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venerdì, agosto 08, 2008

ABBASSO LA SPECULAZIONE 

Proprio ieri affibbiavo alla speculazione le principali colpe della spirale perversa dei prezzi, in quanto l’andamento dei mercati presenta delle anomalie che non sono riconducibili ai produttori; ebbene, oggi leggo su tutti i giornali che Mister Prezzi – al secolo Antonio Lirosi – ha convocato la filiera della produzione di pane (+ 13%) e pasta di semola (+25%) per metterli di fronte alle loro responsabilità.

Dati alla mano ha confutato il fatto che tali aumenti siano scaturiti da analoghi incrementi delle materie prime: in giugno il frumento è calato del 16,2% e la farina dell’11,2%, ma il pane è continuato ad aumentare dell’1,2%.

Mentre i mugnai non si sono neppure presentati – e non credo che gli si possano mandare i carabinieri – i fornai hanno continuato pervicacemente a cantare la stessa canzone: “costa troppo la materia prima, cioè frumento e farina”, anche dopo avere sentito i dati della diminuzione di questi prodotti; diceva un mio amico, abituato a fare le corna alla moglie: “mentire sempre, anche quando siamo in presenza di un fatto evidente”; ecco mi sembra che loro si stiano comportando allo stesso modo.

Preso in mezzo a queste smentite e affermazioni false, Mister Prezzi non ha trovato di meglio che stigmatizzare come “qualcuno possa speculare, tenersi il grano, per poi rivenderlo al momento opportuno, mentre la raccolta del grano è andata bene”.

Cos’altro poteva dire il povero Lirosi, se non far vedere ai rappresentanti della filiera produttiva, che non è uno stupido e ha capito benissimo che alle spalle di tutto c’è la “speculazione”, ma quella con la esse maiuscola, quella interpretata dai grandi manovratori di capitali, i quali hanno abbandonato la benzina per giocare sui future delle materie prime.

Fra i dati snocciolati da Mister Prezzi, ce ne sono un paio che mi hanno incuriosito: il prezzo della pasta (ripeto, aumentato del 13%) è sostanzialmente costante nelle cinque grandi città prese a campione, mentre quello del pane presenta delle oscillazioni per me inspiegabili: vorrei sapere infatti per quale motivo a Bologna e Milano costa quasi il doppio che a Napoli; misteri delle filiere!!

L’incontro di Lirosi con questi signori, rappresentanti il fior fiore della produzione di pane e pasta, oltre che a far vedere che è sempre vivo e vegeto anche con il nuovo governo, è servito a far capire ai suoi interlocutori che il problema – come tutti sanno – è della speculazione selvaggia e che, peraltro, lo Stato non è in possesso di strumenti dissuasivi di un certo spessore ma si muove solo attraverso l’opera di convincimento..

Ma a proposito della speculazione, vorrei farvi notare un episodio accaduto ieri, nel mondo speculativo per antonomasia, la Borsa Valori; dunque, al mattino muore in un tragico incidente Andrea Pininfarina, grande designer automobilistico, ma non solo, e la notizia arriva immediatamente in Borsa; ebbene il titolo Pininfarina schizza immediatamente in alto di oltre il 10% e viene bloccato e ritirato per eccesso di rialzo, salvo poi ripresentarlo e farlo chiudere con un aumento del 20%.

Quali i motivi di tale anomalo andamento, determinato dalla stramaledetta speculazione che non guarda in faccia neppure la morte? Potrebbe esserci un desiderio di scalata, adesso facilitata dalla mancanza di Andrea, oppure si pensa che un nuovo management dell’Azienda potrebbe far risalire il titolo a quando alla testa del gruppo c’era il padre Sergio, adesso Senatore a vita.

Ma siamo proprio sicuri che non c’è niente da fare? Neppure conoscere i nomi dei bellimbusti che fanno il bello e cattivo tempo sia in Borsa che nelle nostre tasche??

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