giovedì, luglio 17, 2008
NON C'E' DA STARE TRANQUILLI
Si passa da una crisi all’altra con quella tranquillità che è sinonimo di impotenza: adesso sono i mutui ad infiammarsi, raggiungendo una soglia del 5,85% come media dei tassi alla data odierna; non mi chiedete da cosa derivi perché non lo so; certo che la genesi di tale aumento si potrebbe individuare nell’ innalzamento del tasso di sconto (è aumentato pochi giorni fa dello 0,25%), ed è naturale che tale balzo venga effettuato anche da coloro che sono i più sensibili, cioè dai mutui per l’acquisto di case.
Contemporaneamente, per un motivo che a me sfugge, il petrolio fa grandi passi indietro (siamo ormai sotto i 140 dollari al barile), ma questo tonifica soltanto le borse, in quanto la benzina ne risentirà solo dopo finite le scorte accumulate a prezzi alti: questa almeno è la scusa per cui quando il greggio cala la benzina non segue l’andamento, mentre quanto sale, la benzina gli si adegua quasi subito.
Mentre si registrano questi alti e bassi, la barra dell’economia reale è ancora girata verso il basso: non c’è ripresa – forse si aspetta l’autunno – e latitano gli ordinativi e l’incremento occupazionale; insomma, la definizione della Marcegaglia – c’è rischio di una stagflazione – è quanto mai centrata, in quanto alla stagnazione dell’economia si accompagna una inflazione nei prezzi ed il conseguente calo dei consumi
Ed il Governo? Verrà presentata in questi giorni la finanziaria per il 2009, ma non ci sono notizie rallegranti, anzi; ci sono per ora interventi di facciata (la diminuzione di un 20% delle retribuzioni per consiglieri e assessori di Enti locali), ma non si tocca il vero e proprio bubbone che – anche se non risolve il problema – darebbe l’immagine di una ricerca di equità: sto alludendo alle prebende di onorevoli e senatori, le quali dovrebbero subire una tosatura almeno del 30%, ma direi che è proprio il minimo.
Ma non vedo all’orizzonte interventi di struttura, atti a far dire alla gente: “cambia proprio qualcosa”, anzi si pesca sempre nello stesso laghetto e cioè nella sanità e nella scuola: se ricordate ho sempre affermato che meriterebbe la gogna quel governo che si disinteressa di vecchi, malati e bambini; ecco che stanno colpendo proprio queste categorie; almeno sembra dalle voci, perché di certo ancora, almeno io, non so niente.
Dove invece si vedono scorrere fiumi di denaro è nella vicenda di Pescara dove l’intera Giunta Regionale è stata messa sotto accusa ed il Presidente addirittura incarcerato; anzitutto voglio augurarmi che sia tutto vero, perché altrimenti la fiducia nella Magistratura subirebbe un duro colpo; ma torniamo a Pescara e vediamo che la cronaca ha mostrato, ancora una volta, che in Italia ci sono tanti che si arricchiscono, magari un po’ illecitamente, e possono sfoggiare splendidi Porsche Cayenne, come il Direttore della ASL del capoluogo abruzzese.
A proposito del principe dei S.U.V., vorrei esprimere un mio concetto su queste auto e su chi le guida; la decodificazione dell’acronimo recita “Sport Utility Vehicle” e quindi si potrebbe affermare che siamo in presenza di auto da “fuori strada” o meglio, da percorsi accidentati, invece ce le troviamo immancabilmente nei centri storici delle città, con al volante quello che per me è l’archetipo del faccendiere: di mezza età, ma ben portata, abbronzato anche d’inverno e immancabilmente con il cellulare all’orecchio anche durante la guida.
So bene che non si possono tassare coloro che mi o ci (me lo auguro!!) stanno antipatici, ma credo che una bella “Robin Tax” anche a questi figuri non sarebbe una cattiva idea e comunque, almeno andiamo a spulciare le denunce dei redditi; o non si può fare neppure questo??