giovedì, dicembre 13, 2007
ZIBALDONE N.12/2007
Due cose mi hanno colpito in questi ultimi tempi che preludono alla conclusione del 2007 e di queste desidero parlare con i miei affezionati lettori, sperando di suscitare anche in loro lo stesso interesse e non intendendo fare nessun bilancio di fine anno: troppi se sentirete sui giornali ed alla televisione!!.
La maggior parte delle segnalazioni è arrivata dalle regioni del Nord e, in maggioranza (64%) sono state delle donne a chiamare gli operatori del telefono ed a segnalare casi si sopraffazione psicologica a danno di altre persone.
La maggioranza delle denunce ha riguardato “psico-sètte” (49%) seguite da sètte di tipo religioso (15%), sataniche (12%), magiche (10%), esoteriche (8%), mentre la stregoneria chiude all’ultimo posto con solo l’1% di share.
Tutte queste segnalazioni potremmo definirle “interessate”, in quanto riguardano delle manipolazioni eseguite nei confronti di parenti o amici del denunciante; ma chi sono questi che cadono nelle grinfie di questi manipolatori?
Secondo questa ricerca, la maggioranza sono adolescenti – cioè al di sotto dei diciotto anni – che attraversano particolari momenti di fragilità a causa di un lutto oppure di una separazione o, per dirla più genericamente, a causa del passaggio critico dall’adolescenza alla giovinezza.
I manipolatori sono ovviamente molto abili e conoscono a fondo i processi psicologici che stanno attanagliando le loro vittime e attuano procedure fondate sulla convinzione e sulla dimostrazione di altre persone simili a loro che hanno superato il momento particolare proprio attraverso la partecipazione ai riti della sètta..
Un’unica riflessione: quando prendono campo queste situazioni, è chiaro che esistono dei “vuoti” che le sètte – o altre cose del genere – si ingegnano a riempire; in più è la chiara dimostrazione che l’uomo è sempre più fragile e quindi più facilmente abbindolabile, questo anche per colpa delle comunicazioni inavvertite insite nelle comunicazioni di massa, dove si crede di assistere ad una cosa (uno spettacolo, un talk-show, un reportage o altro) e invece il nostro inconscio recepisce tutta un’altra cosa, cioè la subdola idea che il comunicatore intende veicolare, e così facendo si arriva a passo di carica a quello che i semiologi chiamano “la colonizzazione dei cervelli”
Ovviamente il luogo dove si sono celebrate (una Chiesa sconsacrata e usata come Ufficio di Stato Civile dal Sindaco Veltroni) è stato preso d’assalto da giornalisti e telereporter che non hanno disdegnato di fare molte domande al grande attore, alle quali egli ha risposto con cordialità ed arguzia; una di queste mi è sembrata, oltre che offensiva, di cattivo gusto e cioè quando gli hanno chiesto “se avrebbe fatto la prima notte”; Albertazzi ha risposto – con molta civiltà e senso dell’umorismo – che “certamente avrebbe fatto la prima notte di nozze: è una tradizione!!”.
Ma questi giornalisti dove li trovano??!!