martedì, marzo 24, 2009
JADE COME DIANA ?
Troverete strano, addirittura “blasfemo” l’accostamento, ma quello che lega le due figure è il modo come le due donne sono state utilizzate dai mass-media e, di conseguenza, la figura che ne è scaturita.
Ma andiamo con ordine e partiamo, come sempre dalla vicenda: luogo della storia è la Gran Bretagna; Jade è una ragazza di soli 27 anni morta ieri l’altro a causa di un tumore maligno al collo dell’utero, ed infine Diana è la moglie – separata – del Principe Carlo d’Inghilterra, anch’essa morta a seguito del tragico impatto della sua auto contro uno dei piloni di un tunnel parigino, mentre lei era insieme all’ultimo amante.
Jade era una bella ragazza che apparve nel 2002 al “Big Brother” – il Grande fratello inglese – dove si classificò al terzo posto a seguito del gradimento del pubblico che premiò le sue intemperanze; uscita dal reality, dopo tutte le esibizioni previste, proprio mentre sta per uscire dalla grande ribalta, lancia un profumo “Sshhh by Jade Goody”, che ha grande successo e che viene ancora comperato dal pubblico.
Si gode i soldi che guadagna con il profumo, ma il richiamo della ribalta è troppo forte: partecipa, con la madre, al “Grande Fratello Vip” del 2007 e si fa subito notare per le battute razziste che rivolge all’attrice indiana Shilpa Shetti, famosissima nel cinema di Bollywood; al termine del reality, gli organizzatori, per promuovere una sorta di “pace” tra le due donne, organizzano il grande incontro al “Big Boss”, edizione indiana del Grande Fratello. Sarà proprio durante lo svolgimento del reality che – in una “chiamata nel confessionale” – le viene comunicato l’esito delle analisi: il suo tumore al collo dell’utero è maligno; la ragazza scoppia a piangere ed abbandona la platea televisiva. Ed è qui che Jade combina l’ultimo “affare” della sua vita: dopo essersi sposata con tale Jack Tweed, visto che le metastasi stanno avanzando e la riducono ad una larva umana, decide di “vendere la sua agonia” a un settimanale e ad un canale televisivo; una delle prime apparizioni in questa veste è il battesimo che le viene impartito nella cappella dell’Ospedale, dove Jade tiene in braccio i suoi due figli avuti da una precedente relazione ed è accompagnata dal marito e dal padre dei suoi figli.
Tutto quello che le proviene dalla sua attività di “morente che si fa riprendere” andrà ai figli, essendo escluso da questo “bottino” il marito ed i genitori: stiamo parlando di circa due milioni di euro, ma la cifra è in continuo aumento per la vendita delle esclusive.
E adesso veniamo all’accostamento – ardito, lo riconosco – con il personaggio di Diana Spencer; i cancelli della casa di Jade sono stati sepolti da valanghe di fiori e da messaggi di cordoglio e questo, se ricordate, è quanto gli inglesi, di solito freddini in proposito, riservarono alla Principessa di Galles; ma c’è di più, per la morte della ancor giovane Jade, si sono scomodati tutti i Vip dell’Impero britannico, a cominciare dal Primo Ministro Brown che si è dichiarato “profondamente addolorato” ed ha definito Jade “una donna coraggiosa nella vita come nella morte”; il leader dell’opposizione non è stato da meno, e altri politici di grosso calibro si sono allineati al cordoglio nazionale.
Vedete adesso che il parallelo con Diana regge? Anche in quel caso molti big della politica e della società inglese furono “trascinati” dal cordoglio del grande pubblico e le riservarono un funerale degno di una regina.
Cos’è che lega le due figure femminili? Il fatto che della loro immagine si fosse impossessato il mezzo televisivo facendole assurgere al ruolo di “eroine”. Tutto quello che hanno combinato fino alla loro morte, viene sublimato dai mass-media e diventa “una immagine”, ben distinta e distante dalla realtà. Chiaro il concetto??
Ma andiamo con ordine e partiamo, come sempre dalla vicenda: luogo della storia è la Gran Bretagna; Jade è una ragazza di soli 27 anni morta ieri l’altro a causa di un tumore maligno al collo dell’utero, ed infine Diana è la moglie – separata – del Principe Carlo d’Inghilterra, anch’essa morta a seguito del tragico impatto della sua auto contro uno dei piloni di un tunnel parigino, mentre lei era insieme all’ultimo amante.
Jade era una bella ragazza che apparve nel 2002 al “Big Brother” – il Grande fratello inglese – dove si classificò al terzo posto a seguito del gradimento del pubblico che premiò le sue intemperanze; uscita dal reality, dopo tutte le esibizioni previste, proprio mentre sta per uscire dalla grande ribalta, lancia un profumo “Sshhh by Jade Goody”, che ha grande successo e che viene ancora comperato dal pubblico.
Si gode i soldi che guadagna con il profumo, ma il richiamo della ribalta è troppo forte: partecipa, con la madre, al “Grande Fratello Vip” del 2007 e si fa subito notare per le battute razziste che rivolge all’attrice indiana Shilpa Shetti, famosissima nel cinema di Bollywood; al termine del reality, gli organizzatori, per promuovere una sorta di “pace” tra le due donne, organizzano il grande incontro al “Big Boss”, edizione indiana del Grande Fratello. Sarà proprio durante lo svolgimento del reality che – in una “chiamata nel confessionale” – le viene comunicato l’esito delle analisi: il suo tumore al collo dell’utero è maligno; la ragazza scoppia a piangere ed abbandona la platea televisiva. Ed è qui che Jade combina l’ultimo “affare” della sua vita: dopo essersi sposata con tale Jack Tweed, visto che le metastasi stanno avanzando e la riducono ad una larva umana, decide di “vendere la sua agonia” a un settimanale e ad un canale televisivo; una delle prime apparizioni in questa veste è il battesimo che le viene impartito nella cappella dell’Ospedale, dove Jade tiene in braccio i suoi due figli avuti da una precedente relazione ed è accompagnata dal marito e dal padre dei suoi figli.
Tutto quello che le proviene dalla sua attività di “morente che si fa riprendere” andrà ai figli, essendo escluso da questo “bottino” il marito ed i genitori: stiamo parlando di circa due milioni di euro, ma la cifra è in continuo aumento per la vendita delle esclusive.
E adesso veniamo all’accostamento – ardito, lo riconosco – con il personaggio di Diana Spencer; i cancelli della casa di Jade sono stati sepolti da valanghe di fiori e da messaggi di cordoglio e questo, se ricordate, è quanto gli inglesi, di solito freddini in proposito, riservarono alla Principessa di Galles; ma c’è di più, per la morte della ancor giovane Jade, si sono scomodati tutti i Vip dell’Impero britannico, a cominciare dal Primo Ministro Brown che si è dichiarato “profondamente addolorato” ed ha definito Jade “una donna coraggiosa nella vita come nella morte”; il leader dell’opposizione non è stato da meno, e altri politici di grosso calibro si sono allineati al cordoglio nazionale.
Vedete adesso che il parallelo con Diana regge? Anche in quel caso molti big della politica e della società inglese furono “trascinati” dal cordoglio del grande pubblico e le riservarono un funerale degno di una regina.
Cos’è che lega le due figure femminili? Il fatto che della loro immagine si fosse impossessato il mezzo televisivo facendole assurgere al ruolo di “eroine”. Tutto quello che hanno combinato fino alla loro morte, viene sublimato dai mass-media e diventa “una immagine”, ben distinta e distante dalla realtà. Chiaro il concetto??