venerdì, luglio 03, 2009
IL DIBATTITO PRECONGRESSUALE NEL PD
Come promesso nel post di ieri, cerco di ampliare il discorso precongressuale nel PD, anche se abbiamo ancora più di tre mesi alla sua realizzazione; dunque, come si diceva ieri, al momento abbiamo due candidati sicuri – Franceschini e Bersani – mentre si fa strada la presenza di un “terzo incomodo”, Ignazio Marino, sponsorizzato da Bettini, e si attende con curiosità il manifesto liberaldemocratico di Rutelli.
Comunque sia, al momento i due “galli” che si contendono il primato sono loro e la lotta avverrà tra questi due; come dicevo ieri, il PD è uno strano partito che sembra voglia sempre “farsi del male”, poiché tenere in lizza ancora Franceschini dopo il deludente risultato elettorale alle europee ed amministrative ha dell’incredibile; e continuare a tenere “a bagno maria” un Bersani che si meriterebbe, forse, qualcosa di più, rasenta il masochismo.
E i due non sanno dire altro che “giovanilismo”, “innovazione”, “rinnovamento” e stupidaggini simili; è mai venuto in mente a nessuno dei due che Berlinguer, traslato alla sua epoca, sarebbe considerato vecchio e logoro? È mai venuto loro in mente di provare ad analizzare quello che avrebbe fatto in una situazione del genere un certo Togliatti o, almeno, un certo Napolitano (si, proprio il Presidente della Repubblica), magari insieme con De Gasperi e Fanfani? Non credono che, come piattaforma, sia un po’ pochino gettarsi a corpo morto sulle carte d’identità dei candidati e, solo sulla loro età, costituire il programma?
E le battute della Serracchiani, giovane che ha avuto l’onore di battere Berlusconi nel nord-est alle europee e quindi assurta a grande notorietà? Pensate che questa ragazza, che potremmo definire “similvelina”, dopo avere annunciato al popolo plaudente che non si candiderà per la segreteria, ha “dato i giudizi” su coloro che parteciperanno all’agone politico ed ha così affermato che lei “sceglie Franceschini perché è simpatico”, mentre “Bersani rappresenta l’apparato”; ne ha avute anche per “baffino”, quando ha affermato che “di qua c’è il progetto del PD, dall’altra parte c’è D’Alema: io sto con il PD”.; il che assomiglia tanto ad uno slogan pubblicitario!
Insomma, questa ragazzina con le quattro cose che ha imparato a memoria, trincia giudizi . anche pesanti – su persone che lavorano nella politica da anni e anni; facile la risposta di quella vecchia volpe di Follini alle argomentazioni della Serracchiani: “Ora so a cosa serve il rinnovamento: a sbaragliare gli antipatici; le opere frivole di Tocqueville sono da consegnare agli archivi”.
Un solo consiglio ai nuovi e vecchi membri del PD; evitare che si vengano a conoscere questi retroscena: “Chiamparino era già deciso a candidarsi quando ha ricevuto una telefonata di Fassino, anch’egli torinese, che – nonostante l’amicizia che lo lega al Sindaco di Torino – gli annuncia che gli ritirava il suo appoggio e lo manteneva a Franceschini; analoga comunicazione arriva da Veltroni. E per concludere lo chiama il segretario che lo invita a ritirarsi. Vedrete che Chiamparino, alla moda sovietica, farà autocritica e annuncerà quanto prima il suo appoggio a Franceschini”. Queste camarille da basso impero, riportate da un quotidiano “allineato”, non odorano di “rinnovamento” ma puzzano di stantio e vanno a far compagnia a qualche trabocchetto organizzato da finti amici; ecco queste sono cose che urtano i “nuovi schemi” della politica e chi li fa viene etichettato come vecchio e reazionario.
Chiudiamo con la Serracchiani: il popolo di facebook che l’ha eletta propria beniamina, la invita a “resistere alle mummie e a non farsi intimidire”! Chiaro il concetto??
Comunque sia, al momento i due “galli” che si contendono il primato sono loro e la lotta avverrà tra questi due; come dicevo ieri, il PD è uno strano partito che sembra voglia sempre “farsi del male”, poiché tenere in lizza ancora Franceschini dopo il deludente risultato elettorale alle europee ed amministrative ha dell’incredibile; e continuare a tenere “a bagno maria” un Bersani che si meriterebbe, forse, qualcosa di più, rasenta il masochismo.
E i due non sanno dire altro che “giovanilismo”, “innovazione”, “rinnovamento” e stupidaggini simili; è mai venuto in mente a nessuno dei due che Berlinguer, traslato alla sua epoca, sarebbe considerato vecchio e logoro? È mai venuto loro in mente di provare ad analizzare quello che avrebbe fatto in una situazione del genere un certo Togliatti o, almeno, un certo Napolitano (si, proprio il Presidente della Repubblica), magari insieme con De Gasperi e Fanfani? Non credono che, come piattaforma, sia un po’ pochino gettarsi a corpo morto sulle carte d’identità dei candidati e, solo sulla loro età, costituire il programma?
E le battute della Serracchiani, giovane che ha avuto l’onore di battere Berlusconi nel nord-est alle europee e quindi assurta a grande notorietà? Pensate che questa ragazza, che potremmo definire “similvelina”, dopo avere annunciato al popolo plaudente che non si candiderà per la segreteria, ha “dato i giudizi” su coloro che parteciperanno all’agone politico ed ha così affermato che lei “sceglie Franceschini perché è simpatico”, mentre “Bersani rappresenta l’apparato”; ne ha avute anche per “baffino”, quando ha affermato che “di qua c’è il progetto del PD, dall’altra parte c’è D’Alema: io sto con il PD”.; il che assomiglia tanto ad uno slogan pubblicitario!
Insomma, questa ragazzina con le quattro cose che ha imparato a memoria, trincia giudizi . anche pesanti – su persone che lavorano nella politica da anni e anni; facile la risposta di quella vecchia volpe di Follini alle argomentazioni della Serracchiani: “Ora so a cosa serve il rinnovamento: a sbaragliare gli antipatici; le opere frivole di Tocqueville sono da consegnare agli archivi”.
Un solo consiglio ai nuovi e vecchi membri del PD; evitare che si vengano a conoscere questi retroscena: “Chiamparino era già deciso a candidarsi quando ha ricevuto una telefonata di Fassino, anch’egli torinese, che – nonostante l’amicizia che lo lega al Sindaco di Torino – gli annuncia che gli ritirava il suo appoggio e lo manteneva a Franceschini; analoga comunicazione arriva da Veltroni. E per concludere lo chiama il segretario che lo invita a ritirarsi. Vedrete che Chiamparino, alla moda sovietica, farà autocritica e annuncerà quanto prima il suo appoggio a Franceschini”. Queste camarille da basso impero, riportate da un quotidiano “allineato”, non odorano di “rinnovamento” ma puzzano di stantio e vanno a far compagnia a qualche trabocchetto organizzato da finti amici; ecco queste sono cose che urtano i “nuovi schemi” della politica e chi li fa viene etichettato come vecchio e reazionario.
Chiudiamo con la Serracchiani: il popolo di facebook che l’ha eletta propria beniamina, la invita a “resistere alle mummie e a non farsi intimidire”! Chiaro il concetto??