martedì, febbraio 17, 2009
I BABY - PAPA'
Ha fatto scalpore la notizia – con relativa immagine – di un bambino di 13 anni, Alfie Pattern, che è, forse, diventato papà di una bambina, Maisie, ovviamente con l’aiuto di una madre, tale Chantelle, di 15 anni: direte che siamo in presenza di una precocità impressionante, ma aspettate il resto prima di pronunciarvi.
Dunque, il baby-papà, fotografato insieme alla baby-bambina, già si arrischiava in spericolate dichiarazioni circa il suo impegno di novello genitore, quando l’offerta da parte di un tabloid londinese di tantissimi soldi per avere la testimonianza in esclusiva, ha solleticato gli appetiti di alcune famiglie, due in particolare, che hanno mandato in pista i loro “cavalli”, pardon, figli, che, secondo le dichiarazioni avrebbero avuto rapporti sessuali con la bambina Chantelle e quindi potrebbero essere genitori della neonata; conclusione: ovvia richiesta di esame del DNA della bambina da comparare con quello dei due ragazzini – Richard e Tyler – ai fini dell’identificazione del vero padre.
Pensate dove arriva la cupidigia: i genitori dei due ragazzini che si propongono per interpretare il ruolo di padre della piccola Maisie, si sono presentati davanti ad un notaio ed hanno rilasciato apposita dichiarazione giurata, in cui riassumono, nei minimi dettagli, gli incontri sessuali avuti dai propri figli con la giovane mamma Chantelle.
Di contro, la famiglia di Chantelle, giura che la propria figlia ha perduto la verginità con Alfie, il quale quindi avrebbe concepito la piccola Maisie alla verdissima età di 12 anni.
Comunque, l’offensiva dei due “new entry”, Richard e Tyler, non demorde: il primo dei due rilascia alla stampa affamata di queste notizie la seguente dichiarazione: “Io e Chantelle ci siamo messi insieme circa due anni fa, quando lei aveva 13 anni ed io 14; nel giro di poco tempo dormivamo già nello stesso letto e sua madre era d’accordo (il termine dormire è evidentemente un sinonimo). Non abbiamo mai fatto uso di contraccettivi, ma quando ho scoperto che lei andava anche con altri ci siamo lasciati e ripresi più volte. Per essere onesti, chiunque tra i miei compagni di classe potrebbe essere il padre”. Certo che il piccolo Richard – non me ne vorrà se nonostante le sue imprese sessuali continuo a chiamarlo “piccolo” – non ha una grande considerazione di colei che potrebbe essere la madre di sua figlia e potrei aggiungere che, se sarà confermato nel ruolo di genitore, avrà un bel daffare a spiegare tra qualche anno alla povera Maisie la situazione.
Comunque, oltre ai citati “pretendenti”, sembra che Chantelle abbia avuto “relazioni complete” con altri 8 o 9 ragazzini, ognuno dei quali potrebbe essere “il padre”.
Qualche commento: da quanto sono riuscito ad apprendere dai giornali, i giovani – o meglio i bambini – si sono comportati molto meglio degli adulti; questi ultimi si vedono alle spalle dei loro figlioletti, mentre li pilotano verso l’acquisizione di un bel gruzzoletto, alla faccia della creatura che è entrata a far parte del genere umano e della di lei madre che viene trattata…..beh, diciamo con disinvoltura!
Gli adulti hanno sentito profumo di soldi e non guardano in faccia a nessuno; questi stessi adulti, almeno stando a come ce li descrivono, sono talmente avidi di denaro che passano sopra anche ad un evento di così smisurata grandezza per dei bambini, come è il diventare padre o madre.
Per chi fosse interessato, posso consigliare la visione di un film di Jason Reitman, uscito nella primavera del 2008, dal titolo “Juno” che narra la storia di una ragazzina che si accorge di essere rimasta incinta di un coetaneo e cerca una soluzione al problema; è un film molto interessante nella tematica e ben fatto nel linguaggio.
Dunque, il baby-papà, fotografato insieme alla baby-bambina, già si arrischiava in spericolate dichiarazioni circa il suo impegno di novello genitore, quando l’offerta da parte di un tabloid londinese di tantissimi soldi per avere la testimonianza in esclusiva, ha solleticato gli appetiti di alcune famiglie, due in particolare, che hanno mandato in pista i loro “cavalli”, pardon, figli, che, secondo le dichiarazioni avrebbero avuto rapporti sessuali con la bambina Chantelle e quindi potrebbero essere genitori della neonata; conclusione: ovvia richiesta di esame del DNA della bambina da comparare con quello dei due ragazzini – Richard e Tyler – ai fini dell’identificazione del vero padre.
Pensate dove arriva la cupidigia: i genitori dei due ragazzini che si propongono per interpretare il ruolo di padre della piccola Maisie, si sono presentati davanti ad un notaio ed hanno rilasciato apposita dichiarazione giurata, in cui riassumono, nei minimi dettagli, gli incontri sessuali avuti dai propri figli con la giovane mamma Chantelle.
Di contro, la famiglia di Chantelle, giura che la propria figlia ha perduto la verginità con Alfie, il quale quindi avrebbe concepito la piccola Maisie alla verdissima età di 12 anni.
Comunque, l’offensiva dei due “new entry”, Richard e Tyler, non demorde: il primo dei due rilascia alla stampa affamata di queste notizie la seguente dichiarazione: “Io e Chantelle ci siamo messi insieme circa due anni fa, quando lei aveva 13 anni ed io 14; nel giro di poco tempo dormivamo già nello stesso letto e sua madre era d’accordo (il termine dormire è evidentemente un sinonimo). Non abbiamo mai fatto uso di contraccettivi, ma quando ho scoperto che lei andava anche con altri ci siamo lasciati e ripresi più volte. Per essere onesti, chiunque tra i miei compagni di classe potrebbe essere il padre”. Certo che il piccolo Richard – non me ne vorrà se nonostante le sue imprese sessuali continuo a chiamarlo “piccolo” – non ha una grande considerazione di colei che potrebbe essere la madre di sua figlia e potrei aggiungere che, se sarà confermato nel ruolo di genitore, avrà un bel daffare a spiegare tra qualche anno alla povera Maisie la situazione.
Comunque, oltre ai citati “pretendenti”, sembra che Chantelle abbia avuto “relazioni complete” con altri 8 o 9 ragazzini, ognuno dei quali potrebbe essere “il padre”.
Qualche commento: da quanto sono riuscito ad apprendere dai giornali, i giovani – o meglio i bambini – si sono comportati molto meglio degli adulti; questi ultimi si vedono alle spalle dei loro figlioletti, mentre li pilotano verso l’acquisizione di un bel gruzzoletto, alla faccia della creatura che è entrata a far parte del genere umano e della di lei madre che viene trattata…..beh, diciamo con disinvoltura!
Gli adulti hanno sentito profumo di soldi e non guardano in faccia a nessuno; questi stessi adulti, almeno stando a come ce li descrivono, sono talmente avidi di denaro che passano sopra anche ad un evento di così smisurata grandezza per dei bambini, come è il diventare padre o madre.
Per chi fosse interessato, posso consigliare la visione di un film di Jason Reitman, uscito nella primavera del 2008, dal titolo “Juno” che narra la storia di una ragazzina che si accorge di essere rimasta incinta di un coetaneo e cerca una soluzione al problema; è un film molto interessante nella tematica e ben fatto nel linguaggio.