domenica, maggio 25, 2008
A PROPOSITO DI SICUREZZA
Nel contesto dell’operazione “sicurezza” sono almeno tre le situazioni nelle quali la cittadinanza avverte pericolo e si impaurisce: violenze sessuali, pirati della strada in preda a droghe o alcol e furti in villa.
Deo primi due vorrei fornirvi uno spaccato degli ultimissimo giorni, in modo da riflettere sulle paure e sui clandestini: cominciamo dalle violenze sessuali, alle quali assai spesso si abbina l’omicidio o comunque le gravi ferite.
A Lucca una ragazzina di quindici anni è stata soggiogata con ricatti e violenza e costretta ad avere rapporti sessuali con dieci ragazzi: volete sapere l’assunto difensivo? “è stato solo sesso, lei era consenziente”.
A Lecco un uomo, sequestra, lega, picchia e violenta in un garage una studentessa diciottenne avvicinata prima chattando su internet e poi di persona; lui millanta una professione di agente di modelle e con questa scusa riesce a irretire la ragazza fino a condurla nel garage dove avviene il fattaccio.
A Bari una ventenne è stata stuprata da tre amici nel bagno di una discoteca; ha cominciato un ragazzo minorenne che l’ha condotta nel bagno e con la forza l’ha costretta ad avere un rapporto con lui; subito dopo sono arrivati altri due giovani che si sono uniti alla coppia ed hanno anch’essi approfittato della ragazza.
A Firenze quattro uomini di età compresa tra i 70 e i 79 anni sono stati rinviati a giudizio per avere avuto rapporti sessuali con tre giovani donne affette da grave disagio psichico; la situazione infame sarebbe durata addirittura tre lunghi anni.
Abbiamo visto quattro situazioni di violenza sessuale, accadute a cavallo di un paio di giorni, ognuna con caratteristiche ed età dei partecipanti assai diverse tra loro; unica costante è l’assoluta assenza del tanto vituperato rom o extracomunitario che dir si voglia; cari amici, tutti gli individui arrestati, mandati sotto processo e, speriamo, incarcerati, sono italianissimi e di carnagione bianca.
Vediamo ora l’altro reato che tanto ci fa arrabbiare: il guidatore di auto che arriva a velocità folle e investe, uccidendo o ferendo gravemente, coloro che si trovano sulla sua strada e non si ferma neppure per prestare soccorso.
Di questi ne ho solo due, ma valgono almeno doppio: il primo riguarda il solito pirata della strada al quale era già stata ritirata la patente ma lui se ne è fregato ed ha continuato a guidare; ieri l’altro, verso le 22.30, ha imboccato una strada alla periferia di Roma a velocità folle e – attraversando con il rosso un incrocio semaforizzato – ha investito una coppia di fidanzatini che viaggiava su uno scooter, uccidendoli sul colpo e non fermandosi neppure per vedere quel che era successo.
L’ultimo caso, ma forse il più curioso, si è svolto lo stesso giorno in un paese alle porte di Firenze e riguarda una coppia – lei incinta – che viene investita da una Fiat Stilo che viaggiava a 190 all’ora ed il cui guidatore ha perso evidentemente il controllo del mezzo: sapete chi erano gli occupanti della Fiat? Due Carabinieri, entrambi morti sul colpo, così come la donna, mentre il compagno sta lottando tra la vita e la morte..
Ed anche in questi due casi niente rom e niente extracomunitari, ma italiani e addirittura militari dell’Arma. E allora come la mettiamo?? Evidentemente non basta essere scuri di carnagione o appartenente a strane etnie per diventare delinquente; come ho detto altre volte, il fenomeno dell’immigrazione “deve” essere regolamentato, ma tenendo presente che sono i nostri “lustrini e paillettes” che rimbalzano nelle loro televisioni ad attirare questi disgraziati che giungono sulle nostre coste.