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domenica, dicembre 16, 2007

SIAMO TRISTI PERCHE' NON CAPIAMO!! 

Ieri abbiamo visto – direi con stupore – che ci considerano “tristi” e che abbiamo perduto il nostro ormai stereotipato buonumore (“canzoni e tarantella”); adesso vediamo alcuni eventi di questi giorni che – almeno per quanto mi riguarda – ci inducono ad essere tristi perché sono cose che non capiamo e allora la tristezza sfocia lentamente ma inesorabilmente nel pensiero: “ma forse mi stanno prendendo per i fondelli??”

Cominciamo da un paio di sentenze del TAR che mi hanno lasciato perplesso: la prima ha riguardato l’annullamento della sostituzione di Angelo Petroni, consigliere d’amministrazione della RAI, in quota Ministero del Tesoro che – come è noto – detiene il pacchetto di maggioranza dell’emittente; mi sembrerebbe logico che l’azionista di maggioranza metta nel C.d.A. una persona di sua fiducia e che, cambiando ministro, possa anche cambiare questa persona; tutto questo viene detto, ovviamente, solo a lume di naso, con l’unico ausilio del buon senso, ma evidentemente non basta, perché il tribunale amministrativo ha sancito l’illegittimità della nomina di un altro consigliere: sarà reintegrato il “vecchio” o finirà tutto a tarallucci e vino?.

Sempre dal TAR mi è arrivata la seconda sorpresa e anch’essa riguarda il Ministero del Tesoro: ricordate le liti tra il vice ministro, con delega alle Finanze, Vincenzo Visco e l’allora comandante della Guardia di Finanza, Roberto Speciale? Ricorderete pure che la querelle finì con l’allontanamento del generale e la sostituzione con un altro militare di gradimento del Tesoro: mi sembrerebbe tutto lecito, tutto regolare; il potere politico ha l’obbligo di nominare ai vertici delle forze armate delle persone che – a suo giudizio – sono i più adatti a portare avanti i piani del governo; e le forze armate hanno l’obbligo di obbedire, e “obbedir tacendo” come diceva un vecchio motto.

E invece adesso è tutto cambiato, perché il generale, scontento della sostituzione, è ricorso al TAR chiedendo addirittura 5 milioni di euro di rimborso danni morali e materiali; e il TAR gli ha dato ragione annullando il decreto di revoca; in compenso gli è stato negato il risarcimento.

Il motivo? Come al solito io non lo capisco, con le sole conoscenze dell’uomo della strada, ma ci sarà sicuramente un motivo giuridico che però, a mio avviso – come per Petroni – cozza con la logica ed il buon senso e allora non so quanto sia valida una norma del genere.

Un’ultima cosa che non capisco: nella finanziaria attualmente in Parlamento, dopo le modifiche per recepire i soldi per i camionisti – tra l’altro tolti alla ricerca!! – c’è un punto che viene definito addirittura “chiave” e che riguarda i costi della politica.

Udite, udite: gli stipendi dei parlamentari vengono bloccati per cinque anni e, dalla prossima legislatura ci sarà un taglio al numero dei ministri.

Ma credono che così facendo la gente, quella gente che segue Grillo, sia accontentata? Ma come, si “bloccano” gli stipendi dei parlamentari e si tagliano i fondi per la ricerca? Mi sembrava che almeno si poteva invertire le cose, bloccando i fondi della ricerca e tagliando lo stipendio dei parlamentari, ma così non è stato e allora, mi sforzo di capire le motivazioni e vedo che non è interesse di nessuno cambiare le cose, perché forse è giusta quella definizione che ho letto a proposito del governo (non questo in particolare, uno a scelta): comitato d’affari a sostegno delle lobby più forti ed affermate.

Amici cari, con tutti questi fatti come possiamo non essere tristi???


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