<$BlogRSDUrl$>

martedì, novembre 10, 2009

ALLORA C'E' QUESTA RIPRESA ? 

Ma pensate un po’; chi l’avrebbe mai detto!! L’OSCE ha “nominato” l’Italia come capofila della ripresa dell’economia: in questa specie di gara, i cavalli più quotati – scritti in ordine di preferenza – sono l’Italia, la Francia, la Gran Bretagna e la Cina; mi chiedo, e vi chiederete anche voi: ma la Germania come mai non appare in questa graduatoria? Mah, misteri della macro economia!
Ovviamente i nostri governanti si sono scatenati in dichiarazioni trionfalistiche; il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, dopo aver laconicamente commentato “il tempo è stato galantuomo; adesso avanti così”, si è permesso anche una battuta non male: “sembrava che altri fossero pecore bianche e noi quelle nere; non è così e noi l’avevamo detto ben prima della crisi”.
Il premier Berlusconi – che quando vince tende a strafare – ha dichiarato: “l’Italia è il sesto Paese più ricco del Mondo, e il terzo dell’Unione Europea, con un Pil che ha ormai superato la Gran Bretagna”; se non sbaglio, questo superamento degli inglese è stato un cavallo di battaglia di un altro Premier, Bettino Craxi: non gli ha portato molta fortuna; prendi nota Silvio??
Quelli con la testa sulle spalle, ci richiamano ad andare avanti, ma con i piedi ben piantati per terra e aggiungono che al momento la priorità è ricreare, in tutta Europa, il lavoro che è andato perduto.
Per la verità anche in questo campo le cose – almeno secondo i dati ISTAT – non vanno malissimo, specie se confrontati con quelli degli altri Paesi: infatti, ad un dato di disoccupazione medio riferito all’UE del 9,2% i due valori, minimo e massimo, sono rispettivamente quello dell’Olanda (3,6%) e quello della Spagna (19,7%).
Il valore riferito all’Italia è tra i più bassi dei Paesi europei (7,4%), inferiore a quello di Germania (7,6%), Gran Bretagna (7,8%) e Francia (10%).
I dato sopra riportati, sono interessanti e significativi: anzitutto mi preme commentare la situazione della Spagna – non molto tempo fa candidatasi a superarci – che si trova in un “momento” veramente preoccupante; diciamo che non si riesce a capire come faccia il governo spagnolo a reggere ad una tale carenza di posti di lavoro: probabilmente le altre forze politiche contrarie al governo, non hanno interesse a subentrarci in questa situazione in cui le forze sociali (Sindacati, ecc.) potrebbero scatenarsi in manifestazioni di ogni genere.
I nostri “buoni dati” in riferimento ai cugini europei a noi più vicini (Francia. Gran Bretagna e Germania) non debbono indurci a trastullarci nell’ozio: potrebbe darsi (non lo so, lo dico solo in forma dubitativa) che in quei Paesi, i sostegni sociali siano superiori a quelli presenti da noi e quindi che la disoccupazione venga vissuta in modo migliore che da noi.
A proposito del mondo del lavoro, il nostro Paese è diverso dagli altri; prendiamo per esempio quanto accaduto nella mia città nel mondo Universitario: il nuovo rettore, per trovare i soldi da utilizzare in altre assunzioni, aveva disposto che i “primari” che superavano i 70 anni di età sarebbero stati messi in pensione (quindi non “fucilati” ma pensionati con oltre 10mila euro mensili); a questa mossa ha fatto seguito il ricorso al TAR che ha “riammesso” i pensionati: morale della favola, i 13 ultrasettantenni che non si possono toccare, bloccano l’assunzione di 18 precari.
Questi sono i nostri “ammortizzatori sociali”: a favore di coloro che prendono tanti soldi e contrari ai “veri” bisognosi di sostegno sociale; chiaro il concetto??

This page is powered by Blogger. Isn't yours?