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domenica, marzo 29, 2009

GENTE FORTUNATA ?? 

Dietro alle bordate che Obama ha diretto verso i super manager per le miliardarie prebende percepite, mi sono domandato che cosa comporta questa forma di attività che, almeno all’apparenza, ha una sostanziale instabilità ma che in effetti, consente – in apparenza – una bella vita a chi ci si ritrova impegnato.
Poiché non conosco nessun top-manager, mi posso riferire ad una professione decisamente di rango inferiore, ma pur sempre ben retribuita: quella di “portavoce” di qualche pezzo grosso della politica, della finanza; come in tutte le cose, c’è il pro e il contro e quindi dobbiamo stare attenti al piatto della bilancia che pesa le due realtà.
Parliamo subito dei “contro” e diciamo che il fortunato si annulla nell’incarico e nel far questo distrugge ogni parvenza di vita familiare che uno possa avere: mi raccontava il portavoce di Gianni Agnelli che doveva svegliare l’avvocato alle 6.30 di mattina con la rassegna stampa completa, il che significava essere in piedi alle 5 o anche prima e – dopo le tradizionali abluzioni – leggersi tutti i giornali e sottolineare i pezzi più importanti da sottoporre al boss.
La sera, poi, era prassi andare a letto tardi, stante gli impegni mondani dell’avvocato e quindi le ore di sonno erano sempre poche, cosicché il maggior desiderio per gente del genere è quello di una bella dormita ristoratrice; chiaro che il guadagno c’è ed è anche alto, ma in proporzione alla vita che devi fare non mi appare astronomico.
Ma facciamo qualche esempio tra i “contemporanei”: tale Piero Martino è portavoce del neo segretario PD Franceschini; sembra che occupi la prima posizione tra i suoi consimili in fatto di guadagno: 200mila euro, oltre ad altri 15mila per una particolare consulenza; sappiamo anche le prebende di un altro portavoce, quello del Sindaco di Roma, Alemanno, che risponde al nome di Simone Turbolente ed ha un contratto di 150mila euro annue.
All’apparenza questi due signori percepiscono un lauto stipendio, ma non dimentichiamoci che il loro mestiere è il massimo dell’aleatorietà, perché basta il minimo “inciampo”, la minima inesattezza nelle comunicazioni alle Agenzie per essere cacciati e ci sarebbe anche da aggiungere che nell’ambiente queste cose si risanno e quindi non è facilissimo per il malcapitato trovare un nuovo lavoro.
L’attività poi è quanto di più esagitato si possa immaginare e non conosce “fine settimana” oppure settimane bianche e neppure ferie, durante le quali abbandonare la lettura dei “soliti” articoli sui “soliti” quotidiani e concedersi la lettura di un libro o di un giornaletto scandalistico.
L’attività non è neppure identificabile con esattezza: si tratta di fare il possibile perché il tuo capo – il leader – possa fare bella figura; quindi scrutare, monitorare le prime e le seconde pagine dei giornali, seguire le agenzie, rispondere alle dichiarazioni di Tizio o di Caio e far dire al proprio Capo quello che si ritiene più appropriato con i vari comunicati stampa.; in sostanza, dormi poco, vivi ancora meno, guadagni tanto è vero, ma non ci dobbiamo dimenticare che il capo, così come paga, altrettanto toglie, cioè licenzia, senza troppe spiegazioni.
Però, in questo momento di crisi, se non va bene questo possiamo tentare il ritorno alla terra, sulla scia di Obama che ha fatto coltivare a orto un pezzetto di prato della Casa Bianca: secondo Coldiretti 4 italiani su10 sono tornati a curare l’orticello; da notare che uno studio dell’Università di Uppsala, rivela che “zappare fa bene e allunga la vita”, quindi possiamo dire che abbiamo trovato il nuovo mestiere: sarà così??

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