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giovedì, agosto 21, 2008

SULLA SICUREZZA 

Sul problema sicurezza è indubbio che il governo di centro – destra, promettendo mari e monti, abbia vinto le elezioni e quindi è logico e naturale che gli addetti a questo comparto, si muovano in tal senso, sapendo che “la gente” vuole maggiore rigidità, maggiori controlli, il tutto con la finalità di scongiurare le aggressioni, gli scippi e quant’altro avviene nel nostro territorio e che comporta paura per la popolazione: insomma, la gente vuole starsene tranquilla, almeno nella propria casa.

Consci delle motivazioni che hanno determinato la sconfitta, anche l’opposizione di centro – sinistra si muove a livello locale (dove è al governo) per scimmiottare gli antagonisti, ben consci di agire in base a quanto desidera la gente.

Posso citare il caso della mia città dove la Giunta di centro-sinistra ha avuto una forte propensione per la sicurezza dei cittadini – chiamata “ripristino del decoro – fatta di piccole cose, ma tali da incidere nel vissuto sociale: mi riferisco al divieto di accattonaggio stando straiato sul marciapiede, della proibizione di stendere i panni alle finestre prospicienti le strade, dell’obbligo imposto ai baristi di fare utilizzare i bagni del loro esercizio e, infine, dei controlli, frequenti e reiterati alle prostitute, con l’intento di ricacciarle verso zone scarsamente abitate e quindi lontano dalla gente.

Tutti questi provvedimenti – ripeto, denominati “ripristino del decoro cittadino” – niente hanno a che vedere con quanto accaduto ad Aprilia, dove invece è in ballo il concetto stesso di sicurezza: un tabaccaio derubato da alcuni ladruncoli romeni, è stato svegliato dai rumori che venivano dal locale sottostante l’appartamento e, affacciatosi alla finestra, ha sparato con il suo fucile da caccia contro il gruppo dei ladri che stavano scappando (in quattro, contando anche i due “pali”) e ne ha ucciso uno.

La magistratura ha indagato il negoziante di “omicidio volontario” e adesso si attendono le risultanze delle indagini e la chiusura dell’inchiesta giudiziaria; da notare che nei due anni precedenti, il tabaccaio è stato rapinato altre quattro volte.

La decisione della magistratura – simile a quella presa in situazioni similari – è probabilmente in linea con il dettato della legge, ma il giudizio della gente è diametralmente opposto e verte su una semplice affermazione: “ha fatto bene a sparare”; riflettiamo su questo assioma, anche alla luce del sondaggio messo in piedi da Sky Tg 24, dal quale è uscito il seguente risultato: alla domanda se ritenevano sbagliata l’imputazione, il 91% degli intervistati ha risposto affermativamente; si dirà che la gente sull’onda dell’emozione non va presa troppo sul serio, ma non sono d’accordo, perché questo risultato è lo stesso riscontrato in altri test eseguiti “a freddo”, i quali – tutti indistintamente - danno ragione a colui che subisce il furto, autorizzandolo – in un certo senso – a porre in atto qualsiasi sistema per difendere se stesso, la sua famiglia e la sua roba.

È sulla base di queste risultanze che trovo sciocco le affermazioni di una certa sinistra che paragona le misure sulla sicurezza alla situazione dell’Angola: “solo lì si vedono i militari per le strade!!”; si ricordino, se non vogliono perdere anche le prossime elezioni, che la gente è disposta ad accettare non solo i militari ma anche i carri armati, purché questo sia il sistema per poter stare tranquillo in casa propria e nella propria città; solo ce ci rendiamo conto di questo arriviamo a comprendere i nostri concittadini, dei quali comunque non mi sembra il caso di eccepire la superiorità dell’intellettuale (di sinistra) a questi temi spiccioli della vita di tutti i giorni: è su questi temi che si vince o si perde la prossima partita.


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