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sabato, aprile 11, 2009

FORSE E' VERO: QUALCUNO S'ARRABBIA! 

Se qualcuno va a rileggersi il mio post del 27 marzo, vedrà che ipotizzavo che qualche anelito rivoluzionario cominciasse a prendere piede anche da noi, nella società opulenta, nella società del benessere, in quella società nella quale Lenin reputava impossibile qualsiasi movimento rivoluzionario, in quanto non “ci sono le condizioni oggettive” e nel dire questo ipotizzava, ovviamente, che si potesse fare una rivoluzione solo dove c’era un popolo che stava morendo di stenti, cioè l’esatto opposto di quello che sta avvenendo da noi. Mi scuso per questo lungo preambolo, ed entro subito nel vivo della questione: nel mio post sopra indicato, dal titolo “E se fosse vero davvero?”, riportavo alcuni atti di violenza – non eccessiva, state tranquilli – accaduti a danno di qualche manager di aziende straniere sul suolo francese e nei confronti dei dirigenti della Royal Bank of Scotland, la banca europea più inguaiata in assoluto.
Adesso siamo di nuovo nel territorio francese, dove un gruppo di dipendenti di una società inglese, ha “preso in ostaggio” quattro manager , sull’onda dell’emozione (chiamiamola con il nome giusto: incazzatura) seguita all’annuncio della chiusura della fabbrica; e dire che sull’argomento il Presidente Sarkozy aveva minacciato pene gravissime per gli autori di simili reati: gli operai avranno pensato che un signore “con il culo al caldo” non può intimidire la gente che sta “col culo al freddo”.
E in Italia? Per ora i nostri operai non hanno posto in essere alcuna azione dimostrativa, ma i loro colleghi belgi, hanno “assediato” tre dirigenti della Italian Automotive Center, la grande Filiale FIAT di Bruxelles, durante una trattativa che verteva sui tagli del personale: il motivo del contendere, licenziamenti di 24 persone su 90 (circa il 30%). “Non trattiamo con i violenti”, il commento della FIAT!!
Tutte queste manifestazioni ci mostrano una classe operaia che – al di là della logica incazzatura – è sbalordita da tutto quello che gli succede e non sa più a quale santo votarsi; ma perché è così sbalordita? Eppure della crisi se ne parla ormai da circa 5 mesi e quindi dovrebbe essersi assuefatta e avere capito il problema.
E invece questo non sta accadendo, a mio modo di vedere per due motivi: il primo è che in questa crisi – come in quasi tutti gli eventi della vita – la gente non ci vede “giustizia”, cioè non avverte che le disgrazie stanno arrivando per tutti ed in forma egualitaria, ma vede che il vicino di casa cambia regolarmente il suo SUV, senza quindi risentire della stramaledetta crisi; e si chiede: come mai??
Il secondo motivo è che gli “opinion leader”, coloro cioè che vengono ascoltati e “seguiti” dalla brava gente, non hanno dato una logica e chiara spiegazione delle motivazioni che stanno alla base dello sconquasso e, conseguentemente, non hanno neppure prospettato le contromisure per fronteggiare questa situazione.
L’unica cosa che appare agli occhi delle persone è l’annuncio – quasi giornaliero – che lo stato “X” ha dato tot miliardi di euro alle banca “Y” e ne ha stanziati altrettanti per sovvenzionare le aziende in crisi; tutto questo sembra quasi un gioco da tavolo, un Monopoli, senza che ci sia niente di reale, anche perché ci viene propinato dai mass-media e quindi il gioco “finzione – realtà” è normale; e infine c’è la domanda chiave: ma tutti questi miliardi che ricaduta hanno nei miei confronti?? E nessuno sa rispondersi!!
E infine non c’è “un cane” che prospetti un nuovo modo di affrontare la vita per i prossimi anni: si dice che la crisi farà cambiare molte cose ma non viene detto “cosa” e in quale modo; non viene ipotizzato un diverso modo di produrre e di consumare, insomma un diverso modo di vedere la vita; da qui ad arrabbiarsi il passo è logico.

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