lunedì, febbraio 02, 2009
DUE CHIACCHIERE SUL "NEGAZIONISMO"
Con il termine “negazionismo” s’intende quella corrente di pensiero che nega l’esistenza della Shoah e, di conseguenza, dell’olocausto e dello sterminio degli ebrei da parte di Hitler, mediante l’utilizzo delle famose camere a gas; campione attuale di tale corrente è il Presidente iraniano Ahmadinejad, ma l’origine del pensiero negazionista si ha in Inghilterra ed è teso a dimostrare – sia pure induttivamente – che lo sterminio non sarebbe mai esistito e che, al contrario, sarebbe stato utilizzato dagli ebrei per giustificare la illegittima costituzione dello Stato di Israele nel dopoguerra; sorpresa grandissima ha provocato in me l’apprendere che il sottile veleno negazionista si era infiltrato anche tra i seguaci del Vescovo Lefebvre, da tempo scomunicati e, di recente, riammessi nell’ampio grembo della Chiesa romana.
Si è così appreso che uno dei vescovi lefebvriani, tale Williamson, di stanza in Inghilterra – è un convinto negazionista; da qui la chiusura dell’equazione: la Chiesa Cattolica riammette i seguaci di Lefebvre, dove impera il negazionismo e quindi fa uno sgarro agli ebrei, con i quali, peraltro, non corre buon sangue, specie dopo l’avvento dell’attuale Pontefice; in semiologia si chiama “bugia semiologia” cioè una serie di cose vere che. messe insieme in un certo modo, possono diventano una menzogna.
Fin qui tutto bene e tutto chiaro, ma a noi che ce ne frega? Potrei rispondere subito “niente”, ma vedendo i titoli di prima pagina che imperversano sui nostri quotidiani, mi chiedo se l’evento non sia veramente importante e forse sono io a non capirlo.
Ed allora proseguo nell’analisi della questione: il suddetto Williamson è celebre per una dichiarazione che recita così: “credo che non ci siano state camere a gas e che solo 300mila ebrei al massimo morirono nei campi di concentramento nazisti e non 6milioni”; questo il testo che – a detta dei quotidiani – sarebbe “importante” per lo scazzo tra Benedetto e gli ebrei; è una sua idea, che cozza però con le verità storiche e con gli ordinamenti giuridici di quasi tutti i Paesi che hanno introdotto una pena per il reato di negazionismo, delegando così ai Tribunali quello che dovrebbe essere risolto solo dagli storici; ma io continuo a dire: ma a noi che ce ne frega??
Un altro lefebvriano, tale Don Floriano Abrahamowicz, ha fatto una affermazione curiosa, direi ridicola: “le camere a gas servivano solo a disinfettare”: esimio Don, ma ci sei o ci fai? Cioè, sei così di natura o lo sei diventato? Ma anche qui, a parte la battuta, continuo a dire: che ce ne frega?? Abbiamo cose più importanti di cui occuparci, smettiamo di trastullarci con queste bischerate!!
Intanto, il Vescovo Williamson, è andato a Canossa: “le mie dichiarazioni sono state imprudenti; ho fatto soffrire il Papa e me ne scuso”; il che non mi sembra un tornare indietro nelle convinzioni negazioniste, ma solo un modo di prendere tempo.
Tra il Vaticano e Israele intanto la polemica continua a montare:; è di ieri la notizia che il Ministro Israeliano per gli Affari religiosi ha chiesto al proprio Governo di interrompere i rapporti con la Santa Sede: un solo commento – oltre al solito “chi se ne frega” - ma come, Israele con tutti i problemi che ha, con i missili che gli piovono in testa, si è anche potuta togliere lo sfizio di creare un ministero che si occupa specificatamente e solo di “affari religiosi”? Strano, strano, molto strano!!
Alcune raccomandazioni finali: i giornali si occupino di cose più serie e più importanti; la Santa Sede, così brava a bacchettare lo stato italiano sui migranti, aumenti l’impegno nella carità, come gli verrebbe “imposto” dall’8%; e Israele la smetta di far pesare al mondo intero i campi di sterminio, tanto quello che cercava l’ha già ottenuto, ora cerchi di mantenerlo e ricordi i poveri morti, tutti; questo sì!!
Si è così appreso che uno dei vescovi lefebvriani, tale Williamson, di stanza in Inghilterra – è un convinto negazionista; da qui la chiusura dell’equazione: la Chiesa Cattolica riammette i seguaci di Lefebvre, dove impera il negazionismo e quindi fa uno sgarro agli ebrei, con i quali, peraltro, non corre buon sangue, specie dopo l’avvento dell’attuale Pontefice; in semiologia si chiama “bugia semiologia” cioè una serie di cose vere che. messe insieme in un certo modo, possono diventano una menzogna.
Fin qui tutto bene e tutto chiaro, ma a noi che ce ne frega? Potrei rispondere subito “niente”, ma vedendo i titoli di prima pagina che imperversano sui nostri quotidiani, mi chiedo se l’evento non sia veramente importante e forse sono io a non capirlo.
Ed allora proseguo nell’analisi della questione: il suddetto Williamson è celebre per una dichiarazione che recita così: “credo che non ci siano state camere a gas e che solo 300mila ebrei al massimo morirono nei campi di concentramento nazisti e non 6milioni”; questo il testo che – a detta dei quotidiani – sarebbe “importante” per lo scazzo tra Benedetto e gli ebrei; è una sua idea, che cozza però con le verità storiche e con gli ordinamenti giuridici di quasi tutti i Paesi che hanno introdotto una pena per il reato di negazionismo, delegando così ai Tribunali quello che dovrebbe essere risolto solo dagli storici; ma io continuo a dire: ma a noi che ce ne frega??
Un altro lefebvriano, tale Don Floriano Abrahamowicz, ha fatto una affermazione curiosa, direi ridicola: “le camere a gas servivano solo a disinfettare”: esimio Don, ma ci sei o ci fai? Cioè, sei così di natura o lo sei diventato? Ma anche qui, a parte la battuta, continuo a dire: che ce ne frega?? Abbiamo cose più importanti di cui occuparci, smettiamo di trastullarci con queste bischerate!!
Intanto, il Vescovo Williamson, è andato a Canossa: “le mie dichiarazioni sono state imprudenti; ho fatto soffrire il Papa e me ne scuso”; il che non mi sembra un tornare indietro nelle convinzioni negazioniste, ma solo un modo di prendere tempo.
Tra il Vaticano e Israele intanto la polemica continua a montare:; è di ieri la notizia che il Ministro Israeliano per gli Affari religiosi ha chiesto al proprio Governo di interrompere i rapporti con la Santa Sede: un solo commento – oltre al solito “chi se ne frega” - ma come, Israele con tutti i problemi che ha, con i missili che gli piovono in testa, si è anche potuta togliere lo sfizio di creare un ministero che si occupa specificatamente e solo di “affari religiosi”? Strano, strano, molto strano!!
Alcune raccomandazioni finali: i giornali si occupino di cose più serie e più importanti; la Santa Sede, così brava a bacchettare lo stato italiano sui migranti, aumenti l’impegno nella carità, come gli verrebbe “imposto” dall’8%; e Israele la smetta di far pesare al mondo intero i campi di sterminio, tanto quello che cercava l’ha già ottenuto, ora cerchi di mantenerlo e ricordi i poveri morti, tutti; questo sì!!