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mercoledì, dicembre 03, 2008

NOI SI SAPEVA... 

Un prestigioso quotidiano – l’International Herald Tribune – ed il canale radio televisivo francese “France 24” hanno commissionato all’Istituto Harris Interactive un sondaggio da tenere in sei paesi, Germania, Spagna, U,S.A., Francia, Italia e Inghilterra, per rispondere a questa domanda: chi è la personalità mondiale più popolare ed influente tra i 19 leader politici indicati dai ricercatori e tra tutti i leader spirituali del mondo?
Nel titolo dico che “noi si sapeva”, ma non alludo al vincitore, bensì alla scarsa posizione raggiunta dal nostro premier; ma questo è un discorso che faremo dopo, adesso vediamo i risultati.
La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha sbaragliato il campo con il 57% dei suffragi, battendo nettamente il Dalai Lama (secondo) e Nicolas Sarkozy (terzo); quest’ultimo ha usufruito probabilmente di qualche vantaggio dalla popolarità ottenuta con il fatto di essere “marito di”, ma comunque il suo prestigio esce benissimo da tale ricerca.
La Merkel ha vinto in quanto la gente intervistata ha apprezzato la sensibilit6à e la coerenza mostrata nei confronti di Mosca e di Pechino, con i quali è stata adottata una linea dura, in controtendenza con il suo predecessore Schroder che aveva privilegiato la convenienza di accordi commerciali e chiuso un occhio su questioni come diritti umani e lotta all’inquinamento.
Da notare che la stessa Cancelliera in fatto di clima ha preso posizione anche nei confronti della U.E., in quanto ha esortato i paesi aderenti a mantenere gli obiettivi assunti con il pacchetto “salva clima” malgrado la crisi imperante.
E adesso veniamo al nostro Berlusconi, la cui posizione è stata la numero 13 (su 19) e del quale sono stati considerati “insufficienti” la coerenza civile e l’impegno ambientale; il tutto nonostante che al suo fianco – sia pure in rare occasioni – il nostro leader abbia una avvenente, anche se linguacciuta, ex top model.
Anche l’ultimo attrito tra il Cavaliere e la stampa sul caso Sky, la dice lunga sul personaggio: un uomo di Stato di alto livello avrebbe abbandonato l’aula del Consiglio dei Ministri al momento in cui si discuteva l’adeguamento dell’IVA per la TV satellitare del magnate Rupert Murdoch, adeguamento peraltro promesso all’UE dal precedente governo; ovviamente non sarebbe cambiato niente, ma l’immagine che ne sarebbe scaturita all’esterno sarebbe stata ben diversa e la sua situazione, in verità sempre più “imbarazzante” di personaggio in chiaro conflitto di interessi, ne avrebbe risentito in maniera diversa.
Questo discorso del conflitto di interessi merita due paroline: da quando Berlusconi è entrato in politica si sono avuti almeno tre governi a lui non favorevoli e da essi ci si sarebbe potuti aspettare la soluzione del problema con una apposita legge che regolasse l’intera situazione; così non è stato in quanto viene privilegiato l’aspetto del “fare paura” e del dire e non dire, tipico di noi italiani che non amiamo le cose chiare: in sostanza le forze politiche della sinistra hanno sempre detto che era meglio avere “l’arma carica” del conflitto di interessi “non risolto” da sventolare e da scambiare eventualmente con qualcosa a loro vantaggio.
E poi, chi ne va di mezzo sono anche le strutture “terze”: ragionando come stiamo facendo adesso, tutte le aziende che configgono con quelle del Cavaliere possono dormire sonno tranquilli in quanto vengono considerate “intoccabili”, pena il ricorso al “conflitto d’interessi”.
Cari amici, con questa opposizione, il Berlusca è il premier che ci ,meritiamo!!

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