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domenica, febbraio 08, 2009

ZIBALDONE N.2/2009 

Sono tre i “fatterelli” che racconterò (e commenterò) in questo zibaldone: spero ardentemente che l’interesse che hanno suscitato in me si propaghi anche a tutti voi.
IL PRIMO argomento si riferisce ad una sentenza emanata da un Giudice di una cittadina tra Firenze ed Arezzo; si era discussa la causa promossa da una scuola locale nei confronti di tre bidelli accusati di “truffa allo Stato” in quanto – come è risultato da un rapporto dei Carabinieri, redatto a seguito di vari appostamenti– ogni giorno uscivano dal posto di lavoro per andare a fare la spesa o svolgere altre piccole faccende personali; “non si spara ai fringuelli con il cannone” è stato il primo commento del magistrato che ha deciso di non considerare reato i fatti ascritti ai bidelli, in quanto comporterebbe l’applicazione di una pena sproporzionata. Fin qui siamo nel lecito; ma da qui in avanti si sfiora il ridicolo; sentite come prosegue la sentenza: “in molti casi, l’uscita è addirittura praticata per mettere i dipendenti a loro agio; una moderna gestione del personale consiglia addirittura di consentire brevi interruzioni all’orario di lavoro, a scopo di rilassamento”.
Il magistrato in questione, quindi, mischia la legge con la psicologia del lavoro: ma siamo sicuri che ci capisce almeno in uno dei due settori? Per me non ci capisce niente in entrambi!
IL SECONDO argomento riguarda la scomparsa alla bella età di 91 anni, di un personaggio televisivo e, soprattutto, di un uomo veramente eccezionale: mi riferisco a Gianluigi Marianini, esperto di Storia della Moda, il quale, proprio in questa materia aveva vinto i fatidici 5milioni (di lire ovviamente) nel 1956, partecipando alla trasmissione “Lascia o Raddoppia?” condotta da Mike Bongiorno.
Il Dott.Marianini – che si era distinto per l’ampollosità del suo frasario – era diventato celebre per le sue discussioni con il presentatore che lui, scherzosamente, apostrofava con “Oh mio dotto inquisitore!”; rivedere in qualche teca Rai i filmati dell’epoca e confrontarli con quelli di adesso, ci danno l’esatta dimensione dello scadimento non solo della televisione ma dell’intera società che “chiede” il becerume più spinto e l’esagerazione nel dialogo urlato. Qualche rimpianto per il Marianini c’è, ma è come quello per le cose di una volta che il tempo ha soppiantata con altre che, in molti casi, si sono rivelate peggiori.
IIL TERZO argomento si riferisce ad un fatto curioso accaduto nella mia città, Firenze, dove i tanti clochard che gravitano nella zona sono stati registrati dal Comune come residenti in un indirizzo fittizio, ovviamente inesistente; la posta che, raramente, arriva loro, viene consegnata al Comune che si occupa di rintracciare l’interessato e di dargli la missiva.
In questi giorni il fatidico grido “C’è posta per te” è stato lanciato verso uno di questi signori, un tedesco di nome Hans Jurgen, il quale si è visto recapitare una busta della RAI di Torino, nella quale c’era l’invito a pagare il canone TV e, allo scopo, veniva allegato il canonico bollettino di conto corrente postale.
Il nostro Hans, che per tirare avanti utilizza il volto rugoso e barbuto, facendo il modello per gli studenti delle Belle Arti, non se l’è presa più di tanto e dopo averci riso sopra ha detto che è un’altra la lettera che sta aspettando, quella che conterrà allegata la tessera elettorale per votare alle prossime amministrative.
Ed ha concluso: “annullerò il mio voto; ancora non esiste un partito che mi rappresenti davvero”: come dargli torto??

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