<$BlogRSDUrl$>

martedì, dicembre 18, 2007

OMOFOBIA 

Il decreto del governo sulla sicurezza, in corso di approvazione alla Camera – dopo essere passato per il rotto della cuffia al Senato – contiene al suo interno anche una norma contro l’omofobia, cioè contro coloro che “avversano, spesso ingiustificatamente” (Devoto-Oli) le persone dello stesso sesso (omo significa “uguale”) e quindi – in soldoni – la norma sarebbe stata messa nel decreto per combattere coloro che compiono azioni o pongono in atto modi di comportamento contro gli omosessuali (sia uomini che donne, ovviamente).

La norma si rifà ad una analoga disposizione contenuta nel Trattato europeo, ma cita l’articolo sbagliato – il 13 anziché il 2, comma 7 – e quindi nasce viziata in partenza.

Il Presidente Napolitano ha informato per vie traverse il Governo – ha risposto ad una lettera di alcuni senatori – che difficilmente il decreto si sarebbe guadagnato la firma del Capo dello Stato e quindi – a questo punto – siamo daccapo, con la differenza che la normativa – nata all’indomani delle prese di posizione della pubblica opinione sulle violenze degli extra comunitari (romeni in testa ) – se non passa rende inutilizzabili alcune norme sulla sicurezza nelle città che, in alcuni casi, sono già diventate di uso comune.

Il Ministro dell’Interno Amato ha subito dichiarato che il Decreto va avanti così come è stato varato dal governo, anche a costo della sua nullità; in pratica non ha inteso prendere atto della “irrituale” bocciatura del Quirinale ed anzi, sembra quasi che ne faccia un uso improprio ma utilissimo.

Seguite un momento il mio ragionamento: anzitutto precisiamo che Amato è chiamato “Dottor sottile” per le sue furbizie e per le sue trovate; d’altro canto non riesco a vedere come si possa commettere un errore di quel tipo in un Decreto di tale importanza.

Ed allora ci può essere la furbata gigantesca – e qui sto pensando male, ma come dice Andreotti ci si indovina quasi sempre – di mettere insieme in modo surrettizio tutte le anime della coalizione di governo, facendo qualcosa che è già disfatto in partenza: una norma contro la violenza deve essere fatta in quanto conferisce popolarità all’esecutivo, ma la sinistra antagonista non la vuole in quel modo bensì desidera addomesticare le norme in modo tale che in pratica non servano a niente.

Ed ecco che Amato ha la sua pensata: si fa il decreto duro come vuole la gente ma si mette al suo interno un errore che in pratica lo renda nullo e – furbata delle furbate – ad annullarlo sarà addirittura il Presidente della Repubblica, al quale, come è noto, non si può dire niente.

Non c’è che dire, anche se non fosse così, sarebbe una pensata mica male! Sapete come mi è venuta in testa l’idea dello scamotto per salvare capra e cavoli? Semplicemente perché non ho ancora capito il motivo per il quale una norma varata sull’onda della protesta della gente per la violenza che a detta loro è di matrice romena, vada a contenere un articolo che condanna l’omofobia: come direbbe Tonino Di Pietro, ma che c’azzecca!!

Mi è sembrato proprio appiccicato con lo sputo, come si dice dalle mie parti a indicare un qualcosa che non sta insieme in quanto non c’è il collante che lo unisca, cioè – in questo caso – la logica.

Staremo a vedere nei prossimi giorni come va a finire questa sceneggiata, ma teniamo le antenne ben alzate per captare i segnali che rimbalzano da una parte all’altra e tra questi anche quelli che provengono dal Capo dello Stato.


This page is powered by Blogger. Isn't yours?