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giovedì, aprile 17, 2008

E ORA...?? 

Dopo il trionfo cominciano le preoccupazioni e cominciano, soprattutto, a venire al pettine i primi nodi: le promesse….

Ricordate che il Cavaliere nell’euforia delle promesse (da marinaio??) della campagna elettorale, ebbe a dichiarare che avrebbe cancellato “subito” l’ICI e, in un secondo tempo aggiunse che avrebbe tolto anche il bollo auto e moto.

Adesso, che si cominciano a fare i primi conti e si vede che la situazione del paese non è tra le più rosee, escono le prime dichiarazioni dalle quali trasuda una malcelata marcia indietro; tra queste uscite post-elettorali, mi piace ricordarne due.

La prima è quella che, dopo aver ribadito come la situazione non sia splendida per niente, afferma “avremo bisogno di misure impopolari e cioè taglio di enti, ai privilegi ed alle spese inutili della Pubblica Amministrazione.

Primo commento brevissimo: da quando portavo i calzoni corti, tutti i Primi Ministri che si sono succeduti hanno fatto la solita dichiarazione, senza che poi si sia passati dalle chiacchiere ai fatti; il motivo è complesso e non è facile evidenziarlo con poche parole, ma in sostanza è che si va a cozzare con interessi e situazioni di benessere ormai incancrenite che nessuno intende rimettere in discussione.

Sarebbe facile dire al Berlusca che un “privilegio” facilmente eliminabile è il rimborso ai partiti delle spese elettorali (oltre 407 milioni di euro) ma come si fa a dirlo ai tesorieri dei vari partiti che fanno i conti su queste cifre per campare tutto l’apparato: a proposito, ricordiamoci che i “trombati” attuali che non hanno ancora diritto alla pensione, sono a carico del partito, ovviamente.

Se poi scendiamo ai “privilegi” veramente osceni, dobbiamo citare quelli dei parlamentari, così tanto è microscopica la loro presenza: si va dal barbiere a pochi euro al ristorante che costa meno di un pasto alla Caritas, dagli Uffici super accessoriati – tutti presi in affitto – fino alla gratuità di ogni genere di viaggio, e potrei continuare, ma ogni mio lettori li conosce a menadito.

Ecco, se diamo una bella sforbiciata a queste posizioni è una bella immagine!!

La seconda affermazione che voglio sottolineare è la conferma della cancellazione dell’I.C.I. e del bollo auto e moto, solo che adesso che la partita è già stata giocata, aggiunge “se e quando i conti ce lo consentiranno”: siamo proprio in piena “passata la festa, gabbato lu santo”, detto di schietta provenienza sarda.

E evidente che se l’impostazione del dopo elezioni è il risanamento, specie dopo un paio di anni di cinghie tirate, non si va nella direzione di chi vi ha votato; sono anche d’accordo che senza le risorse non si può distribuire ricchezza, ma è proprio questo aspetto che deve essere curato in modo particolare: distribuire la ricchezza presente con un ottica di riequilibrio delle posizioni che negli ultimi tempi hanno perduto valore.

Mi spiego meglio: chiaro che dovremo aumentare ricchezza e quindi non potremo fare a meno di dare una mano alle imprese, ma controllando che questa mano non vada a rifinire sulla faccia dei lavoratori, ma sia utilizzata per ammodernamento e ricerca e tenendo d’occhio le cedole sui titoli quotati in borsa (chiaro Montezemolo???).

E ovvio che quando parlo di riequilibrio voglio affermare un concetto addirittura banale e cioè di non distribuire con una proporzionalità secca, ma dando modularità e progressione in modo che tutti coloro che adesso sono “ultimi” possano iniziare una risalita, la quale sarà più agevole se quelli che sono più avanti nella scala dei consumi, andranno su meno velocemente e quindi li aspetteranno un po’: chiaro il concetto??


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