venerdì, maggio 01, 2009
IL CIARPAME
Nel mio post di ieri, a proposito delle dichiarazioni della signora Lario, viene fuori la parola “ciarpame” il cui significato - ne sono certo – non è a conoscenza della citata moglie del premier; cerchiamo allora di porvi rimedio, anche se lei non leggerà il mio scritto, e da questa definizione andare avanti con qualche considerazione.
Il Devoto-Oli definisce il ciarpame come “congerie di roba vecchia e di nessun pregio”; chiariamo subito, per la signora Veronica, che al posto di congerie si può leggere anche “ammasso”, “raccolta”, e simili: è più facile! Fin qui è chiaro il concetto?
Ora, gentile signora fustigatrice dei costumi politici italiani, dal pulpito delle sue realizzazioni intellettuali (due filmetti quasi porno), come può giudicare la valenza etica dell’atteggiamento di suo marito, e del candidato del centro sinistra Renzi a Firenze? Le signorine indicate per le liste delle prossime elezioni, sicuramente non sono vecchie e almeno un pregio ce l’hanno: non vanno in giro a dire fesserie, forse perché nessuno si rivolge a loro ma a lei, sapendo di trovare risposta!
Vediamole queste signorine che lei disprezza così tanto: suo marito ha candidato Barbara Matera che è legata al mondo dello spettacolo da un passato come annunciatrice RAI, ma è anche – oltre che una gran bella figliola – una laureata con lode, l'altra, Laura Cosmi, anch’essa molto bella, è una ex bocconiana (per la signora Veronica spiego che bocconiana significa laureata in una delle più prestigiose Università italiane, appunto la Bocconi) e già riveste un ruolo politico, essendo coordinatrice dei giovani lombardi di Forza Italia; la terza ed ultima, Licia Renzulli, è una ricercatrice che lavora in una clinica e si occupa dei bambini del Bangladesh.
Per quanto riguarda la “velina” messa in lista dal candidato del centro sinistra Matteo Renzi, anche in questo caso si tratta di una bellissima ragazza che ha partecipato al programma della Ventura “Quelli che il calcio” in qualità di “schedina, ma che è in possesso di una laurea in psicologia con specializzazione in psicologia clinica.
E adesso alcune considerazioni: mi sembra che stiamo vivendo uno strano “femminismo”, nel senso che le donne che partecipano all’agone politico – ma anche ad altre battaglie – dovrebbero essere “in un certo modo”, cioè bruttine, occhi bassi, poche curve e mal messe (tipo la Bindi, tanto per intenderci): queste caratteristiche sembrano dettate non dall’antagonista “uomo”, ma proprio dalla “donna” (magari già al potere, direttamente o indirettamente) e quindi lo slogan per la vostra battaglia è uno solo: “donne guardatevi dalle donne”, in quanto viene assegnato il ruolo di “oca” a tutte quelle che non hanno le caratteristiche sopra indicate; ovviamente così non è, ma è più facile discriminare chi vogliamo noi, attenendoci solo all’aspetto fisico..
Se poi vogliamo andare avanti nell’analisi, si potrebbe dire che abbiamo alcuni uomini che proprio in queste elezioni – ma anche nelle precedenti – vengono tirati fuori dalla naftalina e messi in campo: mi riferisco al bravo Clemente Mastella e al dotto Luigi Berlinguer che, vanta ben 77 primavere: ecco, questi due vecchi arnesi della politica mi sembrano più adatti per interpretare il ruolo di “ciarpame”.
Una preghiera, per concludere, signora Lario: se proprio vuole fare qualcosa di utile, cerchi di attivarsi perché nelle reti di suo marito, ma anche in RAI, non si assegni il ruolo di “opinionista” a persone del tipo di Alba Parietti, Marina Ripa di Meana, Platinette, la contessa de Blanc, e compagnia bella: mi creda, quello che dicono da cotale pulpito viene recepito come “pillole di saggezza”, mentre sono delle emerite sciocchezze; cerchi di fare qualcosa in merito, l’umanità gliene sarà grata!!
Il Devoto-Oli definisce il ciarpame come “congerie di roba vecchia e di nessun pregio”; chiariamo subito, per la signora Veronica, che al posto di congerie si può leggere anche “ammasso”, “raccolta”, e simili: è più facile! Fin qui è chiaro il concetto?
Ora, gentile signora fustigatrice dei costumi politici italiani, dal pulpito delle sue realizzazioni intellettuali (due filmetti quasi porno), come può giudicare la valenza etica dell’atteggiamento di suo marito, e del candidato del centro sinistra Renzi a Firenze? Le signorine indicate per le liste delle prossime elezioni, sicuramente non sono vecchie e almeno un pregio ce l’hanno: non vanno in giro a dire fesserie, forse perché nessuno si rivolge a loro ma a lei, sapendo di trovare risposta!
Vediamole queste signorine che lei disprezza così tanto: suo marito ha candidato Barbara Matera che è legata al mondo dello spettacolo da un passato come annunciatrice RAI, ma è anche – oltre che una gran bella figliola – una laureata con lode, l'altra, Laura Cosmi, anch’essa molto bella, è una ex bocconiana (per la signora Veronica spiego che bocconiana significa laureata in una delle più prestigiose Università italiane, appunto la Bocconi) e già riveste un ruolo politico, essendo coordinatrice dei giovani lombardi di Forza Italia; la terza ed ultima, Licia Renzulli, è una ricercatrice che lavora in una clinica e si occupa dei bambini del Bangladesh.
Per quanto riguarda la “velina” messa in lista dal candidato del centro sinistra Matteo Renzi, anche in questo caso si tratta di una bellissima ragazza che ha partecipato al programma della Ventura “Quelli che il calcio” in qualità di “schedina, ma che è in possesso di una laurea in psicologia con specializzazione in psicologia clinica.
E adesso alcune considerazioni: mi sembra che stiamo vivendo uno strano “femminismo”, nel senso che le donne che partecipano all’agone politico – ma anche ad altre battaglie – dovrebbero essere “in un certo modo”, cioè bruttine, occhi bassi, poche curve e mal messe (tipo la Bindi, tanto per intenderci): queste caratteristiche sembrano dettate non dall’antagonista “uomo”, ma proprio dalla “donna” (magari già al potere, direttamente o indirettamente) e quindi lo slogan per la vostra battaglia è uno solo: “donne guardatevi dalle donne”, in quanto viene assegnato il ruolo di “oca” a tutte quelle che non hanno le caratteristiche sopra indicate; ovviamente così non è, ma è più facile discriminare chi vogliamo noi, attenendoci solo all’aspetto fisico..
Se poi vogliamo andare avanti nell’analisi, si potrebbe dire che abbiamo alcuni uomini che proprio in queste elezioni – ma anche nelle precedenti – vengono tirati fuori dalla naftalina e messi in campo: mi riferisco al bravo Clemente Mastella e al dotto Luigi Berlinguer che, vanta ben 77 primavere: ecco, questi due vecchi arnesi della politica mi sembrano più adatti per interpretare il ruolo di “ciarpame”.
Una preghiera, per concludere, signora Lario: se proprio vuole fare qualcosa di utile, cerchi di attivarsi perché nelle reti di suo marito, ma anche in RAI, non si assegni il ruolo di “opinionista” a persone del tipo di Alba Parietti, Marina Ripa di Meana, Platinette, la contessa de Blanc, e compagnia bella: mi creda, quello che dicono da cotale pulpito viene recepito come “pillole di saggezza”, mentre sono delle emerite sciocchezze; cerchi di fare qualcosa in merito, l’umanità gliene sarà grata!!