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domenica, aprile 05, 2009

E DOPO IL G20?? 

Si è chiuso il G20 di Londra e alcuni attori (gli europei e l’America) si sono spostati a Strasburgo per una grande commemorazione della NATO; ovviamente anche lì, più delle realtà militari – salvo la richiesta americana di incrementare l’impegno europeo in Afghanistan – si è continuato a parlare della crisi in atto nel mondo intero.
Anche noi – io e chi vorrà seguirmi – facciamo lo stesso e tentiamo qualche riflessione sui “perché” di questa situazione che per molti ha rappresentato una autentica catastrofe; come faccio di solito, andiamo per ordine e cominciamo dalla vicenda.
Tutto sembra avere avuto inizio in U.S.A., dove speculatori immobiliari hanno cominciato a vendere le case a prezzo basso e con mutui al di sotto di quello che era il costo del mercato (il cosiddetto subprime); coloro che hanno comprato la casetta, non lo ha fatto per andarci ad abitare con la deliziosa famigliola americana, ma l’ha rivenduta dopo poco a prezzo più alto; il nuovo proprietario – su suggerimento dell’immobiliare intermediaria – dopo poco ha cessato di pagare le rate del debito, rendendo così praticamente “carta straccia” le obbligazioni fondiarie emesse.
Tutte queste obbligazioni hanno dato luogo al paniere dei famosi “titoli tossici” che le banche si sono rimpallate tra loro più volte, senza accertare che non valevano neppure la carta sui cui erano scritti; tutto questo transito veloce ha dato a questa porcheria sempre maggiore valore e da qui si è cominciato a intossicare la finanza degli Istituti che avevano prestato la loro opera per l’inizio dell’operazione truffaldina.
Le Banche quindi hanno nei loro portafogli una quantità di titoli dal valore nullo, a fronte dei quali non ci sono più neppure le case – che peraltro valevano molto meno del valore plateale del titolo – in quanto le stesse sono state rivendute varie volte, senza le necessarie garanzie, e quindi erano diventate intangibili per gli Istituti di Credito.
La cura per questa situazione è stata trovata da “tutti” con l’immissione di cifre colossali di denaro, materia che mi sento di definire “tossica” allo stesso modo dei titoli tossici, in quanto – come questi – tenta una nuova scommessa su un futuro iperbolico che non c’è o se potrà riapparire, durerà un'altra manciata di anni. E poi…?!
L’inevitabile che ci attende – l’ho detto varie volte ma voglio ripeterlo – è la “decrescita”, situazione che, per tutti gli economisti, è simile all’ apocalisse ma che dobbiamo imparare a guardare in faccia serenamente e, in particolare, sarebbe cosa saggia poterne gestirne l’arrivo. E invece con queste immissioni sconsiderate di denaro tossico si cerca di “drogare” un cavallo che ormai è azzoppato per fargli compiere ancora qualche metro, ma non si pensa a quello che invece accadrà dopo.
Per la verità qualcosa si sta muovendo nel senso del modo nuovo di affrontare le cose, e a questo scopo cito alcune prese di coscienza: Diego Della Valle, Presidente della “Fiorentina”, ha proposto a tutti i club calcistici un accordo vincolante per la riduzione del 50% degli ingaggi di allenatori e giocatori; in un contesto diverso il leader dell’UDC, Casini, ha proposto il taglio del 10% (troppo poco signor leader!!) agli stipendi dei parlamentari. E adesso gli altri, manager pubblici e privati in testa!!
Sono tentativi – timidi finché volete – che fanno capire come qualcuno che abbia l’occhio rivolto ad un futuro diverso c’è; sono d’accordo che è troppo poco, ma almeno è qualcosa da cui partire; perché ricordiamoci bene che quando i miliardi di persone costrette ad inurbarsi, si accorgeranno che non si può mangiare l’asfalto, faranno fare alle leadership cosiddette democratiche la stessa fine che queste riservarono agli aristocratici!! E allora, meditiamo, gente, meditiamo!

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