sabato, febbraio 09, 2008
E CONTINUANO A PARLARE DEL NIENTE
Il mio post di ieri l’altro, centrato sull’aumento dei prezzi al quale non fa seguito un conseguente incremento dei salari, ha avuto un grosso successo, a giudicare dai tantissimi contatti (oltre 2.500) e dai variegati commenti che sono stati fatti dai miei lettori: il minimo che possa fare è ringraziare calorosamente coloro che hanno mostrato di apprezzare quelle mie idee ed anche coloro che non sono d’accordo.
All’orizzonte non c’è proprio niente di nuovo che ci possa fare sperare in qualcosa di diverso dalle solite chiacchiere sul “niente”: Veltroni mostra la sua passione (badate bene che “passione non è conoscenza”) per il cinema ed infatti sforna una serie di frasi prese dallo sterminato universo filmico; tanto per cominciare, il reclamizzato “yes, we can” (si, possiamo) è preso pari pari dal capolavoro – ormai diventato cult – di Mel Brooks, “Frankenstein Jr”; se poi questo slogan lo usa anche Barack Obama nella competizione con
C’è poi un secondo slogan rubato al cinema e precisamente quel “che la forza sia con noi”: è una frase che dice Obi Wan Kenobi, il noto personaggio di “Guerre Stellari”, e che il leader del PD usa con molta frequenza.
Questo uso del cinema e questo mostrare una conoscenza dei film, me lo rende ovviamente simpatico, ma da qui ad affermare che voterò per lui ce ne corre, anche perché c’è tutta la campagna elettorale da visionare.
Dall’altra parte il Cavaliere è impegnato a comporre e scomporre – con un gioco di prestigio sintattico – l’acronimo PdL che può significare indifferentemente “Partito della Libertà” oppure “Popolo della Libertà”; sarebbe questo il contenitore all’interno del quale vorrebbe ricomporre la “vecchia” Casa della Libertà: per ora c’è entrato solo Fini e nei paraggi si aggira Bossi, mentre gli altri aspettano di conoscere le “contropartite”. Quale sia il mio pensiero sul Cavaliere – al quale riconosco soltanto la dote del grande facitore (per chi??) - tutti i miei lettori lo sanno fin dalla sua entrata in politica e quindi non voglio ripetermi: anche per lui aspettiamo comunque l’annuncio del programma e vediamo un po’ le mosse in campagna elettorale.
Ma oltre a questi due non c’è altro? Al momento – ma i giochi sono tutti ancora da fare – ci sarebbe la cosiddetta “Cosa Rossa”, cacciata dal PD nella riunione di ieri che ne ha sancito il divorzio: rivolto ai segretari dei partiti della sinistra estrema, Veltroni avrebbe chiesto “Non facciamoci del male, non imbarchiamoci in una guerra fratricida”, al che ha risposto Diliberto “Competition is competition!” di prodiana memoria.
In contrapposizione – almeno cromatica – ci dovrebbe essere la “Rosa Bianca” messa in piedi da tutta una schiera di transfughi del centro destra e del centro sinistra come Tabacci, Baccini e Pezzotta, ex leader della Cisl; correrebbero da soli? Sembra che in corso ci siano colloqui con Di Pietro e la sua “Italia dei Valori” per valutare se esistono le condizioni per una alleanza.
Comunque la situazione delle liste elettorali è ancora tutta in ebollizione , per cui non mette conto ancora approfondire il discorso; spostiamo il tiro invece su una diversa situazione: le varie aperture regionali della Corte dei Conti – il tribunale amministrativo che controlla i denari pubblici – hanno come motivo dominante un forte richiamo alle qualità morali (che non ci sono!!) degli Amministratori Pubblici; l’assenza di questa qualità è elemento portante dello spreco del denaro pubblico, in quanto l’incarico nella struttura centrale o locale è visto unicamente come fonte di arricchimento personale e non come “servizio” da rendere alla comunità. Chiaro il concetto??