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martedì, aprile 15, 2008

FINALMENTE E' FINITA 

Da oggi credo che si possa ricominciare a parlare d’altro – io l’ho sempre fatto, mi sono testimoni i post degli ultimi giorni – ed archiviare questa tornata elettorale; chi mi legge sa come la penso: si sono scontrate una serie di oligarchie (li potrei definire anche clan mafiosi se non temessi per la mia incolumità) per la spartizione del potere, facendo finta che tutto questo avvenisse nella piena legalità democratica mentre nella realtà si trattava di ben altro; chi è andato a votare, oltre a determinare il risultato che esamineremo qui sotto, ha anche legittimato i gruppi oligarchici ad esercitare il potere in virtù dei voti ricevuti. Abbiamo ottenuto proprio un bel risultato!!

Vediamo come è andata e così ci togliamo di mezzo l’incombenza: Berlusconi, come era nelle previsioni ha vinto (non stravinto), ma soprattutto ha usufruito del trionfo della Lega Nord, il cui apporto risulterà determinante per la buona riuscita del prossimo governo; Veltroni ha fallito e con il suo atteggiamento “solitario” ha determinato la scomparsa di storiche formazioni, come i socialisti e la sinistra estrema, entrambi fuori dal Parlamento (non è cosa positiva); se andiamo ad analizzare una prima componente, vediamo che l’Ulivo del 2006 aveva 2 punti in meno del PD e tuttavia governò, di misura ma governò, evidentemente per effetto dei vari partitini di sinistra che adesso non ci sono.

Un primo commento: dicono tanto male della vigente legge elettorale, ma se uno riceve i voti, i risultati si vedono e invece, se ne riceve meno, risulta meno premiato: mi sembra che questo sia uno dei capisaldi di ogni buona legge elettorale che premia chi ha più voti: alla Camera il Pdl ha 100 seggi in più del PD ed al Senato ne ha 30.

Ma allora, mi viene spontaneo dire, tutte le proteste e gli attacchi alla “casta”, tutto il chiasso sulla cosiddetta “anti–politica” come mai non si è visto nel chiuso dell’urna?

Vedendo i dati questi “scontenti di tutti” si sono riversati nell’astensionismo oppure incrementando quelle che – nei due schieramenti – potevano sembrare i partiti più estremisti: la Lega a destra, che è quasi raddoppiata dal 2006, e La lista di Di Pietro a sinistra anch’essa, sia pure con valori inferiori, aumentata di oltre l’80%.

Quindi, sarebbe questo il voto contro corrente, sarebbe questo il voto rivoluzionario? Ma mi facciano il piacere, quando si tratta di fare la croce sulla scheda, rigurgita dentro ogni italiano il vecchio campanile “Milan o Inter, Lazio o Roma, Fiorentina o Juventus” e via di questo passo, sicché le vittorie dei grandi schieramenti diventano tali soprattutto per effetto dell’abitudine e dello schiacciamento dei partiti minori.

E adesso il Cavaliere si ritroverà in mano il gingillo che aveva ceduto a Prodi per un paio d’anni; la prima bega ci sarà sulla composizione del governo che da 25 sembra che passi a 12 ministri e quindi avremo tantissimi mugugni di onorevoli e senatori che aspiravano all’auto blu; in queste mediazioni il Berlusca è bravo, ma avrà da patire.

Poi ci sarà il problema delle donne: il socialista Zapatero ha composto un governo di 12 ministro con sette donne e cinque uomini, mettendo alla difesa una signora per lo più incinta: avrà il coraggio Berlusconi di allinearsi su questa posizione oppure la casta dei maschietti respingerà ancora una volta l’avanzata femminile?

Per concludere, non vedremo nel prossimo Parlamento una serie di “figuri” che avevano fatto il nido: da Boselli a Pecoraro Scanio, da De Mita a Bertinotti, da Vladimir Luxuria a Francesco Caruso; comunque, non piangete e non promuovete collette per il loro futuro, perché circa ottomila euro al mese di pensione non glieli leva nessuno!! Alla nostra faccia e a quella di coloro che non li hanno votati!!


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