi così disgustosi per la loro ferocia che lasciano interdetti: il primo si è svolto nella mia città ed ha visto come protagonista un domestico dell’america latina che avrebbe (uso il condizionale, ma la cosa è certa) usato violenza ai danni di un bambino di tre (si, avete letto bene:3) anni; l’infame atto è strato narrato dal ragazzino, prima ai genitori e poi agli inquirenti; a entrambi ha raccontato di come l’uomo gli facesse fare “cavallino” mentre entrambi erano nudi ed il sederino del bambino strusciava sui genitali del maniaco; da notare che le parti posteriori del piccolo sono risultate infiammate e chiaramente violate.
Il secondo episodio che mi ha turbato si è svolto a Brescia ed ha visto protagonisti una coppia di innamorati appartatasi in auto per amoreggiare; improvvisamente una figura “nera” è apparsa al finestrino dell’uomo e, dopo averlo infranto con una mazza da baseball, ha tirato fuori l’impaurito ragazzo al quale ha inferto alcune coltellate; lasciato il giovane sanguinante sulla strada, si è messo alla guida ed ha cercato si allontanarsi, ma la ragazza ha tentato di lanciarsi dal veicolo, e così la bestia l’ha investita e poi è tornato indietro per colpirla di nuovo con l’auto, quindi è sceso e l’ha trascinata in macchina, dirigendosi verso una zona appartata, dove l’ha violentata più volte, nonostante le gravissime ferite riportate dalla donna nel duplice investimento.
Dopo cinque ore di quell’inferno, l’ha abbandonata nell’auto ed è fuggito: la ragazza – oltre ad un “normale” stato di choc – ha dieci fratture ed un polmone bucato, nonché varie lacerazioni all’apparato genitale; sulla scorta delle descrizione dei due giovani, l’assalitore e violentatore è stato arrestato dai Carabinieri: si tratta di un marocchino di 24 anni, già pregiudicato per piccoli reati.
E adesso tiriamo qualche somma: l’opinione pubblica (“ignorante” finché volete, o meglio secondo quanto vuole “qualcuno”) parla apertamente nei Bar e nei ritrovi pubblici, di situazione insostenibile, imputando agli extra comunitari tutta la violenza che straripa dalle nostre città: chiaramente non è esattamente così, ma la punta emergente della violenza metropolitana ci mostra dei personaggi dalla faccia scura, dei “diversi”, come vengono definiti che inquina la stragrande maggioranza di loro.
E non basta che il nostro Presidente della Camera, Fini (vi ricordo: firmatario insieme a Bossi di una legge per la regolamentazione degli extra comunitari) inviti questi signori a considerare come “stronzi” tutti coloro che li definiscono “diversi”, perché questo non fa altro che acuire le polemiche e Dio solo sa quanto poco ce ne sia bisogno in questo momento e su questo specifico argomento, dove si parla di gente, la maggioranza dei quali è da noi a cercare di “sopravvivere” perché in casa loro non possono farlo.
Se questi “personaggi” di alto lignaggio andassero ogni tanto in qualche ritrovo ad ascoltare quello che si dice in giro, sentirebbe che per entrambi gli episodi che ho narrato, la stragrande maggioranza delle persone “normali” parla apertamente di pena di morte, mettendo in subordine la castrazione chimica.
Chi è questa gente? È la casalinga di Voghera ed il pensionato di Trani, ma sono comunque degli elettori; se gli uomini politici non tengono conto di questo, non sanno fare il loro mestiere e sono destinati a subire degli smacchi notevoli.
Il Presidente Fini, con l’autorità ed il potere che si ritrova, dovrebbe invece adoperarsi perché in entrambe le circostanze narrate, non si assista al solito sconcio di una magistratura che libera i colpevoli prima ancora che le vittime siano uscite dall’ospedale; questo vuole la gente; questo dovete dare alla gente; chiaro il concetto?
Il secondo episodio che mi ha turbato si è svolto a Brescia ed ha visto protagonisti una coppia di innamorati appartatasi in auto per amoreggiare; improvvisamente una figura “nera” è apparsa al finestrino dell’uomo e, dopo averlo infranto con una mazza da baseball, ha tirato fuori l’impaurito ragazzo al quale ha inferto alcune coltellate; lasciato il giovane sanguinante sulla strada, si è messo alla guida ed ha cercato si allontanarsi, ma la ragazza ha tentato di lanciarsi dal veicolo, e così la bestia l’ha investita e poi è tornato indietro per colpirla di nuovo con l’auto, quindi è sceso e l’ha trascinata in macchina, dirigendosi verso una zona appartata, dove l’ha violentata più volte, nonostante le gravissime ferite riportate dalla donna nel duplice investimento.
Dopo cinque ore di quell’inferno, l’ha abbandonata nell’auto ed è fuggito: la ragazza – oltre ad un “normale” stato di choc – ha dieci fratture ed un polmone bucato, nonché varie lacerazioni all’apparato genitale; sulla scorta delle descrizione dei due giovani, l’assalitore e violentatore è stato arrestato dai Carabinieri: si tratta di un marocchino di 24 anni, già pregiudicato per piccoli reati.
E adesso tiriamo qualche somma: l’opinione pubblica (“ignorante” finché volete, o meglio secondo quanto vuole “qualcuno”) parla apertamente nei Bar e nei ritrovi pubblici, di situazione insostenibile, imputando agli extra comunitari tutta la violenza che straripa dalle nostre città: chiaramente non è esattamente così, ma la punta emergente della violenza metropolitana ci mostra dei personaggi dalla faccia scura, dei “diversi”, come vengono definiti che inquina la stragrande maggioranza di loro.
E non basta che il nostro Presidente della Camera, Fini (vi ricordo: firmatario insieme a Bossi di una legge per la regolamentazione degli extra comunitari) inviti questi signori a considerare come “stronzi” tutti coloro che li definiscono “diversi”, perché questo non fa altro che acuire le polemiche e Dio solo sa quanto poco ce ne sia bisogno in questo momento e su questo specifico argomento, dove si parla di gente, la maggioranza dei quali è da noi a cercare di “sopravvivere” perché in casa loro non possono farlo.
Se questi “personaggi” di alto lignaggio andassero ogni tanto in qualche ritrovo ad ascoltare quello che si dice in giro, sentirebbe che per entrambi gli episodi che ho narrato, la stragrande maggioranza delle persone “normali” parla apertamente di pena di morte, mettendo in subordine la castrazione chimica.
Chi è questa gente? È la casalinga di Voghera ed il pensionato di Trani, ma sono comunque degli elettori; se gli uomini politici non tengono conto di questo, non sanno fare il loro mestiere e sono destinati a subire degli smacchi notevoli.
Il Presidente Fini, con l’autorità ed il potere che si ritrova, dovrebbe invece adoperarsi perché in entrambe le circostanze narrate, non si assista al solito sconcio di una magistratura che libera i colpevoli prima ancora che le vittime siano uscite dall’ospedale; questo vuole la gente; questo dovete dare alla gente; chiaro il concetto?