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martedì, gennaio 01, 2008

COME E' INIZIATO IL NUOVO ANNO 

Un vecchio proverbio dice che quello che ci succede tra la fine del vecchio anno e l’inizio del nuovo sarà la fotografia dei prossimi dodici mesi: speriamo non sia vero, poiché una feroce tonsillite virale, con mal di gola e febbre mi ha tenuto a letto per entrambe le circostanze, quindi…..tirate un po’ voi le conclusioni.

Stando chiuso in casa, da solo, sei costretto a vedere la televisione e le cose che ci propinano non tirano su il già prostrato spirito di un malato come me: la notizia principale di tutti i telegiornali è quella che riguarda il numero dei ferito per botti e annessi del genere; quest’anno siamo anche andati oltre in quanto c’è già scappato un morto e un altro – un ragazzo di dieci anni – sta rischiando grosso; entrambi i casi sono dovuti ad una moda imperante nel sud e che prevede lo sparo selvaggio dalla finestra – ovviamente, almeno mi auguro – senza mirare a nessuno ma in aria, solo per festeggiare con un botto in più questo dannatissimo anno nuovo che, tra le tante cose che ci porta (quasi tutte negative) una è senz’altro deleteria: avremo tutti un anno in più con tutto quello che ne consegue.

Un’altra cosa nella quale mi è capitato di imbattermi nelle mie lunghe e solitarie frequentazioni televisive, è il cenone di fine anno che, tradizionalmente, alcune associazioni benefiche milanesi – in testa la Charitas – offrono a coloro che sono stati battezzati (non ho capito perché) “gli invisibili”: si tratta di barboni, disadattati e – udite udite – una serie di coppie, dignitosamente vestite – che rappresentano l’ex ceto medio, pensionati o ex commercianti, i quali non possono più permettersi di affrontare le spese per il cenone e si fanno ospitare dal mondo del volontariato. La serata ha avuto luogo in alcuni locali messi a disposizione dalle Ferrovie e – a giudicare dalle riprese televisive – è stata piena di allegria e di gaiezza; le immagini televisive hanno insistito molto sui barboni e quasi niente sui “benvestiti”: proviamo a chiederci il perché!

Forse perché di questi signori non sanno cosa dire ed anche perché non hanno niente di quel senso romantico che invece appartiene al barbone, il quale ha fatto una scelta ed ha abbandonato il mondo per vivere in questo modo, libero, senza vincoli, senza legami, cosa che invece non hanno fatto i nostri anziani che – se avessero potuto – se ne sarebbero stati più che felicemente in casa propria per fare una cenetta, parca ma allietata da qualche sfiziosa prelibatezza.

E invece non se la possono più permettere e così vanno alla mensa della Charitas ed approfittano del cenone dello stesso istituto: vi devo confessare che questa visione di un paio di coppie (le altre non ce le hanno fatte vedere) che sembravano felici, distinti e ben vestiti nel loro abito smacchiato di fresco, mi ha fatto star male; forse perché ho pensato ai signori politici, chi in villa al mare, chi in montagna e chi nell’ex Palazzo Reale, tutti protesi a fare professione di ottimismo per il prossimo anno; sembrerebbe quasi che tutti i nostri guai dipendessero dalla cattiva legge elettorale, quando invece così non è, poiché chiunque venga eletto - tra questo, codesto o quello - sono tutti da mettere nello stesso mazzo da buttare poi velocemente nella spazzatura.

Debbo però convenire che sono degli artisti della fregatura (altrimenti non avrebbero fatto i politici ma sarebbero andati a lavorare come tutti noi): imputano tutti i nostri mali ad alcune storture legislative su cose assolutamente appendicolari e non sulle “ruberie” di loro stessi, naturalmente ammesse dalla legge, ma che sempre ruberie sono.

Mi auguro di sbagliarmi, ma ho tanta paura che il 2008, se non peggio, sarà uguale al 2007, con la differenza che tutti noi avremo un anno di più e saremo quindi più incazzati!!


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