martedì, novembre 11, 2008
CURIOSITA' SUI POLITICI
L’ho detto altre volte, ma mi vedo costretto a ripetermi: perché tutta questa gente di cui sentirete parlare qui sotto, nascono in Italia e non invece in qualche altro Paese?
Ho qui sotto mano alcune spigolature che ci fanno ancora più meravigliare di essere governati da siffatti personaggi: comincio con la “gaffe” del nostro Presidente sull’abbronzatura di Obama e vi dico subito che non è stata la prima e non sarà neppure l’ultima; il nostro premier è convinto di avere il dono della battuta facile e quindi straparla in tale direzione, meravigliandosi poi se gli altri non ridono. E si ricordi Cavaliere che quando si dice una frase a mo’ di battuta e gli altri non la capiscono in tal guisa, è l’ora di smettere di farle.
Comunque, questo discorso cosa c’entra con un Presidente del Consiglio? Non lo so, ditemelo voi.
Ne ho poi un’altra e questa viene fuori da una autorità ancora più alta, addirittura un ex Presidente della Repubblica, quel Cossiga che nel 1968/70, ai tempi delle contestazioni giovanili, rivestiva la carica di Ministro dell’Interno.
Ecco, a questo proposito, sull’onda delle contestazioni giovanili contro la Gelmini, l’ineffabile Cossiga ha dato al Ministro dell’Interno attuale, un suggerimento dall’alto della sua esperienza: “ai miei tempi, quando si doveva contrastare queste manifestazioni, si infiltrava tra i dimostranti qualche agente opportunamente istruito, con l’incarico di fomentare agitazioni di grosso spessore; a questo punto c’era la “scusa” per intervenire con durezza da parte delle Forze di Polizia.
Che ci volete fare, a me questi discorsi – anche se puramente teorici – mi fanno ancora tanta impressione perché penso alle tante teste rotte ed a qualche giovane che ci ha rimesso la pelle (per esempio Giorgiana Masi).
Oggi poi, mentre ero in macchina, sintonizzato su Radio Radicale, ho sentito un pezzo di un dibattito alla Camera ed ho udito, con le mie orecchie, questa frase, detta dal Presidente Fini: “Onorevole, almeno voti da sedere perché se sta in piedi e vota anche per il compagno vicino, se ne accorge anche un cieco”.
Ricordate il mio post di alcuni giorni fa dedicato alle impronte digitali che arriveranno sugli scranni degli onorevoli? Ebbene, in attesa dell’arrivo della nuova normativa che dovrebbe impedire il sistema truffaldino del doppio voto, i nostro beneamati parlamentari continuano imperterriti a fare il loro porco comodo.
Ed il presidente dell’Assemblea, anziché prendere provvedimenti o, almeno, rimproverare il deputato colpevole, lo prega di stare accorto e non dare troppo nell’occhio nel fare la malefatta.
Pensate un po’ se loro si comportano così, come si dovrebbe comportare il capo clan della Camorra o della Mafia? Non andiamo a lamentarci, perché mi sembra che stiano nella logica del sistema Italia.
Facciamo un passo indietro e spendiamo due parole su Radio Radicale, l’emittente che, contrattualmente, ha l’incombenza di trasmettere un certo numero di ore di diretta parlamentare; l’avete mai ascoltata durante queste dirette? Ve la consiglio vivamente, in quanto vi renderete conto di quello che è il nostro Parlamento, nel quale si annidano tutti i difetti dell’italiano medio: logorroico, bizantino, cavilloso, caciarone e disposto a tutto pur di far trionfare la propria idea. A me ha fatto l’impressione che il nostro Parlamento sia meno disciplinato di una classe di alunni che si ritrovano senza l’insegnante!! Provate a sentire anche voi e poi sappiatemi dire.
Ho qui sotto mano alcune spigolature che ci fanno ancora più meravigliare di essere governati da siffatti personaggi: comincio con la “gaffe” del nostro Presidente sull’abbronzatura di Obama e vi dico subito che non è stata la prima e non sarà neppure l’ultima; il nostro premier è convinto di avere il dono della battuta facile e quindi straparla in tale direzione, meravigliandosi poi se gli altri non ridono. E si ricordi Cavaliere che quando si dice una frase a mo’ di battuta e gli altri non la capiscono in tal guisa, è l’ora di smettere di farle.
Comunque, questo discorso cosa c’entra con un Presidente del Consiglio? Non lo so, ditemelo voi.
Ne ho poi un’altra e questa viene fuori da una autorità ancora più alta, addirittura un ex Presidente della Repubblica, quel Cossiga che nel 1968/70, ai tempi delle contestazioni giovanili, rivestiva la carica di Ministro dell’Interno.
Ecco, a questo proposito, sull’onda delle contestazioni giovanili contro la Gelmini, l’ineffabile Cossiga ha dato al Ministro dell’Interno attuale, un suggerimento dall’alto della sua esperienza: “ai miei tempi, quando si doveva contrastare queste manifestazioni, si infiltrava tra i dimostranti qualche agente opportunamente istruito, con l’incarico di fomentare agitazioni di grosso spessore; a questo punto c’era la “scusa” per intervenire con durezza da parte delle Forze di Polizia.
Che ci volete fare, a me questi discorsi – anche se puramente teorici – mi fanno ancora tanta impressione perché penso alle tante teste rotte ed a qualche giovane che ci ha rimesso la pelle (per esempio Giorgiana Masi).
Oggi poi, mentre ero in macchina, sintonizzato su Radio Radicale, ho sentito un pezzo di un dibattito alla Camera ed ho udito, con le mie orecchie, questa frase, detta dal Presidente Fini: “Onorevole, almeno voti da sedere perché se sta in piedi e vota anche per il compagno vicino, se ne accorge anche un cieco”.
Ricordate il mio post di alcuni giorni fa dedicato alle impronte digitali che arriveranno sugli scranni degli onorevoli? Ebbene, in attesa dell’arrivo della nuova normativa che dovrebbe impedire il sistema truffaldino del doppio voto, i nostro beneamati parlamentari continuano imperterriti a fare il loro porco comodo.
Ed il presidente dell’Assemblea, anziché prendere provvedimenti o, almeno, rimproverare il deputato colpevole, lo prega di stare accorto e non dare troppo nell’occhio nel fare la malefatta.
Pensate un po’ se loro si comportano così, come si dovrebbe comportare il capo clan della Camorra o della Mafia? Non andiamo a lamentarci, perché mi sembra che stiano nella logica del sistema Italia.
Facciamo un passo indietro e spendiamo due parole su Radio Radicale, l’emittente che, contrattualmente, ha l’incombenza di trasmettere un certo numero di ore di diretta parlamentare; l’avete mai ascoltata durante queste dirette? Ve la consiglio vivamente, in quanto vi renderete conto di quello che è il nostro Parlamento, nel quale si annidano tutti i difetti dell’italiano medio: logorroico, bizantino, cavilloso, caciarone e disposto a tutto pur di far trionfare la propria idea. A me ha fatto l’impressione che il nostro Parlamento sia meno disciplinato di una classe di alunni che si ritrovano senza l’insegnante!! Provate a sentire anche voi e poi sappiatemi dire.