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giovedì, aprile 03, 2008

CONTINUANO LE FIGURACCE 

Continuano implacabili le figuracce che il nostro Paese si ritrova a fare nei confronti del mondo intero: in questi ultimissimi giorni alcuni avvenimenti hanno acuito la già pessima immagine che avevamo verso l’esterno; vediamo qiali.

Il primo è il clamoroso “vaffa” che Spinetta, il presidente di Air France ha lanciato nei confronti dei sindacati (ma era diretto agli italiani tutti) che, in sede di trattativa con la compagnia francese chiamata a salvare il salvabile, hanno avuto l’ardine di presentare un loro piano in contrapposizione a quello dei francesi: è sembrata una sorta di lesa maestà e Spinetta ha preso cappotto e cappello e se ne è tornato a Parigi.

Da noi sono rimaste le polemiche ed i richiami ai sindacati ad essere più concilianti; per la verità tutta la trattativa mi è sembrata attraversata da qualcosa di strano: anzitutto il piano francese che non prevedeva la minima contrattazione; poi l’entrata in scena di Berlusconi con mire forse solo elettoralistiche; e per finire lo strano comportamento di Spinetta che prima dice che qualsiasi decisione sarà presa soltanto con l’avallo del nuovo governo e poi continua a vedere i sindacati, senza peraltro cambiare di una virgola la sua posizione, tant’è vero che la UIL aveva già abbandonato il tavolo in quanto “se dobbiamo aspettare il nuovo governo lo possiamo fare da casa”. Insomma, una trattativa portata troppo per le lunghe – oltre un anno e mezzo per decidere l’asta – e poi con accelerazioni improvvise e deleterie per il risultato.

Una battuta: il Presidente di Alitalia si è dimesso; probabile che anche lui – come Cimoli (5 miliardi di euro di buonuscita) – beneficerà di una liquidazione da qualche miliardo di euro, tanto le cose peggio di così non possono andare!!

La seconda vicenda che ci sta portando per bocca in tutto il mondo è la riammissione – a dieci giorni dall’apertura delle urne – di una nuova lista, la quale, naturalmente, chiede parità di trattamento con tutti gli altri e cioè i canonici trenta giorni di campagna elettorale.

Se non si trova una soluzione, sono guai seri e si rischia un rinvio delle elezioni anche di qualche settimana.

Piccola considerazione: ma non si poteva mettere un limite ai ricorsi e questo limite estenderlo anche a quei giudici che dovevano esaminarli? Mi spiego meglio: la lista bocciata a suo tempo (oltre 40 giorni fa) è ricorsa al TAR e poi al Consiglio di Stato; ebbene questi due tribunali amministrativi non potevano sbrigarsi? E se non potevano, c’è qualcuno che poteva imporgli un po’ di velocità? Forse non c’è nessuno, ma andando avanti così credo che l’anarchia sarà il modo usuale di condurre la vita pubblica in Italia.

A proposito di campagna elettorale, credo che valga la pena spendere due parole per quello che sta accadendo alla lista anti-aborto di Giuliano Ferrara: in ogni Piazza dove si presenta per parlare ai cittadini, l’oratore di turno (in genere lo stesso Ferrara) viene assalito da squadracce dei Centri Sociali e gli viene impedito di parlare; l’ultimo caso è di ieri a Bologna, quando i giovani contestatori - circa duemila - hanno ingaggiato una vera e propria guerriglia con le Forze dell’Ordine: risultato 15 persone all’ospedale.

Non è un buon segno e non lo sono nemmeno alcuni commenti, tipo quello della leader del PDCI, che ha detto che simili manifestazioni “debbono” avvenire in tutte le piazze italiane!!: tutto questo ci avvicina allo Zimbawe o al Botswana (con tutto il rispetto per i due paesi africani) e ci allontana dai partners europei!!

Come fare a raddrizzare la barca? Non è facile dirlo ma ci proveremo!!


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