lunedì, dicembre 08, 2008
ABBASSO TUTTI !!!
Non è un mio motto, ma lo slogan dell’anarchia mondiale, quella frangia estremista che ormai è ridotta a qualcosa tipo reperto archeologico oppure a fauna da salvare in quanto in via d’estinzione; ebbene, questo movimento – che propugna la lotta contro ogni forma di autorità - sta provocando in Grecia un bordello come non se ne vedeva dai tempi della lotta contro “i colonnelli”.
Ma andiamo con ordine e vediamo i fatti: siamo nella serata di sabato scorso e ad Atene, per l’esattezza nel quartiere di Exarchia, dove sono presenti vari circoli anarchici, si sta organizzando una manifestazione di protesta contro i tagli del governo a seguito della recessione economica e alcuni giovani non trovano di meglio che assaltare con spranghe e bottiglie molotov, una camionetta con due poliziotti a bordo: entrambi scendono dall’auto, ma mentre uno si limita a lanciare una bomba stordente, l’altro – non un ragazzino, ma un uomo di 37 anni – esplode tre colpi con la propria pistola d’ordinanza; uno di questi colpi raggiunge un ragazzo di appena 15 anni al petto; il giovane viene condotto all’ospedale e lì muore.
L’agente sostiene di avere sparato per terra e quindi il proiettile avrebbe colpito il ragazzo di rimbalzo: comunque sia, un agente dell’esperienza del trentasettenne sparatore, sa benissimo che i proiettili sparati verso terra rimbalzano in modo non controllabile e quindi sono altrettanto pericolosi di quelli sparati al bersaglio; peraltro sembra che alcuni testimoni smentiscano la versione del poliziotto che sarebbe invece stato visto sparare ad altezza d’uomo.
I due agenti sono stati immediatamente fermati dai colleghi della Polizia e arrestati sotto l’accusa di omicidio volontario, per colui che ha sparato, e per concorso in omicidio, per il collega.
I fatti destano una enorme impressione e sul Governo presieduto da Karamanlis, fioccano le proteste e le accuse di tutte le forze politiche; il Ministro dell’Interno si dimette, seguito dal titolare delle politiche per i giovani, ma il premier le respinge entrambe, promettendo, al tempo stesso, che “non ci sarà alcuna indulgenza nei confronti dei responsabili della morte del quindicenne”.
Le manifestazioni antigovernative si vanno moltiplicando in tutta la Grecia e si estendono a macchia d’olio a Salonicco, ad Hania e sull’Isola di Creta; le proteste sono quelle tipiche degli “anarchici”, con la lotta contro tutti: banche edifici pubblici, scuole, sedi politiche e commissariati di polizia; nel corso della manifestazione vengono distrutti anche tutti i beni che si incontrano, a cominciare dalle auto, per proseguire con le vetrine dei negozi e con gli sportelli bancomat: insomma una vera e propria rivolta.
Alla fine della giornata i dimostranti arrestati sono sei, di cui cinque per avere approfittato della confusione generale per svaligiare alcuni negozi presi di mira dai dimostranti ed il sesto per essere in possesso di un’arma da fuoco non denunciata, da questi dati si rileva che i giovani dimostranti sono molto furbi e adottano la tattica del mordi e fuggi, senza mai cadere nelle imboscate della Polizia.
Ricapitoliamo: una manifestazione come tante altre che avvengono in tutta Europa in questa fase di recessione, si sta trasformando in qualcosa che assomiglia ad una rivolta contro l’attuale Governo (di centro destra) che, peraltro è già minato da scandali e da una fronda interna; questo movimento di protesta si va ad innestare nello sciopero generale previsto per mercoledì 10 e la saldatura degli anarchici con i sindacati potrebbe creare una miscela esplosiva come potrebbe auto distruggersi: vedremo!!
Ma andiamo con ordine e vediamo i fatti: siamo nella serata di sabato scorso e ad Atene, per l’esattezza nel quartiere di Exarchia, dove sono presenti vari circoli anarchici, si sta organizzando una manifestazione di protesta contro i tagli del governo a seguito della recessione economica e alcuni giovani non trovano di meglio che assaltare con spranghe e bottiglie molotov, una camionetta con due poliziotti a bordo: entrambi scendono dall’auto, ma mentre uno si limita a lanciare una bomba stordente, l’altro – non un ragazzino, ma un uomo di 37 anni – esplode tre colpi con la propria pistola d’ordinanza; uno di questi colpi raggiunge un ragazzo di appena 15 anni al petto; il giovane viene condotto all’ospedale e lì muore.
L’agente sostiene di avere sparato per terra e quindi il proiettile avrebbe colpito il ragazzo di rimbalzo: comunque sia, un agente dell’esperienza del trentasettenne sparatore, sa benissimo che i proiettili sparati verso terra rimbalzano in modo non controllabile e quindi sono altrettanto pericolosi di quelli sparati al bersaglio; peraltro sembra che alcuni testimoni smentiscano la versione del poliziotto che sarebbe invece stato visto sparare ad altezza d’uomo.
I due agenti sono stati immediatamente fermati dai colleghi della Polizia e arrestati sotto l’accusa di omicidio volontario, per colui che ha sparato, e per concorso in omicidio, per il collega.
I fatti destano una enorme impressione e sul Governo presieduto da Karamanlis, fioccano le proteste e le accuse di tutte le forze politiche; il Ministro dell’Interno si dimette, seguito dal titolare delle politiche per i giovani, ma il premier le respinge entrambe, promettendo, al tempo stesso, che “non ci sarà alcuna indulgenza nei confronti dei responsabili della morte del quindicenne”.
Le manifestazioni antigovernative si vanno moltiplicando in tutta la Grecia e si estendono a macchia d’olio a Salonicco, ad Hania e sull’Isola di Creta; le proteste sono quelle tipiche degli “anarchici”, con la lotta contro tutti: banche edifici pubblici, scuole, sedi politiche e commissariati di polizia; nel corso della manifestazione vengono distrutti anche tutti i beni che si incontrano, a cominciare dalle auto, per proseguire con le vetrine dei negozi e con gli sportelli bancomat: insomma una vera e propria rivolta.
Alla fine della giornata i dimostranti arrestati sono sei, di cui cinque per avere approfittato della confusione generale per svaligiare alcuni negozi presi di mira dai dimostranti ed il sesto per essere in possesso di un’arma da fuoco non denunciata, da questi dati si rileva che i giovani dimostranti sono molto furbi e adottano la tattica del mordi e fuggi, senza mai cadere nelle imboscate della Polizia.
Ricapitoliamo: una manifestazione come tante altre che avvengono in tutta Europa in questa fase di recessione, si sta trasformando in qualcosa che assomiglia ad una rivolta contro l’attuale Governo (di centro destra) che, peraltro è già minato da scandali e da una fronda interna; questo movimento di protesta si va ad innestare nello sciopero generale previsto per mercoledì 10 e la saldatura degli anarchici con i sindacati potrebbe creare una miscela esplosiva come potrebbe auto distruggersi: vedremo!!