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martedì, settembre 15, 2009

COSA HO TROVATO AL MIO RITORNO 

Quale panorama ho ritrovato al mio ritorno a casa? Anzitutto è bene precisare che non sono stato in “eremitaggio” e quindi qualche voce mi giungeva anche a Venezia, mentre mi occupavo di cinema, ma in quella sede – come ho già avuto modo di dire – si pensa e si lavora su altre cose, per cui le notizie che ci giungono, arrivano “ovattate”, come se fossero distanti mille miglia; e invece sono lì accanto!!
Dunque, il panorama politico è disarmante, tanto che non viene neppure voglia di ragionarci sopra; tutti sono occupati a “smerlare” tutti, ma non sul piano politico., ma andando a guardare sotto le lenzuola e spifferando a destra e a manca di cose che dovrebbero fare rabbrividire gli elettori; ma sia chiaro che questo non avviene: non ci sono spostamenti di voti per le smargiassate di Berlusconi, come non ce ne sono per quelle di D’Alema o per quelle – indirette – del Direttore de “L’Avvenire”.
Gli italiani, ormai lo sappiamo bene, ci sghignazzano un po’ sopra, magari qualcuno ci fa anche una reprimenda, ma quando si tratta di esprimere la volontà politica (il voto), queste vicende non hanno più nessun significato e non influiscono sul risultato.
Altri sono i problemi che interessano gli elettori: innanzi tutto il posto di lavoro e subito dopo la sicurezza; per il lavoro, abbiamo assistito a scene allucinanti (suicidi annunciati, notti passate sul Colosseo, ecc) e le forze politiche non riescono ancora a capire che questo è il problema dei problemi: non voglio dire che sia di facile soluzione, ma chi può deve trovare “qualcosa” che tranquillizzi coloro che si sudano mensilmente i mille euro che gli vengono dati e, almeno, gli consenta dei sonni tranquilli.
In Francia, a questo proposito, si è arrivati a dei morti, in quanto i suicidi non sono stati solo annunciati ma anche realizzati; mi sembra chiaro che il mondo del lavoro è l’unica componente veramente “globalizzata” che ha quindi le stesse problematiche e le stesse difficoltà in tutto il mondo; da notare che un giorno sì e l’altro pure, arrivano da strutture internazionali di tutto rispetto, delle notizie sul tipo “la crisi è alla fine”, oppure “tra pochissimo usciremo dal tunnel”, ma nel mondo del lavoro queste sembrano soltanto delle battute di dubbio gusto, che non trovano poi riscontro nella realtà.
L’altro problema – indirettamente legato a questo – è quello della sicurezza: il cittadino italiano, in particolare quello della piccola e media borghesia, ma anche del proletariato più ricco, non accetta la presenza massiccia e asfissiante di immigrati che – sembra a questi signori – vengono qui per “rubare i nostri posti di lavoro”; è chiaro che così non è, ma non c’è verso di farlo capire.
Oltre al problema del lavoro, si imputa ai migranti tutta la delinquenza che abbiamo in Italia: anche qui non possiamo generalizzare, ma certo che se i giornali titolano spesso a quattro colonne che un romeno stupra una ragazza italiana, a lungo andare l’opinione pubblica ne rimane per forza turbata e a loro imputa tutte le nequizie che si svolgono da noi; ma ricordiamoci che non è con il lassismo indifferenziato che si risolve il problema: l’elettorato ha premiato alcune forze politiche che avevano nel loro programma un atteggiamento di estrema fermezza ed ora sono “costrette” a mantenere le promesse, pena l’allontanamento dei cittadini; d’altro canto, altre forze politiche – cioè il centro sinistra, tanto per non far nomi – quando attacca la maggioranza su questo punto, deve stare attento in quanto non trova poi il necessario consenso nella base elettorale; ed a niente valgono i richiami della Chiesa o di altre strutture, la gente se ne frega di tutti e guarda solo al proprio orticello: questo si chiama egoismo da paura, ma non c’è niente da fare!! Chiaro il concetto??

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