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domenica, febbraio 01, 2009

QUANTI LAMENTI, COMPAGNI E CAMERATI !! 

Una nuova normativa stabilisce che alle prossime elezioni europee – giugno 2009 – ci sarà uno “sbarramento” del 4%; tutti i partitini, quelli che certamente valgono meno di quella cifra, sono in grave ambasce; il rammarico vale sia per la presenza nel Parlamento di Bruxelles e sia, ma forse potrei dire: soprattutto, per l’impossibilità di accedere ai rimborsi elettorali.
Vediamo allora singolarmente i due problemi: per quanto riguarda la partecipazione politica ai dibattiti in sede europea, oltre all’interesse per far sentire la propria voce – specie ora che sono tagliati fuori dal Parlamento nazionale – c’è da tenere nel debito conto le indennità che percepiscono i nostri rappresentanti; sono quasi 150.000 euro l’anno che, rapportati al mese danno all’incirca 12.5mila euro mensili, ai quali dobbiamo aggiungere i vari benefit, come i biglietti aerei, le facilitazioni per gli alloggi e la possibilità di avere uffici in luoghi prestigiosi a zero lire; questo poi, se paragonato alle prebende degli altri colleghi di altri Paesi, raggiunge il ridicolo (non mi viene nessun’altra parola): pensate che per lo stesso lavoro il tedesco incassa 84mila euro, 82mila l’inglese, 63mila il francese, 61mila lo svedese e soltanto 39mila lo spagnolo.
Vorrei conoscere la ragione per la quale l’italiano percepisce più di tre volte lo stipendio dello spagnolo e oltre il 60% in più di tutti gli altri; quale è il motivo? Nessuno lo spiega, ma se ci sono queste differenze abissali, è ovvio che si creino anche smodati appetiti per fare parte di questa struttura dove … si parla e basta!
Il secondo problema è l’impossibilità di accedere ai rimborsi elettorali che, nelle scorse elezioni (2004) sono stati assai pingui; tralascio i grandi partiti che parteciperanno anche alla prossima tornata e vi segnalo quanto hanno percepito i cosiddetti “piccoli partiti”: la Fiamma Tricolore quasi 2milioni di euro, “I pensionati” quasi 3milioni, Alternativa Sociale (non mi chiedete che cos’è perché non lo so) si è beccata quasi 3.2milioni di euro, mentre I Socialisti Uniti (solo il rimborso elettorale poteva fare il miracolo di riunirli) hanno incassato 5.3milioni di euro, mentre una strana lista “Di Pietro/Occhetto” ha percepito 5.5milioni di euro, la lista Bonino (radicali) ha preso quasi 6milioni, il PDCI 6.2milioni, mentre “I Verdi” si sono arraffati quasi 6milioni e mezzo ed il PRC (Rifondazione) ha incassato quasi 16milioni.
Da queste cifre vi renderete conto che gli interesse in gioco sono tanti e “corposi”, tutte cifre delle quali era già stato messo in cantiere l’utilizzo ed ora i “piccoli” come potranno fare? La risposta sarebbe semplice, ma forse troppo semplice: basterebbe che si mettessero insieme - la sinistra da una parte e la destra dall’altra – e il quorum potrebbe essere raggiunto; ma no, gli egoismi e le piccinerie dei singoli esponenti sono superiori anche a queste cifre da capogiro (per un qualsiasi essere umano), un po’ come nella battuta in cui il marito, per fare dispetto alla moglie, si taglia gli attributi.
Da notare che dalle prossime elezioni, il conteggio dei rimborsi diventa ancora più chiaro: ogni partito che riesca a portare al Parlamento Europeo almeno un deputato incassa 1 euro moltiplicato il numero degli elettori e gli anni di legislatura; quindi, esemplificando, il partito X che ha raccolto 1 milione di voti, incassa questo numero, moltiplicato per i cinque anni di legislatura, cioè 5milioni di euro.
Intanto continuano gli attacchi dei piccoli partiti di destra all’asse Fini-Berlusconi e di quelli di sinistra a Veltroni, accusati di volerli distruggere; fra le tante risposte che ho letto, una mi è piaciuta: “abbiamo deciso di fare stop ai cacciatori di dote”; non male, decisamente non male, anche perché fa emergere la figura del cacciatore di dote che, a livello umano, è sempre descritta in modo squallido.

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