giovedì, giugno 26, 2008
BATTUTI DALLA SPAGNA
Al Prater di Vienna la nazionale spagnola ha battuto quella italiana “ai rigori”, sbattendoci quindi fuori dai campionati europei ai quarti di finale e provocando un nuovo cambio alla guida degli azzurri in vista dei “mondiali” del Sud Africa del 2010: via Donadoni e rientro in grande stile di Lippi, già trionfatore ai mondiali del 2006.
Sinceramente le vicende dei nostri “pedatori in azzurro” mi lasciano abbastanza indifferente; quello che invece mi intriga è la competizione tra i due Stati, già messa in campo da vari giornali e TV prima dello scontro calcistico: siamo avanti noi; no, non è vero, siamo avanti noi!!
Ed allora ecco che sono usciti alcuni dati – sia di fonte “Eurostat” che “Istat” – che, almeno in parte, confermano l’avvenuto sorpasso della Spagna ai danni del nostro Paese: in particolare quello che risulta essere un dato significativo è il “pil pro capite”, cioè il valore dei beni e servizi prodotti dal paese diviso la popolazione: ebbene, fatto 100 il valore medio dei paesi U.E., l’Italia è passata da un valore di 103 nel 2006 ad un 101 nel 2007, mentre gli iberici possono contrapporre un 105 nel 2006 ed un 107 nel 2007.
Questo raffronto ci indica due cose: la prima è che
Possiamo tirarci su il morale con il dato del primo trimestre 2008 sulla disoccupazione che ci vede al 6,5% contro il 9,6% della Spagna, ma già la previsione 2008 sul P.I.L. ci è nettamente sfavorevole (noi +0,5%; loro +2,2%) e addirittura abissale è la differenza nel rapporto Debito/PIL 2007: noi 104% e loro 36,2%.
Da questi dati emerge un Paese – l’Italia – che ormai deve confrontarsi con
Gli esperti dell’economia europea, affermano che
Sulla Spagna gli economisti nutrono qualche timore per quanto riguarda il comparto immobiliare, sul quale si sono giocate molte delle carte a disposizione del Paese; ebbene, ad aprile, il settore immobiliare è diminuito del 22% rispetto all’anno precedente e, se questo trend continuerà, sarà una bella mazzata per il PIL generale.
Ma lasciamo gli spagnoli al loro destino – che per ora significa semifinale con
Se il Governo crede che l’abbattimento dell’ICI e la diminuzione della tassazione su premi aziendali e straordinari, possa rappresentare la pozione magica per risolvere il problema della ripresa economica, si sbaglia di grosso e l’autunno, con le prime piogge sarà il banco di prova della maggioranza che peraltro non mi sembra neppure tanto coesa: poi si sa, quando le cose non vanno, c’è il fuggi fuggi…