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domenica, ottobre 05, 2008

E IL SINDACATO COSA FA ?? 

In un paese dove la coerenza e la logica sono delle “assurde pretese”, il sindacato nostrano si adegua all’andazzo e si comporta di conseguenza; come scusante generale per le ultime mosse c’è la vicenda Alitalia che ha lasciato indubbiamente degli strascichi, anche dolorosi, in coloro che hanno partecipato alla trattativa.

Dunque, dicevamo degli assurdi comportamenti della nota “triplice” che non riesce più ad avere un minimo di collante che la tenga insieme: cominciamo dalla vicenda scuola e vediamo che su un provvedimento che ancora nessuno conosce nei dettagli, già si parla di sciopero generale, facendo così diventare quest’ultima risorsa dei lavoratori un qualcosa che si utilizza ad ogni pie’ sospinto: anche se non indicata ufficialmente, la data dovrebbe essere quella del 31 ottobre.

Anch’io, come quasi tutti, non conosco il provvedimento che il governo ha in animo di varare per la scuola, ma parto da un presupposto: peggio di come sta combinata la scuola italiana non c’è verso; qualunque cambiamento sarà un vero e proprio toccasana per un comparto che ci vede all’ultimo posto in Europa in quanto ad efficienza e bravura degli insegnanti e grado di apprendimento degli studenti.

Il settore scuola è però un ambiente estremamente sindacalizzato e quindi ci sono tante tessere che le strutture sindacali non possono perdere; ed allora si dà il via ad una difesa d’ufficio dell’esistente che, in questo momento storico, è il più grande sbaglio che si possa fare.

Quindi è sbagliato dire aprioristicamente no a qualsiasi mutamento (ho sentito parlare di meno personale ma meglio pagato, l’esatto opposto degli slogan sindacali) ed invece si dovrebbe trattare con il governo per migliorare quello che può essere migliorato; per ora rilevo soltanto una meschina difesa corporativa degli insegnanti.

A questo proposito un solo esempio che dimostra come la scuola – allo stesso modo di Alitalia ed altre mucche da spremere – è diventata il posto ideale per collocare amici ed amici degli amici ed anche amici degli amici degli amici: all’Università di Siena è stato scoperto un “buco” di oltre 70 milioni di euro e, è stato anche verificato un andamento a dir poco anomalo del rapporto alunni/docenti: dal 2003 ad oggi gli studenti sono calati del 15% mentre il personale docente e quello non docente è aumentato del 25%; chiaro il concetto??

In questa “battaglia” i sindacati sembrano uniti, mentre nell’altra vicenda in corso al momento sono totalmente divisi: sto parlando della riforma del sistema contrattuale, argomento che li vede al tavolo delle trattative con il Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.

Alcuni giorni fa Epifani – segretario CGIL – ha rovesciato il tavolo e sbattuto la porta mentre si stava trattando proprio quell’argomento che – val la pena ricordare – è in ballo da dieci anni: a questo proposito mi sembra sufficiente riportare una dichiarazione di Raffele Bonanni, segretario della CISL: “La CGIL ha detto tante bugie per demonizzare un accordo che vogliamo fare. Sono dieci anni che la stessa organizzazione blocca ogni tentativo di rinnovamento del sistema contrattuale. Noi non ci stiamo allo sfascio. Ve lo diciamo forte e chiaro: ripensateci. La CGIL ci ripensi!”.

E se la Confindustria andasse alla firma con tutte le sigle sindacali che ci stanno (cioè tutti meno la CGIL) cosa accadrebbe? Se ne rendono conto che in questa battaglia è assolutamente indispensabile l’unità sindacale? Speriamo che capiscano, ma al momento è lecito dubitare!!


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