giovedì, gennaio 01, 2009
E' INIZIATO UN NUOVO ANNO
Anzitutto mi preme sottolineare che quando diciamo “siamo invecchiati di un anno” facciamo solo una battuta di spirito – neppure di tanto buon gusto – in quanto tra il 31/12/2008 e il 1/1/2009 ci corre un giorno e non un anno come scherzosamente si usa dire; caspita, se un anno dura così poco come faccio alla mia età??
Torniamo seri e affrontiamo il problema per le corna: adesso, volenti o nolenti dobbiamo fare qualche previsione per l’anno che va ad iniziare: anzitutto, come era facile prevedere, le violenze non si sono fermate e nella striscia di Gaza continuano i bombardamenti “mirati” nei quali muoiono sia gli esponenti di Hamas e sia i civili; a questo proposito facciamo una piccola considerazione: i bombardamenti di Israele su esponenti di Hamas, sono paragonabili ad una analoga operazione che, diciamo per esemplificare, la Francia esegue nei confronti del Pdl; infatti Hamas, è nient’altro che un partito politico che nelle recenti elezioni palestinesi ha ottenuto quasi il 50% dei suffragi; quindi discernere tra palestinesi per Hamas e palestinesi contro Hamas non è facile; anzi, direi che è una delle tante follie di questo nostro tempo.
Come è logico, tutti attendono il 20 corrente, giorno in cui Obama assumerà il potere alla Casa Bianca: l’abbronzato Barack mi rimane sempre più simpatico, specie da quando ho saputo che le sue preferenze culinarie hanno al primo posto i crostini alla toscana (con i fegatini), piatto che è ai vertici anche delle mie preferenze.
Ma a parte questo, cosa potrà fare il nostro Obama per risolvere il problema israelo/palestinese? A breve termine direi che ci sono pochissime speranze su un suo intervento risolutore; a medio termine possiamo auspicare che una qualche mossa del nuovo Presidente, al momento non ipotizzabile, potrebbe dare vita ad una nuova “road map” che conduca i due disgraziati popoli verso un futuro di pace; speriamolo!!
E per noi cosa possiamo dire? Non intendo per l’Italia, ma per noi piccoli, poveri italiani, alle prese con i problemi di sempre; cerco di fare mente locale e di ricordarmi quali fossero i problemi il primo gennaio del 2008, ma per quanto mi sforzi, mi sembrano gli stessi di oggi; questo sta a significare due cose: la prima è che la situazione non è peggiorata e quindi facciamo un bel grido di giubili; la seconda è che non è neppure migliorata e che i problemi del 2008 non sono stati risolti e sono ancora a galla nella nostra vita quotidiana.
Ma quali sono questi problemi? Direi che il principale è quello di dare un senso alla nostra esistenza e cioè di agire, di operare, cercando sempre di seguire un filo logico che porti ad un preciso obiettivo che – per concludere – dovrebbe essere quello di fare il bene di tutti, in particolare di coloro che ne hanno maggiormente bisogno (vecchi e bambini).
Ma tutti questi scandali che apprendiamo dalla stampa circa le ruberie negli Enti Locali? Mi sembra di averlo detto un’altra volta, ma voglio ripeterlo: sono così pessimista sulla condizione dell’essere umano, che oso affermare come ognuno di noi (o quasi) se ne ha l’occasione agisce come uno dei tanti assessori della Campania; noi stigmatizziamo questi comportamenti ma proviamo a chiederci quanti di noi riuscirebbero a resistere alla tentazione del ladrocinio se ne avessero la possibilità, cioè occupassero un posto tale che gli consenta di agire in questo modo.
I due periodi che precedono questa conclusione sembrano in evidente contraddizione, ma non lo sono, in quanto il secondo è un ragionamento “teoretico” ed il primo è volto ad indicare il mio singolo operato: chiaro il concetto??
Torniamo seri e affrontiamo il problema per le corna: adesso, volenti o nolenti dobbiamo fare qualche previsione per l’anno che va ad iniziare: anzitutto, come era facile prevedere, le violenze non si sono fermate e nella striscia di Gaza continuano i bombardamenti “mirati” nei quali muoiono sia gli esponenti di Hamas e sia i civili; a questo proposito facciamo una piccola considerazione: i bombardamenti di Israele su esponenti di Hamas, sono paragonabili ad una analoga operazione che, diciamo per esemplificare, la Francia esegue nei confronti del Pdl; infatti Hamas, è nient’altro che un partito politico che nelle recenti elezioni palestinesi ha ottenuto quasi il 50% dei suffragi; quindi discernere tra palestinesi per Hamas e palestinesi contro Hamas non è facile; anzi, direi che è una delle tante follie di questo nostro tempo.
Come è logico, tutti attendono il 20 corrente, giorno in cui Obama assumerà il potere alla Casa Bianca: l’abbronzato Barack mi rimane sempre più simpatico, specie da quando ho saputo che le sue preferenze culinarie hanno al primo posto i crostini alla toscana (con i fegatini), piatto che è ai vertici anche delle mie preferenze.
Ma a parte questo, cosa potrà fare il nostro Obama per risolvere il problema israelo/palestinese? A breve termine direi che ci sono pochissime speranze su un suo intervento risolutore; a medio termine possiamo auspicare che una qualche mossa del nuovo Presidente, al momento non ipotizzabile, potrebbe dare vita ad una nuova “road map” che conduca i due disgraziati popoli verso un futuro di pace; speriamolo!!
E per noi cosa possiamo dire? Non intendo per l’Italia, ma per noi piccoli, poveri italiani, alle prese con i problemi di sempre; cerco di fare mente locale e di ricordarmi quali fossero i problemi il primo gennaio del 2008, ma per quanto mi sforzi, mi sembrano gli stessi di oggi; questo sta a significare due cose: la prima è che la situazione non è peggiorata e quindi facciamo un bel grido di giubili; la seconda è che non è neppure migliorata e che i problemi del 2008 non sono stati risolti e sono ancora a galla nella nostra vita quotidiana.
Ma quali sono questi problemi? Direi che il principale è quello di dare un senso alla nostra esistenza e cioè di agire, di operare, cercando sempre di seguire un filo logico che porti ad un preciso obiettivo che – per concludere – dovrebbe essere quello di fare il bene di tutti, in particolare di coloro che ne hanno maggiormente bisogno (vecchi e bambini).
Ma tutti questi scandali che apprendiamo dalla stampa circa le ruberie negli Enti Locali? Mi sembra di averlo detto un’altra volta, ma voglio ripeterlo: sono così pessimista sulla condizione dell’essere umano, che oso affermare come ognuno di noi (o quasi) se ne ha l’occasione agisce come uno dei tanti assessori della Campania; noi stigmatizziamo questi comportamenti ma proviamo a chiederci quanti di noi riuscirebbero a resistere alla tentazione del ladrocinio se ne avessero la possibilità, cioè occupassero un posto tale che gli consenta di agire in questo modo.
I due periodi che precedono questa conclusione sembrano in evidente contraddizione, ma non lo sono, in quanto il secondo è un ragionamento “teoretico” ed il primo è volto ad indicare il mio singolo operato: chiaro il concetto??