lunedì, dicembre 15, 2008
OTTIMISMO O INSIPIENZA ??
In questi ultimi giorni, molti personaggi, più o meno autorevoli, stanno lanciando messaggi d’ottimismo rivolti a promuovere lo shopping natalizio e comunque a spalmare melassa sulle ferite degli italiani; tra i tanti gridi all’ottimismo, ne ho presi tre, lanciati da altrettanti personaggi, diversissimi tra loro ma accomunati da una caratteristica comune, l’insipienza. (significato secondo il Devoto – Oli: “totale mancanza di impegno intellettuale o morale”).
Il primo è stato il nostro Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che dall’alto del suo scranno e soprattutto dalla vetta dei tanti miliardi posseduti, si arroga il diritto di consigliare: “Abbiate fiducia, è l’ora di spendere, non di risparmiare”.
Un solo commento: per spendere avendo poco denaro in cassa, bisogna avere fiducia assoluta e cieca in un futuro roseo; chi dovrebbe darcela questa fiducia? Lei??
Il secondo personaggio VIP è Roberto Cavalli che ha ieri l’altro inaugurato un ristorante che ha chiamato “Club Cavalli” e che ha sede in una Chiesa sconsacrata nel pieno centro di Firenze; l’inaugurazione è stata festeggiata da un nutrito plotone di VIP o aspiranti tali, da Marta Marzotto a Jo Squillo, da Geri Halliwell a Ezio Greggio, tutti impegnati a sbafare e a farsi vedere che loro c’erano e gli altri no!.
Lo stilista Cavalli ha dichiarato che il locale, dall’arredamento costosissimo, è stato messo in piedi per “dare una mano alla figlia ed al di lei compagno” e che è – sono parole di Cavalli – “un invito a non avere troppa paura e a non smettere di sognare”.
Il terzo VIP, anzi questo è un “vippone”, che ha dichiarato la propria fiducia nel futuro è stato il geom. Flavio Briatore, boss della Renault corse, il quale, dalla Versilia dove già possiede il celebre “Twiga” e dove ha inaugurato il Museo del Motore a Scoppio, dichiara che “si può tornare ai fasti di un tempo, purché lo spirito d’iniziativa degli imprenditori versiliesi sia quello giusto”.
Ed ora anche il geometra, uomo dal passato misterioso, personaggio balzato alla ribalta con una disponibilità di denaro mostruosa (ha comprato una squadra di calcio in Inghilterra!!), ci invita a rischiare, a investire, insomma – in una parola – a spendere.
Torniamo al comune denominatore dei tre personaggi e, dopo aver confermato l’assenza dei due impegni, come sopra detto, cioè intellettuale e morale, possiamo aggiungere anche una caratteristica, magari meno precisa lessicalmente, ma forse ancora più pregnante: tutti e tre hanno molti soldi ma sono di quella categoria che un mio amico chiama “dai soldi freschi”, cioè di recente acquisizione.
So di farmi dei nemici nello scrivere quel che segue, ma io – confesso di fronte a tutti voi – invidio questi tre personaggi e quindi – se ne parlo male – un po’ è colpa anche della gelosia; mi spiego meglio: nel lontano passato, le categorie della gente non ammettevano se non rari scavalcamenti; sei nato re e resti re, sei nato mendico e resti mendico, sei nato nobile e fai il nobile, sei nato contadino fai il contadino.
Adesso, dopo che il mondo occidentale ha sbandierato ai quattro venti l’uguaglianza, senza essere in grado di renderla operativa, tutti si sentono uguali a tutti e pertanto, mentre non potevo essere invidioso del nobile, adesso posso esserlo dello “stilista” o del “personaggio TV” o comunque di coloro che si sono fatti un sacco di soldi.
Quindi, per concludere, mentre il contadino non poteva essere invidioso del nobile perché sapeva bene di correre su due campionati diversi, adesso che giochiamo tutti insieme (l’eguaglianza) l’invidia ci sta e rosica mica poco!!
Il primo è stato il nostro Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che dall’alto del suo scranno e soprattutto dalla vetta dei tanti miliardi posseduti, si arroga il diritto di consigliare: “Abbiate fiducia, è l’ora di spendere, non di risparmiare”.
Un solo commento: per spendere avendo poco denaro in cassa, bisogna avere fiducia assoluta e cieca in un futuro roseo; chi dovrebbe darcela questa fiducia? Lei??
Il secondo personaggio VIP è Roberto Cavalli che ha ieri l’altro inaugurato un ristorante che ha chiamato “Club Cavalli” e che ha sede in una Chiesa sconsacrata nel pieno centro di Firenze; l’inaugurazione è stata festeggiata da un nutrito plotone di VIP o aspiranti tali, da Marta Marzotto a Jo Squillo, da Geri Halliwell a Ezio Greggio, tutti impegnati a sbafare e a farsi vedere che loro c’erano e gli altri no!.
Lo stilista Cavalli ha dichiarato che il locale, dall’arredamento costosissimo, è stato messo in piedi per “dare una mano alla figlia ed al di lei compagno” e che è – sono parole di Cavalli – “un invito a non avere troppa paura e a non smettere di sognare”.
Il terzo VIP, anzi questo è un “vippone”, che ha dichiarato la propria fiducia nel futuro è stato il geom. Flavio Briatore, boss della Renault corse, il quale, dalla Versilia dove già possiede il celebre “Twiga” e dove ha inaugurato il Museo del Motore a Scoppio, dichiara che “si può tornare ai fasti di un tempo, purché lo spirito d’iniziativa degli imprenditori versiliesi sia quello giusto”.
Ed ora anche il geometra, uomo dal passato misterioso, personaggio balzato alla ribalta con una disponibilità di denaro mostruosa (ha comprato una squadra di calcio in Inghilterra!!), ci invita a rischiare, a investire, insomma – in una parola – a spendere.
Torniamo al comune denominatore dei tre personaggi e, dopo aver confermato l’assenza dei due impegni, come sopra detto, cioè intellettuale e morale, possiamo aggiungere anche una caratteristica, magari meno precisa lessicalmente, ma forse ancora più pregnante: tutti e tre hanno molti soldi ma sono di quella categoria che un mio amico chiama “dai soldi freschi”, cioè di recente acquisizione.
So di farmi dei nemici nello scrivere quel che segue, ma io – confesso di fronte a tutti voi – invidio questi tre personaggi e quindi – se ne parlo male – un po’ è colpa anche della gelosia; mi spiego meglio: nel lontano passato, le categorie della gente non ammettevano se non rari scavalcamenti; sei nato re e resti re, sei nato mendico e resti mendico, sei nato nobile e fai il nobile, sei nato contadino fai il contadino.
Adesso, dopo che il mondo occidentale ha sbandierato ai quattro venti l’uguaglianza, senza essere in grado di renderla operativa, tutti si sentono uguali a tutti e pertanto, mentre non potevo essere invidioso del nobile, adesso posso esserlo dello “stilista” o del “personaggio TV” o comunque di coloro che si sono fatti un sacco di soldi.
Quindi, per concludere, mentre il contadino non poteva essere invidioso del nobile perché sapeva bene di correre su due campionati diversi, adesso che giochiamo tutti insieme (l’eguaglianza) l’invidia ci sta e rosica mica poco!!