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giovedì, maggio 01, 2008

VISCO E GRILLO: SCEGLIETE !! 

Non è una gara, sia chiaro, è solo un banale accostamento in quanto i due personaggi si sono ritrovati insieme in una vicenda che ha interessato tutti i giornali.

Quale vicenda? L’Agenzia delle Entrate, alle dirette dipendenze di Visco, mette ieri mattina, sul proprio sito internet l’elenco delle dichiarazioni dei redditi del 2005 di tutti gli italiani, scatenando un finimondo maggiore di quello che potrebbe creare la messa on-line dello strip integrale di Michela Brambilla (cito una a caso).

L’ineffabile vice ministro, con la solita aria di supponenza, si difende con questa affermazione che la dice lunga sul personaggio: “è un fatto di trasparenza e di democrazia; c’è in tutto il mondo, basta guardare un qualsiasi telefilm americano”.

Un primo commento: d’accordo sulla trasparenza; lascerei perdere invece il fatto della democrazia; per quanto riguarda il riferimento ai telefilm americani, mi sembra penoso anche soltanto parlarne, come a dire che il nostro Ministero delle Finanze prende spunto da quello che un telefilm, riporta sullo schermo; da notare, ovviamente che i telefilm in questione non hanno nessun obbligo di veridicità, in quanto sono opera di comunicazione, mentre i tabulati sono strumento di informazione.

L’operazione è stata bloccata nel primo pomeriggio dall’intervento del garante della privacy che ne ha chiesto l’immediata sospensione in quanto “manca una base normativa”; da notare che non ne è stata chiesta la cancellazione in quanto sembra che non ci sia nessuna norma né a favore e neppure contro la pubblicazione.

Il noto fustigatore di costumi, Beppe Grillo, è stato tra i più agitati nel riempire di contumelie il vice Ministro; sentite qualche accenno: “follia, questa è follia; dopo l’indulto per liberare le carceri, questo ex governo di imbelli e presuntuosi fornisce ai criminali le informazioni sul reddito e l’indirizzo di casa dei contribuenti” ed ha proseguito, al colmo dell’esasperazione: “pagare le tasse così è troppo pericoloso, meglio una condanna per evasione fiscale che una coltellata o un rapimento”.

L’uscita di Grillo è stata per me una grossa sorpresa, in quanto il comico-politico ha avuto qualche giorno addietro, una analoga “messa in piazza” dei suoi guadagni, a cura di un settimanale e, proprio per l’anno cui si riferisce la messa on-line dell’Agenzia delle Entrate (2005); per tale periodo il suo reddito è stato – dice il giornalista – di 4.272.591 euro ed a questa cifra viene aggiunta una comparazione con quella del Presidente del Consiglio uscente, dalla quale emerge che l’introito di Grillo è stato 20 volte quello di Prodi (217.000 euro): mi chiedo, come mai non ho avuto sentore di analoga incazzatura da parte del comico genovese?

E dire che l’articolo del settimanale fa un curioso accostamento tra l’aumento dei redditi del comico “prima” dell’avvento del blog anti-politica e “dopo”, con il risultato di evidenziare un raddoppio degli introiti da quando ha iniziato a dir male del “sistema”.

Questo parallelismo, in verità assai malizioso, sostiene in modo sfumato, che Grillo faccia in modo cadenzato i suoi Vaffa.day, ponendoli in relazione alle sue apparizioni nei Teatri Tenda di tutta l’Italia: in sintesi, 2.133.694 nel 2003, 2.633,720 nel 2004 e 4.272.591 nel 2005, a cui si devono aggiungere una quindicina tra ville e immobili.

E adesso tocca a voi: chi scegliete tra il vice ministro che compie una sorta di ultimo colpo di coda del defunto governo e spiattella agli italiani i “loro” redditi collocandoli su internet ed il comico genovese, re dell’antipolitica che sembra essere un calcolato uomo di spettacolo e contemporaneamente un oculato uomo d’affari?

Nel gioco della torre che buttereste giù? Io la torre con quello che contiene!!


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