<$BlogRSDUrl$>

mercoledì, novembre 04, 2009

VERGOGNA !! 

Stiamo entrando nella stagione invernale, quella stagione che ci propone freddo, vento, pioggia e, in qualche caso, anche la neve; ovviamente queste sono condizioni che i disperati senza casa – gli “homeless” come li chiamano in America – odiano con tutte le loro forze, in quanto non consente loro di vivere, ma solo di sopravvivere.
Capiterà a tutti quello che è capitato a me, ma voglio raccontarvelo lo stesso: proprio ieri, piove a dirotto, fa freddo, e in una zona semicentrale della città, mi imbatto in una fila di “cose” ammassate lungo un marciapiede, nascoste da alcuni cenci, dai quali spuntano una scarpa lucida di pioggia o una mano gocciolante: sono una fila di africani che cercano in questo barbaro modo di passare la notte, per poi, al mattino dopo, rimettersi in cerca del modo di sopravvivere.
Mi sono messo ad osservare le persone che transitavano sul marciapiede ed ho visto che poche di loro notavano i sudici fagotti che contenevano degli esseri umani, forse perché ormai abituati a vedere simili spettacoli; alcuni commentavano brevemente con parole ormai abusate (“poveri cristi”, “poveracci” e via di questo passo) ma nessuno si è fermato per controllare se quei corpi erano addormentati oppure morti oppure sofferenti, insomma se erano ancora in vita o no: la gente tira via veloce felice di essere a pochi minuti dalla propria casa, dove li aspetta un ambiente amico, riscaldato e pieno delle loro comodità.
A questo punto dovrei scagliarmi contro l’indifferenza della gente che non ha più il minimo sentimento di pietà verso coloro che hanno bisogno, dovrei lanciarmi in una serie di anatemi contro l’anestesia dei sentimenti e delle reazioni; insomma tutte cose dette e ridette e dopo le quali le cose restano tali e quali.
Ed allora proviamo a vedere le cose da un’altra angolatura: cosa avrebbe dovuto fare la gente che si è imbattuta in questo desolante spettacolo; la casalinga o l’impiegato che rientrano nelle proprie case avrebbe forse dovuto fermarsi e, dopo avere svegliato uno o due di questi disperati, chiedere loro: “scusi, lei perché se ne sta qui al freddo e all’acqua? Forse non ha un posto dove andare? Venga a casa mia e vediamo quello che si può fare per aiutarlo”; oppure telefonare ai Vigili o alla Polizia per sentirsi rispondere che loro non possono occuparsene?
Quindi, mettiamoci nei panni della casalinga e dell’impiegato: a scanso di problemi e di guai, la cosa migliore è scavalcare questi corpi riversi e chiudere gli occhi all’osceno spettacolo, cercando anche di non provare l’immancabile senso di colpa che viene fuori di fronte a queste situazioni.
Infatti, è immancabile che in questi casi, ma anche di fronte al normale accattonaggio al quale non possiamo rispondere ogni volta, rimanga dentro di noi una sorta di senso di vergogna, “perché al posto loro non ci siamo noi?” e quindi dobbiamo far trascorrere un po’ di tempo prima che questa angoscia scompaia dalla nostra mente.
Ed allora ecco quello che vi dico: mi sono stufato di dover provare vergogna per una cosa di cui non ho colpa e che non sono in grado di risolvere da solo; sono stufo di provare angoscia per tutti i disperati che non posso aiutare; sono stufo per quegli occhi neri che mi fissano dolcemente quando mi chiedono l’ammontare di un caffé e ai quali non riesco a rispondere. Quindi, coloro che possono, coloro che debbono, si diano da fare per risolvere questo sconcio, nei modi ovviamente “umani”, ma non mi sembra che si possa continuare oltre a “vergognarsi”; alla fine qualcuno s’arrabbia davvero e si mette alla testa dei “disperati” per entrare nei VOSTRI PALAZZI!! Chiaro il concetto??

This page is powered by Blogger. Isn't yours?