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giovedì, gennaio 31, 2008

HABEMUS EXPLORATOR 

Come era largamente previsto, il Presidente della Repubblica ha incaricato il suo “Vice”, cioè il Presidente del Senato, Franco Marini, di compiere una esplorazione per verificare se vi siano le condizioni per varare un nuovo governo – un “governicchio” è stato definito da molti – in grado di predisporre ed approvare una legge elettorale che sia largamente condivisa.

A mio modo di vedere, l’incombenza si potrebbe risolvere con una ventina di telefonate, rivolte ai segretari dei partiti e partitini presenti in Parlamento, nelle quali chiedere come vogliono questa benedetta legge elettorale: la vuoi maggioritaria o la vuoi proporzionale; vuoi lo sbarramento e a quanto (4%, 5%, di meno o di più?); vuoi il premio di maggioranza e di quanto; vuoi l’indicazione del nome del premier sulla scheda oppure non lo vuoi; mi sembra che quando si sono riempite queste caselle siamo già un pezzo avanti.

Invece, vedrete che per fare queste “interviste”, l’esploratore impiegherà almeno una quindicina di giorni, poi ci sarà da riferire al Capo dello Stato e quindi – se del caso – ricominciare tutto da capo.

E intanto i problemi del Paese languono in attesa di qualcuno che li affronti, in un modo o nell’altro; intanto il problema – per me più importante di tutti – dell’adeguamento di pensioni e salari all’inflazione sopportata in questi ultimi anni non è sull’agenda di nessuno, Capo, Vice Capo, Premier, ecc.; già a loro ed ai loro amici, più che sistemare la gente, interessa sistemare la “propria gente”, e basta!!

Una cosa che mi incuriosisce è la divisione che viene fatta dalla “stampa di regime” tra le varie ipotesi in atto: quelli che vogliono andare avanti quattro mesi, un anno o un anno e mezzo (l’ultima idea!) sono considerati coloro che hanno a cuore gli interessi del Paese, mentre quelli che vogliono andare a votare subito (entro un ragionevole termine di un paio di mesi) sono considerati come politici che se ne infischiano degli interessi del paese e guardano solo il proprio tornaconto; siamo ovviamente nel regno dell’assurdo, perché non si fornisce alcuna motivazione sul modo come un altro governo potrebbe fare – in queste condizioni – gli interessi della gente e neppure per quale motivo in un Paese che ha come media 10 mesi per la durata dei propri governi, tornare alle urne sarebbe letale per il popolo.

A proposito di legge elettorale, vorrei dire qualcosa circa quella che è attualmente in vigore: non ci dimentichiamo che la coalizione che ha governato finora, ha vinto le elezioni per pochissimi voti (+24 mila alla Camera, molti meno al Senato) e, se togliamo le bizze di alcuni partitini (che nessuna legge potrà togliere!!) la governabilità è stata abbastanza buona; certo che se il centro sinistra avesse vinto con un maggiore scarto di voti le cose sarebbero andate meglio, ma questo mi sembra ovvio.

Questo per dire che le cose vanno bene e la legge è splendida quando prendi un sacco di voti; è meno bella quando sei testa a testa con l’avversario; è addirittura brutta quando perdi; e non si speri di imbrigliare in qualche modo i piccoli partiti, legandoli ad un vincolo di coalizione, perché quando si trovano seduti in Parlamento, ognuno di loro si rimette la propria giacchetta e riprende a fare i propri interessi, pontificando “mi sento vincolato solo dal mandato assegnatomi dagli elettori”.

Cari amici, questa è l’Italia e questi sono gli italiani, dei quali c’è un detto che recita: “non è soltanto difficile governare l’Italia, è inutile”.

Comunque facciamo gli auguri all’ex alpino Marini promosso “esploratore”!!


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