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giovedì, aprile 24, 2008

NIENTE LACRIME PER I TROMBATI 

Vi ricorderete che all’indomani dei risultati elettorali, Vi scongiurai di non versare lacrime e di non promuovere collette per i deputati e senatori “trombati” (cioè non rieletti)? Ebbene, un settimanale pubblica nel numero di questa settimana l’elenco delle pensioni che spettano a tali signori; ora vi farò qualche esempio e vedrete che l’incazzatura che mi sono preso io, verrà anche a voi.

Allora, le situazioni più sfacciate sono quelle dei quasi cinquantenni Pecoraro Scanio (Verdi) e Folena (Rifondazione) che diventano titolari di una pensione che sfiora i 9.000 euro mensili; peggio di loro sta il “povero” Diliberto che deve accontentarsi di quasi 8.000 euro e Ramon Mantovani (ricordate Ochalan??) anch’egli attestato poco sotto questa cifra

Ci sono poi alcuni casi che forse sono ancora più scandalosi: tale Martusciello, 46 anni di età, 14 anni effettivi di mandato, in base ad una vecchia norma degli anni ottanta, può riscattare i contributi mancanti per arrivare ai 20 anni (anche con comode rate) e dopo – a partire dal 1 maggio (festa dei lavoratori) – potrebbe incassare 7.958,50 euro al mese di vitalizio, quindi vita natural durante.

Quelli che ho citato sono i giovani: dopo ci sono “i vecchi” i grandi vecchi che hanno pensioni ben più sostanziose; alcuni esempi? Solo qualcuno, tanto per non farci incazzare più di tanto: De Mita si becca 9.363 euro al mese, la stessa cifra di Violante e di Spini, mentre il compagno Cossutta di euro ne intasca 9.606, come Mastella, Angius, Bordon e Biondi; e il prode Bertinotti, una volta grande amico del subcomandante Marcos, quanto incassa: 7.959 euro alle quali si deve aggiungere le indennità di Presidente della Camera, così da arrivare poco sotto ai 10.000 euro.

Queste cifre, cari amici, gridano vendetta e perciò quando sento parlare di tagli mi chiedo se è veramente tanto difficile affrontare queste situazioni di immondo privilegio e azzerarle; se poi qualcuno di questi personaggi avesse anche da protestare, riempirlo di schiaffi e rimandarlo a casa pesto e senza un soldo, tanto ne hanno già arraffati tanti che gli bastano per l’intera esistenza.

Io credo che la gente, quella comune, quella come me, ha bisogno di esempi e se qualche leader di partito riesce a colpire queste situazioni, anche gli aumenti di pane e pasta, quelli della benzina e del gas e via di questo passo, diventano più sostenibili.

Ma chi lo potrebbe fare? Forse il Cavaliere? Ho i miei dubbi, anche se a lui questi privilegi “fanno un baffo con lo stantuffo” e quindi non lo possiamo ritenere interessato; ma c’è di peggio, perché il suo entourage è certamente interessato e quindi – sotto certi aspetti – lo ricatta con la scusa di togliergli la poltrona di sotto.

No cari amici, non credo che il prossimo Presidente del Consiglio possa mettere a posto queste situazioni aberranti, ma voglio aggiungere che non riesco ad intravedere una figura che possa riuscire in questa incombenza; mi vado sempre più convincendo che con le buone non si ottiene niente.

Ora vi faccio incazzare ancora di più: voi pensavate che queste cifre fossero esaustive dell’uscita di scena di questi loschi figuri? Illusi, ci sono anche le liquidazioni a fare aggio: un solo esempio, sapete quanto prende a questo titolo il compagno Violante, che già percepisce 9.363 euro mensili di pensioni? Soltanto 271.527 euro, oltre mezzo miliardo del vecchio conio, ai quali si deve aggiungere un congruo assegno di cui non si conosce l’entità, riguardante il periodo in cui il soggetto è stato Presidente della Camera. Gente, qui c’è poco da meditare, rendiamoci conto che ce l’hanno messo…..


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