<$BlogRSDUrl$>

mercoledì, agosto 05, 2009

LA PANDEMIA 

Il termine pandemia – secondo il Devoto Oli – indica una “epidemia con tendenza a diffondersi rapidamente attraverso vastissimi territori o continenti”; il nome infatti proviene dal greco pandèmia che significa in “tutto il popolo”.
Perché questo cappello al mio post odierno? Perché vorrei trattare l’argomento dell’influenza derivante dal virus A/H1N1 che sta fortemente preoccupando le organizzazioni preposte alla cura della salute pubblica; nella miriade di cifre che circolano sui quotidiani di tutto il mondo, ce n’è una nuova, fresca di giornata, che proviene dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con sede a Ginevra, che parla di una stima di infettati dal virus che potrà variare tra il 15 e il 45% della popolazione, il che indica – facendo una stima media del 30% - un numero di infettati pari a due miliardi di individui; notare che se alziamo la media della stima, raggiungiamo tranquillamente i tre miliardi e via di questo passo.
Il nuovo problema che sta preoccupando gli scienziati è che il virus sembra fare resistenza al “Tamiflu”, medicamento finora utilizzato in tutto il mondo: si sono avuti casi di resistenza in alcune cittadine a cavallo della frontiera tra il Messico e gli USA, segno che il virus sta facendo mutazioni che lo portano a resistere all’antivirale.
Ed ora qualche numero: sono 429 le vittime dell’A/H1N1 in tutto il mondo, a fronte di un totale di casi accertati pari a 111.542; il paese più colpito è gli Stati Uniti che hanno avuto 170 morti su 33.902 casi accertati, seguiti dal Messico con 119 morti a fronte di 10.262 contagiati; in Europa sono ancora pochissimi (tre) i casi mortali, nonostante i quasi 10.000 casi accertati.
Fin qui la situazione della pandemia sotto il profilo dello sviluppo sanitario, ma adesso proviamo ad andare oltre e a cercare il trucco messo in piedi dalle multinazionali che sono sempre all’agguato per guadagnare quattrini sopra ogni disgrazia.
Sentite questa: giorni addietro, su un nostro telegiornale nazionale, abbiamo appreso che “il virus si diffonderà nel 100% del pianeta” e che saranno necessari quindi “vari milioni di vaccini, la gran parte dei quali dovranno essere riservati all’Africa, dove minori sono le protezioni”.
Ed allora tutto diventa più chiaro e “il pensar male diventa verità”: le industrie farmaceutiche dell’occidente – quelle più rapinose – troveranno il modo di sistemare i propri bilanci vendendo milioni (forse miliardi) di dosi – probabilmente in gran parte inutili – al cosiddetto “Continente dimenticato” e verranno pagati con i fondi che i Paesi sviluppati metteranno formalmente a disposizione di quelli in via dei sviluppo.
In sostanza si tratta di far restare i soldi in famiglia, rendendo ancora più indissolubili i rapporti tra governi e multinazionali del farmaco, in un circuito “poco virtuoso” che si autoalimenta, dimostrando – da una parte – il buon cuore degli occidentali verso gli amici africani e – dall’altra – facendo fare affari d’oro agli amici industriali.
Il giochetto è semplice, specie se si controllano le leve dell’effettivo potere (mass-media e multinazionali): i giornali e le televisioni amplificano il problema della pandemia influenzale in modo che l’opinione pubblica ne venga toccata e subisca quella scarica di “paura ed emozione” tipica di questi eventi; subito dopo arriva la notizia che il tutto può essere contenuto in limiti accettabili (per l’occidente), mentre si va espandendo verso le zone africane ed asiatiche; risultato di questa duplice operazione “a tanaglia”? L’intervento delle industrie farmaceutiche sovvenzionate dai soldi degli stati occidentali, e il gioco è fatto!! Chiaro il concetto??

This page is powered by Blogger. Isn't yours?