domenica, dicembre 21, 2008
GLI INGLESI E L'EUROPA
Forse non moltissimi ricordano che gli inglesi – al momento dell’unificazione dei vari Paesi nell’U.E. – storsero sdegnosamente il nasino e dissero che loro avrebbero continuato a mantenere i loro sistemi in attesa di vedere come procedeva l’integrazione: della serie andate avanti voi che a noi ci viene da ridere!!
Queste particolarità tutte britanniche, sembrano fatte apposta per mettere in difficoltà il visitatore straniero e possiamo compendiarle in queste che sono le principali: anzitutto la guida a sinistra, per cui in tutta la Gran Bretagna si va per strada tenendo la mano sinistra anziché la destra come avviene in tutto il resto dell’Europa; poi abbiamo i pesi e qui al posto del chilo e del grammo, hanno l’oncia e le libbre; si prosegue poi con i pesi di alimenti liquidi (latte e birra) che vengono conteggiati anziché in litri, in pinte e mezze pinte.
Su queste distonie tra il Regno Unito ed il resto d’Europa, non c’è stato mai niente da fare e gli altri paesi europei hanno “abbozzato” per non creare confusione e inimicare gli amici inglesi; per la verità le cose avrebbero dovuto essere chiarite subito, ma pensate che Bruxelles ci ha provato a far convertire, almeno per quanto riguarda i pesi, le once e le libbre negli europei chili e grammi, ma non c’è stato niente da fare; e dire che l’U.E. non si è arresa al primo tentativo, ma è arrivata addirittura a rifilare una multa ad un negoziante di frutta colpevole di non aver cambiato la propria bilancia, adeguandola alle misure “straniere”.
L’intero Paese è insorto, difendendo il povero ortolano, tartassato dai regolamenti “stranieri”; addirittura la BBC – la TV di Stato – è scesa in campo con i propri reporter e li ha sguinzagliati per le strade per fare un test ai passanti: quanto pesano quattro mele usando le misure europee? Nessuno degli intervistati – dall’anziana massai al giovane laureato – ne aveva la più pallida idea e sparava cifre che andavano dai 100 grammi ai dieci chili; invece, quando per le stesse quattro mese si chiedeva di indicare il peso in libbre e once, tutti indovinavano – grosso modo – e quindi veniva dimostrato che i poveri abitanti di questa bistrattata isola, facevano una terribile fatica ad adeguarsi a quelli che venivano considerati i soprusi di Bruxelles.
Conclusione della vicenda delle mele: accanto all’indicazione metrica, reintroduzione delle misure “imperiali” e quindi tutti contenti; analogo, o forse peggiore, il caso del peso delle persone che, al posto del chilo (europeo) e della libbra (inglese), vedeva introdotta una nuova misura, lo “stone”, cioè la pietra, che equivale a Kg.6,35029818 e quindi abbiamo che Victoria Beckham, da poco approdata alla corte del Milan, pesa, per gli annali britannici, 6 pietre e 8 libbre.
Un discorso a parte merita la madre di tutte le differenze: la moneta; com’è noto, quando si trattò di riunificate tutte le monete europee in un’unica realtà chiamata “euro”, gli inglesi si defilarono bellamente, compiendo quello che una volta si chiamava “una fuga all’inglese” e continuarono imperterriti a utilizzare la loro antica moneta di scambio che, al momento, valeva molto più della moneta unica europea.
Adesso però, la valuta britannica si sta dirigendo verso un rapporto di parità con l’euro e quindi non esiste più motivo per mantenerla in forma autonoma; al momento il valore della sterlina veleggia tra l’1,118 e 1,05 contro 1 euro, cioè una sostanziale parità.
Si dice che i circoli finanziari britannici, vorrebbero entrare nell’euro in modo da gestire la crisi finanziaria ed economica che travaglia tutti in forma più comunitaria; scontata la smentita di Downing Street, ma una logica esiste nella proposta unificatrice!!
Queste particolarità tutte britanniche, sembrano fatte apposta per mettere in difficoltà il visitatore straniero e possiamo compendiarle in queste che sono le principali: anzitutto la guida a sinistra, per cui in tutta la Gran Bretagna si va per strada tenendo la mano sinistra anziché la destra come avviene in tutto il resto dell’Europa; poi abbiamo i pesi e qui al posto del chilo e del grammo, hanno l’oncia e le libbre; si prosegue poi con i pesi di alimenti liquidi (latte e birra) che vengono conteggiati anziché in litri, in pinte e mezze pinte.
Su queste distonie tra il Regno Unito ed il resto d’Europa, non c’è stato mai niente da fare e gli altri paesi europei hanno “abbozzato” per non creare confusione e inimicare gli amici inglesi; per la verità le cose avrebbero dovuto essere chiarite subito, ma pensate che Bruxelles ci ha provato a far convertire, almeno per quanto riguarda i pesi, le once e le libbre negli europei chili e grammi, ma non c’è stato niente da fare; e dire che l’U.E. non si è arresa al primo tentativo, ma è arrivata addirittura a rifilare una multa ad un negoziante di frutta colpevole di non aver cambiato la propria bilancia, adeguandola alle misure “straniere”.
L’intero Paese è insorto, difendendo il povero ortolano, tartassato dai regolamenti “stranieri”; addirittura la BBC – la TV di Stato – è scesa in campo con i propri reporter e li ha sguinzagliati per le strade per fare un test ai passanti: quanto pesano quattro mele usando le misure europee? Nessuno degli intervistati – dall’anziana massai al giovane laureato – ne aveva la più pallida idea e sparava cifre che andavano dai 100 grammi ai dieci chili; invece, quando per le stesse quattro mese si chiedeva di indicare il peso in libbre e once, tutti indovinavano – grosso modo – e quindi veniva dimostrato che i poveri abitanti di questa bistrattata isola, facevano una terribile fatica ad adeguarsi a quelli che venivano considerati i soprusi di Bruxelles.
Conclusione della vicenda delle mele: accanto all’indicazione metrica, reintroduzione delle misure “imperiali” e quindi tutti contenti; analogo, o forse peggiore, il caso del peso delle persone che, al posto del chilo (europeo) e della libbra (inglese), vedeva introdotta una nuova misura, lo “stone”, cioè la pietra, che equivale a Kg.6,35029818 e quindi abbiamo che Victoria Beckham, da poco approdata alla corte del Milan, pesa, per gli annali britannici, 6 pietre e 8 libbre.
Un discorso a parte merita la madre di tutte le differenze: la moneta; com’è noto, quando si trattò di riunificate tutte le monete europee in un’unica realtà chiamata “euro”, gli inglesi si defilarono bellamente, compiendo quello che una volta si chiamava “una fuga all’inglese” e continuarono imperterriti a utilizzare la loro antica moneta di scambio che, al momento, valeva molto più della moneta unica europea.
Adesso però, la valuta britannica si sta dirigendo verso un rapporto di parità con l’euro e quindi non esiste più motivo per mantenerla in forma autonoma; al momento il valore della sterlina veleggia tra l’1,118 e 1,05 contro 1 euro, cioè una sostanziale parità.
Si dice che i circoli finanziari britannici, vorrebbero entrare nell’euro in modo da gestire la crisi finanziaria ed economica che travaglia tutti in forma più comunitaria; scontata la smentita di Downing Street, ma una logica esiste nella proposta unificatrice!!