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venerdì, gennaio 09, 2009

UN PAIO DI NOSTRE ANOMALIE 

La prima “anomalia” si è avuta in Sardegna, dove una signora di soli 47 anni, gravemente ustionata in varie parti del corpo, avrebbe potuto essere salvata solo con l’amputazione di un piede e di una mano; prospettata alla signora la situazione in tutta la sua atroce gravità, il medico si è sentito rispondere con un netto rifiuto e, alla successiva precisazione del sanitario che l’amputazione le avrebbe salvato la vita, la donna ha ribadito, alla presenza di tre magistrati all’uopo convocati, che non intendeva farsi operare e che preferiva la morte.
L’arcivescovo di Sassari – sembra in piena lucidità mentale – ha stigmatizzato l’atteggiamento della donna e, dopo aver definito “orrenda” tutta la faccenda, ha affermato che “ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità; nessuna legge può spezzare una vita”. Forse non ha capito il porporato che la decisione di non operare non discendeva da nessuna legge ma solo dalla volontà della paziente di non sottoporsi a tale mutilazione; forse non ha neppure capito che la presenza dei magistrati serviva solo ad accertare la volontà della donna e che tale volontà fosse espressa nel pieno possesso delle facoltà mentali; forse non sa, o finge di non sapere che la nostra Costituzione (quella italiana e non quella vaticana) prevede espressamente che “nessuno può essere sottoposto ad un trattamento contro la sua volontà”; comunque, con tutte queste lacune che stiamo riscontrando, possiamo anche perdonare l’arcivescovo e informarlo che se i medici avessero proceduto contro la volontà della paziente, avrebbero violato la legge e commesso quindi un reato.
Per concludere, in questo Paese, dove ci sono tante storture e tante cose sbagliate, c’è una legge che ha ancora il suo valore e questa legge afferma che nessuno può essere mutilato contro la sua volontà, anche se tale mutilazione è fatta “a fin di bene”; insomma, qual’è il mio bene lo decido ancora io e solo io! Chiaro il concetto?
L’altra anomalia accade proprio questi giorni, quando il termometro scende sotto lo zero e la neve imbianca le colline e, in qualche caso, anche le pianure; ebbene, tutti i TG fanno a gara a fare previsioni catastrofistiche sulle vicende meteorologiche, tutti i giornali dedicano ampi spazi alle vicende del tempo e quindi inducono la gente a preoccuparsi ancora di più,
Come primo commento mi viene da dire che dobbiamo preoccuparci del “tempo che passa” – unica cosa veramente seria alla quale non possiamo porre rimedio – e lasciar perdere quello meteorologico, considerandolo come una cosa naturale che ci proviene dalla natura e che è sempre stato così, più o meno. E se anche fosse un po’ peggiorato, sappiamo bene che la natura non è una cosa che abbiamo il diritto di regolare e quindi dobbiamo accettarla così come ci viene propinata.
E ricordiamoci anche di qualche anno fa – per me sono molti anni fa – in cui la nevicata in città era una cosa quasi naturale ogni due o tre anni; ed anche la temperatura – sotto zero – dovremmo ricordarcela proprio perché in tempi passati non avevamo tutte le possibilità di combattere il freddo come abbiamo adesso; il vero problema credo che stia nella circostanza che adesso quasi tutti noi abbiamo la casa riscaldata e, in molti casi anche rinfrescata d’estate e quindi abbiamo perso l’abitudine a soffrire un po’ le differenze termiche e diamo la colpa alla natura, ma il problema siano noi, non la natura che continua a difendersi dall’inquilino uomo che mette a soqquadro tutto quello che tocca. Quindi smettiamo di prendere per oro colato quello che ci propina la TV, sennò siamo proprio un popolo bue!!

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