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mercoledì, dicembre 31, 2008

RESUME' DI FINE D'ANNO 

A fine anno si fanno i bilanci e si traggono delle conclusioni su come è andato l’anno; io, più modestamente, non avendo lo spazio e neppure la capacità, mi limiterò a fare quello che dalle mie parti si chiama “resumé”, prendendo in prestito una parola francese che significa “riassunto”, anche perché intendo far riemergere dalla memoria solo quei fatti che – a mio avviso – hanno avuto un forte significato (tre o quattro).
Comincerò dall’evento che a mio giudizio ha caratterizzato il 2008 e cioè l’elezione di un nero – Barack Obama – alla Presidenza degli Stati Uniti; se ricordate nell’estate scorsa sembrava che per tale carica si dovessero battere la Clinton per i democratici e Rudolph Giuliani per i repubblicani; sappiamo tutti come è andata, ma della coppia iniziale la sola Hilary ha tenuto botta fino in fondo ed è riemersa dalla sconfitta con la nomina a Segretario di Stato (il nostro Ministro degli Esteri).
Cosa rappresenterà l’era Obama per l’intero pianeta non è dato saperlo, certo che la scossa è stata di quelle violente e solo un grande Paese - pur con tutte le sue contraddizioni – poteva darla: pensate che non tantissimi anni fa moriva Martin Luther King e adesso abbiamo un nero alla Casa Bianca; i problemi che gli vengono lasciati sul tappeto sono tanti e tutti di difficile soluzione; il mio augurio e spero anche il vostro, è che vengano affrontati con uno spirito diverso e meno “combattivo” di quello che si è avuto dalle ultime amministrazioni americane; insomma, meno soldati e più trattative.
In Italia abbiamo avuto il cambio di governo – da Prodi a Berlusconi – ma l’evento che a mio giudizio ha caratterizzato le ultime elezioni è stato la “distruzione” di otto partiti – fra destra e sinistra – in modo che da 13 che erano prima della tornata elettorale, ne sono rimasti solo 5: si dirà che in questo modo è più facile governare, ma nella realtà le difficoltà ci sono anche adesso; una su tutte è quella che non riusciamo a far mettere a sedere allo stesso tavolo maggioranza ed opposizione per vedere se esiste la possibilità di fare alcune riforme in modo condiviso.
A mio giudizio tale situazione si determina per effetto della presenza di Berlusconi: indipendentemente da ogni altra considerazione, non possiamo disconoscere la sua “anomalia” nel panorama politico e tale diversità – che egli fa pesare ad ogni pie’ sospinto – a gioco lungo gli crea forti amicizie – dagli alleati – ma pericolose inimicizie, anche personali, dagli avversari politici.
Il Mondo ha conosciuto lo sdoganamento definitivo della Cina per effetto delle Olimpiadi e questo è senz’altro un bene, ma ha rappresentato anche una forte delusione perché tutti i liberal di questo pianeta erano convinti che la platea dell’evento avrebbe convinto i governanti cinesi ad allentare le briglie in merito ai diritti civili: così non è stato, ma - fedeli al motto “pecunia non olet” – abbiamo fatto finta di niente ed abbiamo continuato a fare ancora più affari con i cinesi.
Per concludere, diciamo un paio di cose che c’erano anche l’anno scorso e, temo, ci saranno anche il prossimo: in Africa si continua a morire di fame, in particolare i bambini, e in Medio Oriente è ripresa la lotta armata tra israeliani e palestinesi di Hamas ed anche questo fatto dubito molto che non sarà presente nel mio post del prossimo anno: anche qui si spera in una nuova politica di Obama, ma l’eredità che gli viene lasciata si è appesantita da questi ultimi eventi drammatici.
Tra poche ore ci accingiamo a festeggiare l’inizio del nuovo anno ed il mio augurio è soprattutto rivolto alla “buona salute”, intesa in ogni senso e questo auspicio spero che mi venga contraccambiato da voi tutti; grazie di cuore.

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