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martedì, settembre 09, 2008

ECCO COME SI FA 

A proposito di “cosa”, mi chiederete; ma per risolvere il problema del potere d’acquisto di stipendi, pensioni e salari, cribbio!! E come sarebbe, mi chiederete ancora? Lo scoprirete dopo aver letto questo post.

Come in tutte le favole, cominciamo con il dire: facciamo un passo indietro; in che senso? Nel senso che vediamo di inquadrare il problema.

Gli stipendi ed i salari rimangono costanti e il costo della vita aumenta; il governo smuove appena, appena le acque con aumenti di pochi euro e, di contro, le strutture che hanno in pugno l’energia aumentano le bollette di cifre consistenti e quindi il problema del potere d’acquisto rimane insoluto.

Questo potere fa sì che il cittadino comune, o meglio la famiglia comune, percependo sempre le stesse cifre di qualche anno fa, ma con i costi aumentati, deve obbligatoriamente tagliare le spese e, poiché l’energia (gas, luce e telefono) non è facilmente gestibile se non con risparmi di modesta entità, i tagli vengono riversati sulla spesa di tutti i giorni, sugli alimentari, sul vestiario, insomma su tutti quei generi che erano prioritari fino a qualche anno fa.

La soluzione del problema potrebbe essere quella di bloccare gli aumenti dell’energia, cioè di quelle spese fisse cui accennavo sopra, ma sembra che questo non sia possibile; però, vorrei sapere per quale motivo se aumenta il pane e la pasta si grida alla speculazione, mentre se aumenta il pedaggio autostradale nessuno fiata, eppure sappiamo tutti che attraverso questa via arrivano quasi tutte le merci che poi si riversano sui mercati.

Ma allora, come faccio a promettere la soluzione del problema se poi questa non esiste? In verità, la soluzione esiste, e l’ho scoperta sul giornale di oggi: il governo, nella persona del Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, sta varando un Decreto con il quale si stanziano 4 milioni e 500 mila euro per quattro anni, quindi in totale 18 milioni, per finanziare un’operazione nei confronti dei magistrati, o meglio, di alcuni magistrati.

Ed anche qui facciamo il classico passo indietro: poiché la legge non consente per 4 anni ai magistrati di prima nomina di andare a ricoprire funzioni “monocratiche” (cioè essere soli a decidere) sia come P.M. che come Giudici, le sedi cosiddette “disagiate”, soprattutto al Sud (un centinaio), dove è alto il tasso di criminalità ed altre storie del genere, debbono essere ricoperte da magistrati già in carriera; ed allora, per incentivare i signori magistrati a chiedere il trasferimento in “quelle” sedi, si propone loro un aumento dello stipendio di 2.500 euro al mese nette ed il riconoscimento di un maggior punteggio ai fini della carriera.

Si signori, avete letto bene, 2.500 euro in più al normale stipendio (che non è quello di un operaio, ma forse di quattro operai messi insieme) solo per andare a ricoprire un posto in una di queste sedi; mi direte, “ma c’è pericolo!!” ed io vi rispondo “quanto tempo è che non si legge di un attentato ad un magistrato?”, mentre di morti bianche, cioè di incidenti sul lavoro si legge ogni giorno.

Quindi, se dobbiamo incentivare qualcuno, mi sembrerebbe meglio utilizzare questi quattrini nei confronti di operai che prestano la loro opera in qualcosa di “veramente pericoloso”. Ma lasciamo perdere e non polemizziamo!

Comunque, in quelle 100 sedi, avremo altrettante famiglie con un alto potere d’acquisto e quindi tutti i commercianti della zona saranno interessati. Chiaro??!!


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