sabato, luglio 18, 2009
ANCORA MORTI SULLA STRADA
Ricorderete che nel post di ieri ho trattato di un incidente verificatosi ad un incrocio semaforizzato in cui ha perso la vita una ragazza di soli 18 anni; l’auto che ha investito lo scooter su cui viaggiava la ragazza con il fidanzata era una cosiddetta “auto-civetta” della Polizia metropolitana, addetta alla lotta “contro il degrado” e trasportava – per essere fotografata – una prostituta russa che, evidentemente, rappresenta “il degrado”; ho già detto che altro è – a mio giudizio – il degrado, ma non torniamo su questo tasto e vediamo invece cosa ha dichiarato oggi la Vice Comandante dei Vigili: “certo delle colpe ci sono, ma non possono essere ricondotte ad un unico soggetto (l’autista?). Dietro c’è un’organizzazione che certamente non ha adeguatamente operato affinché certi drammi non accadessero”.
In sintesi e con tono felpato da politica consumata (“questa ragazza farà strada!!”) si chiama in causa le norme che il Comune ha emanato sulla sicurezza; nessuno mi potrà mai convincere che sia specificato come il trasporto della prostituta debba avvenire a tutta velocità e bucando il semaforo rosso!
Ma di questi incidenti è pieno il TG, anche se ognuno ha caratteristiche diverse : a Mazara del Vallo un “tossico” in evidente stato confusionale ha falciato un’intera famiglia; risultato: 4 morti e altrettanti feriti, condotti nell’Ospedale del posto con prognosi diverse, nessuna della quali, per fortuna, preoccupante.
Il giovane ha tentato la fuga, ma è stato riconosciuto e dopo un paio d’ore è stato arrestato e condotto in prigione; speriamo che ce lo lascino per un certo tempo, ma viste le ultime sentenze in materia, c’è da dubitarne fortemente.
Il secondo evento – che anche se non “in strada” si è svolto “sulla porta di casa” – ha visto protagonista un colonnello dei carabinieri che è accorso al comando di una pattuglia chiamata per un uomo – un 84enne – che evidentemente ha dato fuori di testa e si è barricato in casa; l’ufficiale dell’Arma, coraggiosamente, si è presentato alla porta dell’uomo ed ha cercato di farlo ragionare; un colpo di fucile alla testa ha fermato qualunque discussione; resta da dire che per catturare il nonnetto ci sono volute le teste di cuoio che hanno compiuto un vero e proprio blitz; pensate: il figlio del “pazzo” aveva notato che il padre non era più lo stesso e aveva fissato per domani una visita con il medico di famiglia: non ci sarà tempo per farla e della salute psichica del padre se ne occuperà qualcun altro.
Quello che vi ho riportato qui sopra, rappresenta la prima parte del TG che ho visto oggi; dopo c’è stata un’altra notizia – anch’essa tragica ma più “normale” – che ci ha informato su un regolamento di conti avvenuto da qualche parte (non ho capito il luogo); pensate un po’, una notizia di morti per un regolamento di conti in campo malavitoso viene accolta con un sospiro di sollievo, come a dire che questa è una realtà alla quale siamo ormai abituati, mentre alle altre vicende di sangue non riusciamo ad abituarci, nonostante continuino a ripetersi.
La mia riflessione casca sempre sullo stesso punto: che importanza diamo alla vita della gente? Per gente intendo anche noi stessi e quindi che valore diamo – in forma assoluta – alla vita umana? La società costruisce sistemi e protocolli per combattere le più disparate malattie e, nella stragrande maggioranza dei casi, ne esce vincitrice; ebbene, noi, nella nostra vita così spericolata, mettiamo in gioco questo bene così prezioso (il nostro e quello di altri), senza riflettere neppure un attimo sulla enorme stupidità che stiamo commettendo. È forse l’ora che si cominci a pensarci un po’??
In sintesi e con tono felpato da politica consumata (“questa ragazza farà strada!!”) si chiama in causa le norme che il Comune ha emanato sulla sicurezza; nessuno mi potrà mai convincere che sia specificato come il trasporto della prostituta debba avvenire a tutta velocità e bucando il semaforo rosso!
Ma di questi incidenti è pieno il TG, anche se ognuno ha caratteristiche diverse : a Mazara del Vallo un “tossico” in evidente stato confusionale ha falciato un’intera famiglia; risultato: 4 morti e altrettanti feriti, condotti nell’Ospedale del posto con prognosi diverse, nessuna della quali, per fortuna, preoccupante.
Il giovane ha tentato la fuga, ma è stato riconosciuto e dopo un paio d’ore è stato arrestato e condotto in prigione; speriamo che ce lo lascino per un certo tempo, ma viste le ultime sentenze in materia, c’è da dubitarne fortemente.
Il secondo evento – che anche se non “in strada” si è svolto “sulla porta di casa” – ha visto protagonista un colonnello dei carabinieri che è accorso al comando di una pattuglia chiamata per un uomo – un 84enne – che evidentemente ha dato fuori di testa e si è barricato in casa; l’ufficiale dell’Arma, coraggiosamente, si è presentato alla porta dell’uomo ed ha cercato di farlo ragionare; un colpo di fucile alla testa ha fermato qualunque discussione; resta da dire che per catturare il nonnetto ci sono volute le teste di cuoio che hanno compiuto un vero e proprio blitz; pensate: il figlio del “pazzo” aveva notato che il padre non era più lo stesso e aveva fissato per domani una visita con il medico di famiglia: non ci sarà tempo per farla e della salute psichica del padre se ne occuperà qualcun altro.
Quello che vi ho riportato qui sopra, rappresenta la prima parte del TG che ho visto oggi; dopo c’è stata un’altra notizia – anch’essa tragica ma più “normale” – che ci ha informato su un regolamento di conti avvenuto da qualche parte (non ho capito il luogo); pensate un po’, una notizia di morti per un regolamento di conti in campo malavitoso viene accolta con un sospiro di sollievo, come a dire che questa è una realtà alla quale siamo ormai abituati, mentre alle altre vicende di sangue non riusciamo ad abituarci, nonostante continuino a ripetersi.
La mia riflessione casca sempre sullo stesso punto: che importanza diamo alla vita della gente? Per gente intendo anche noi stessi e quindi che valore diamo – in forma assoluta – alla vita umana? La società costruisce sistemi e protocolli per combattere le più disparate malattie e, nella stragrande maggioranza dei casi, ne esce vincitrice; ebbene, noi, nella nostra vita così spericolata, mettiamo in gioco questo bene così prezioso (il nostro e quello di altri), senza riflettere neppure un attimo sulla enorme stupidità che stiamo commettendo. È forse l’ora che si cominci a pensarci un po’??