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sabato, ottobre 11, 2008

CENTO ALL'ORA 

No, non si tratta della velocità consigliata per attraversare l’Appennino usufruendo dell’Autostrada del Sole e neppure quella che alcuni automobilisti raggiungono durante le ore notturne, in piena città, fidando sullo scarso traffico; nossignore, il “cento” rappresenta il numero delle multe che vengono elevate “ogni ora” dai Vigili Urbani della mia città; questo numero, rapportato ai primi otto mesi del 2008, ci da una cifra di oltre 560mila contravvenzioni per infrazioni al Codice della Strada ed alla regolamentazione cittadina; di questo passo, alla fine dell’anno, avremo raggiunto la ragguardevole cifra di oltre 800mila multe.

Finora abbiamo parlato di numeri; adesso passiamo alle cifre, cioè agli Euro che il Comune incassa da tali operazioni: nei primi otto mesi dell’anno ha incamerato 34 milioni e centomila euro e, su base annua, avviverà a percepire oltre 52milioni, che – tanto per chiarire – sono qualcosa come 100 miliardi del vecchio conio; ma dirò di più: rappresentano una tassazione surrettizia di quasi 100 euro l’anno per ciascun cittadino, compresi neonati, bambini, anziani e non possessori di auto.

Quindi, possiamo dire che i furbi Comuni, nel momento in cui sono stati costretti ad abolire l’ICI, hanno sostituito con abbondanza questo gettito con le multe agli automobilisti indisciplinati; che poi – selezionando le infrazioni – si va a scoprire che oltre il 50% delle multe sono state comminate per passaggio abusivo alle porte telematiche che delimitano la ZTL, cioè la zona a traffico limitato.

Comunque, lasciamo perdere le motivazioni – giuste o sbagliate – ma il fatto è che questi soldi rappresentano una sorta di tassa che il cittadino automobilista – non corretto, sia chiaro - paga al proprio Comune.

Ed allora mi sono chiesto: e se il cittadino, vessato dalle autorità, si redimesse e diventasse un automobilista virtuoso, ligio alla normativa locale e nazionale e attento a non superare i limiti di velocità ed anche a non entrare dove non si può?

L’Amministrazione, in questo caso, si troverebbe con un vistoso buco di bilancio e dovrebbe sostituire questo gettito con qualcosa d’altro (le idee non mancano ai politici), ma darebbe comunque l’immagine di una vessazione della gente all’unico scopo di raddrizzare il bilancio che, improvvisamente è diventato “in rosso” per effetto di un “corretto” comportamento dei cittadini.

Spero che cogliate la contraddizione che scaturisce da quello che ho sopra enunciato: il bilancio risentirebbe in negativo di un comportamento positivo della gente; e quindi tutte le frasi del genere “ogni atto positivo genera del bene”, in questo caso non si potrebbero usare perché abbiamo l’esatto contrario.

Andiamo avanti e cerchiamo di allargare il fronte delle incongruenze; magari a qualche politico fantasioso verrebbe in mente di lanciare una campagna pubblicitario contenente un invito alla gente a fare come vogliono e non come gli viene prescritto da leggi e regolamenti; oppure – altro slogan che si potrebbe usare – “un infrazione ogni tanto fa bene alla salute, fisica e mentale”.

Insomma, siamo nel genere fantastico e qui vorrei restare, invitando veramente i miei concittadini, ma anche quelli di altre città, a smettere di fare infrazioni alle norme sul traffico, per due ordini di motivi: il primo è che in questi momenti di crisi, le multe pesano assai sul bilancio familiare ed il secondo si riferisce al comportamento dell’Amministrazione: non siete curiosi di vedere cosa si inventerebbero per sostituire le multe e restare con lo stesso plafond d’introito? Io si, e tanto!!


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