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martedì, febbraio 19, 2008

COSA C'E' DI NUOVO IN QUESTA CAMPAGNA ? 

Mi è capitato di ascoltare alla radio la conferenza stampa dello staff del P.D. che presentava quello che in pubblicità si chiama l’head line, cioè le linee guida della campagna elettorale di quel partito; da notare che l’immagine della campagna è affidata a tre agenzie pubblicitarie e altri “creativi” indipendenti forniscono idee e suggerimenti; da notare che nel contesto dello staff dirigenziale non esiste la figura dello “spin doctor” di americana memoria, il quale non è altro che colui al quale è demandato l’onore e l’onere delle decisioni strategiche, un po’ come il timoniere su una barca da regata.

La cosa che si percepiva ampiamente era questa smania di apparire “nuovi” e “diversi” da tutti quelli che li hanno preceduti; se poi mi chiedete in particolare quali sono gli elementi di novità non me ne viene in mente nessuno, salvo il fatto che tutti i gadget della campagna saranno realizzati utilizzando la canapa, tipico prodotto italico che è a bassissimo impatto ambientale (richiede poca acqua) e può essere utilizzato per vari scopi.

Sulla stessa emittente radiofonica avevo già ascoltato un’intervista a Emma Bonino che, a proposito del matrimonio si-matrimonio no con il P.D. faceva questa considerazione: “se verrà aperto anche ai radicali l’apparentamento concesso a Di Pietro, ragionevolmente questo avrebbe significato 12 deputati, 3 senatori e 5 milioni di rimborso elettorale”.

Badate bene che questa affermazione proveniva da una donna che in politica rappresenta il nuovo e non da una vecchia ciabatta della partitocrazia; pur tuttavia, il modo di argomentare della Bonino ci permette di capire perché i partito vogliono l’apparentamento e non la fusione (anche Fini ha detto che lo farà in autunno): il problema sono i rimborsi elettorali che, se hai un tuo partito, piccolo o grande che sia, spettano a te, ma se confluisci in un’altra formazione politica, quest’ultima si pappa tutto il rimborso!! Capito dove sta il marcio della nostra politica? In quella stramaledetta disposizione che concede a chiunque, purché fondatore di un partito politico, dei succulenti rimborsi elettorali: pensate che con la miseria di 12 deputati e 3 senatori (circa il 2% di suffragi) si ottengono 5 milioni di euro che, al vecchio conio fanno 10 miliardi di lire.

Sempre alla radio – ma su altra frequenza – Fiorello ha aperto la sua personale “campagna elettorale” invitando gli elettori a strappare il certificato elettorale ed a gettarlo per strada”; il motivo? Eccolo: “I politici devono fare qualcosa di concreto già prima delle elezioni e non promettere e basta, chiedendo voti. Se non risolvono il problema dei rifiuti a Napoli (e in Campania, aggiungo io) non votate”.

Sembrerebbe quindi che allo “storico” Beppe Grillo ed ai suoi “vaffa-day” si aggiunga anche un altro appassionato di antipolitica: quel Fiorello che, comunque, ha già messo a punto tutta una serie di imitazioni di Berlusconi, che verrà presentato nei panni di tre personaggi che cercano di intromettersi nelle conversazioni telefoniche degli italiani.

Che tipo di conclusione c’è da trarre su questa mia giornata di ascolto radiofonico? Direi che c’è pochissimo di nuovo sotto il sole; forse l’unico elemento di novità – portato da Veltroni – è il modo con cui ci si contrappone all’avversario, senza demonizzarlo, senza offenderlo, ma proponendosi come alternativi al suo programma e cercando di far capire agli italiani che il programma del PD è migliore di quello del PdL: questo è già un passo avanti!!


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