giovedì, febbraio 26, 2009
CI SONO ANCHE UN PAIO DI COSE INTERESSANTI
Nel grigiore della nostra vita oppressa dai problemi innescati dalla famosa – e stramaledetta – crisi mondiale, ci sono un paio di notizie che inducono se non proprio al sorriso, almeno a non arrabbiarsi con la consueta puntualità che ci prende per i tanti esempi di brutte cose in giro per il pianeta.
La prima è l’attacco concentrico di U.S.A. e U.E. ai paradisi fiscali, con la prima vittoria fatta registrare nella battaglia contro gli evasori che riparano in Svizzera; sissignori, il paradiso fiscale per eccellenza, ha abbassato le armi e la UBS – Union des Banques Suisse, ha acconsentito a comunicare al fisco americano i nomi di 19.000 tax payers e di pagare 780milioni di dollari per profitti e tasse non dovute.
La molla che ha fatto muovere la banca svizzera è stata la minaccia di essere trascinata in giudizio con l’accusa di “partecipazione a uno schema volto a truffare gli Stati Uniti”; forse è presto per dire che il muro del segreto bancario è completamente abbattuto, ma certo che la breccia è molto ampia.
E questo perché la banca in questione non naviga in acque floridissime ed anzi – allo stesso modo di tante altre aziende di credito – ha chiesto aiuto allo stato che si è dichiarato disponibile a far fronte ai problemi dell’istituzione creditizia, ma non certo ad essere trascinato in tribunale al fianco dell’UBS per rispondere di reati contro altri Stati.
L’altra notizia che mi ha fatto increspare il labbro, proviene dalla sponda PD, laddove il nuovissimo segretario – sia pure a termine – ha mostrato di avere le palle al posto giusto ed ha risposto in modo pepato al Professor Veronesi che gli aveva indirizzato una missiva sul problema del testamento biologico in cui invitata il partito a prendere una posizione più netta e più di rottura circa il problema etico, una posizione che fosse più improntata alla laicità dello Stato.
Queste “raccomandazioni” – alla destra da parte di Cardinali e emissari pontifici, alla sinistra da illustri intellettuali targati “SX” – sono una delle cose che mi hanno sempre fatto infuriare e partono dal presupposto che “parlare e parlare” non costa niente a questi soloni, mentre i destinatari, si vedono costretti ad accettare reprimende e/o consigli di ogni genere pena la perdita della faccia.
Ebbene, l’implume Franceschini, ha così replicato all’intoccabile Veronesi – che comincia ad avere la sua età – “ho letto con molta attenzione la lettera di Veronesi ma, con tutto il rispetto per l’autorevolezza, la linea su questi temi la decide il partito e i gruppi parlamentari e nessuno ce la può dettare”.
Complimenti, signor segretario, finalmente un uomo politico che mette a posto questi signori che parlano soprattutto perché non hanno niente da perdere; complimenti anche per la riaffermazione della priorità della politica anche su temi etici.
Adesso sto aspettando che sull’onda di questa coraggiosa presa di posizione, anche dalla parte opposta i vari Berlusconi, Maroni e compagnia bella, si comportino con uguale coraggio quando i vari Cardinali, Vescovi od anche semplici preti, cercano di dettare la linea politica del partito, allineandolo a quella – per la verità assai ondivaga – delle istituzioni vaticane.
In concreto, la prossima volta che un ecclesiastico protesta per una norma che il Governo ha in animo di prendere (per esempio sul problema dell’immigrazione) gli si risponda che ognuno faccia le cose secondo la propria coscienza e che la politica venga affidata solo a chi la esercita per diretta discendenza da un voto popolare e non da una “nomina”. Se non vi riesce andate a ripetizione da Franceschini!!
La prima è l’attacco concentrico di U.S.A. e U.E. ai paradisi fiscali, con la prima vittoria fatta registrare nella battaglia contro gli evasori che riparano in Svizzera; sissignori, il paradiso fiscale per eccellenza, ha abbassato le armi e la UBS – Union des Banques Suisse, ha acconsentito a comunicare al fisco americano i nomi di 19.000 tax payers e di pagare 780milioni di dollari per profitti e tasse non dovute.
La molla che ha fatto muovere la banca svizzera è stata la minaccia di essere trascinata in giudizio con l’accusa di “partecipazione a uno schema volto a truffare gli Stati Uniti”; forse è presto per dire che il muro del segreto bancario è completamente abbattuto, ma certo che la breccia è molto ampia.
E questo perché la banca in questione non naviga in acque floridissime ed anzi – allo stesso modo di tante altre aziende di credito – ha chiesto aiuto allo stato che si è dichiarato disponibile a far fronte ai problemi dell’istituzione creditizia, ma non certo ad essere trascinato in tribunale al fianco dell’UBS per rispondere di reati contro altri Stati.
L’altra notizia che mi ha fatto increspare il labbro, proviene dalla sponda PD, laddove il nuovissimo segretario – sia pure a termine – ha mostrato di avere le palle al posto giusto ed ha risposto in modo pepato al Professor Veronesi che gli aveva indirizzato una missiva sul problema del testamento biologico in cui invitata il partito a prendere una posizione più netta e più di rottura circa il problema etico, una posizione che fosse più improntata alla laicità dello Stato.
Queste “raccomandazioni” – alla destra da parte di Cardinali e emissari pontifici, alla sinistra da illustri intellettuali targati “SX” – sono una delle cose che mi hanno sempre fatto infuriare e partono dal presupposto che “parlare e parlare” non costa niente a questi soloni, mentre i destinatari, si vedono costretti ad accettare reprimende e/o consigli di ogni genere pena la perdita della faccia.
Ebbene, l’implume Franceschini, ha così replicato all’intoccabile Veronesi – che comincia ad avere la sua età – “ho letto con molta attenzione la lettera di Veronesi ma, con tutto il rispetto per l’autorevolezza, la linea su questi temi la decide il partito e i gruppi parlamentari e nessuno ce la può dettare”.
Complimenti, signor segretario, finalmente un uomo politico che mette a posto questi signori che parlano soprattutto perché non hanno niente da perdere; complimenti anche per la riaffermazione della priorità della politica anche su temi etici.
Adesso sto aspettando che sull’onda di questa coraggiosa presa di posizione, anche dalla parte opposta i vari Berlusconi, Maroni e compagnia bella, si comportino con uguale coraggio quando i vari Cardinali, Vescovi od anche semplici preti, cercano di dettare la linea politica del partito, allineandolo a quella – per la verità assai ondivaga – delle istituzioni vaticane.
In concreto, la prossima volta che un ecclesiastico protesta per una norma che il Governo ha in animo di prendere (per esempio sul problema dell’immigrazione) gli si risponda che ognuno faccia le cose secondo la propria coscienza e che la politica venga affidata solo a chi la esercita per diretta discendenza da un voto popolare e non da una “nomina”. Se non vi riesce andate a ripetizione da Franceschini!!