martedì, ottobre 09, 2007
CREAZIONISMO ED EVOLUZIONISMO
Tra le tante cose (forse troppe) delle quali l’Europa tenta di occuparsi, ce n’è una che mi ha colpito in modo particolare ed è la contrapposizione tra “creazionismo” ed “evoluzionismo”: tutto questo, ovviamente riferendosi all’inizio di tutte le cose che ci circondano, alberi, animali, terra e, per ultimo, l’uomo.
Mi si chiederà: ma che c’entra questo con l’andamento della comunità europea? Queste sono questioni filosofiche o, ancor meglio, teologiche; ma il nostro ineffabile Parlamento Europeo, evidentemente non proprio oberato di lavoro, dopo essersi occupato dell’Olocausto ebraico durante l’ultima guerra, mettendo fuori legge tutte le correnti di pensiero che lo negano o comunque lo ridimensionano, è andato ad occuparsi del problema che riguarda l’essere umano e in particolare se questo è frutto di un “atto di volontà di Dio” o prodotto dell’evoluzione delle specie animali.
L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, su input dell’Osservatorio su “diritti umani e democrazia”, ha approvato una risoluzione – sia pure non vincolante – in cui “esorta i governi europei a resistere all’ondata passatista che minaccia l’Europa. Senza la dovuta attenzione il creazionismo rischia di trasformarsi in una minaccia ai diritti umani”.
Diciamo subito che non riesco a connettere l’aspetto dei diritti umani con quello che può rappresentare, al massimo, un aspetto della fede religiosa oppure della negazione della creazione (ateismo); ma voglio aggiungere che non è mia intenzione entrare nella polemica specifica, cioè non sono interessato, adesso,a speculare sul fatto se sia vero che il “dito fulminante di Dio si è levato ed ha creato la terra, con i suoi alberi, i suoi animali e per ultimo l’uomo”, oppure se il tutto è avvenuto attraverso l’evoluzione di un grumo di materia roteante nello spazio che per effetto di alcuni fattori intrinseci è diventato la base dell’evoluzione delle specie animali verso l’uomo e – aggiungo io – verso Dio.
Mi interessa invece affrontare il problema sotto un altro aspetto e cioè constatando che l’evoluzionismo biologico si trasferisce nel campo sociale e politico ed è nient’altro che il modello di sviluppo occidentale, basato sul razionalismo, l’esasperazione della tecnologia e il dominio dell’economia in quanto, si afferma da più parti, unica scienza che non sbaglia mai.
Insomma torna in ballo quello che molti chiamano la superiorità della cultura e dell’intera civiltà di una parte del mondo nei confronti delle altre civiltà, sconfitte dalla storia e dall’evoluzionismo: ecco che torna in ballo la famosa parolina – “evoluzionismo” e fa sì che nel suo nome, un nome pieno di apparenti libertà scientifiche, si traduca questi concetti in modo tale che rappresentino il vero integralismo e il vero totalitarismo dell’epoca che stiamo vivendo.
E quindi nella vittoria dell’evoluzionismo nei confronti del creazionismo c’è la vittoria di una civiltà a danno delle altre, cosa che ci guardiamo bene da ammettere, in base alle tante assicurazioni di coesistenza con le altre fedi e civiltà che continuiamo a sbandierare, ma che in effetti è la vera ragione di questa lotta che viene combattuta attraverso la scienza – che produce tecnologia - e non più con le armi che ormai sono considerate strumenti da terzo mondo: avete notato che nessun paese cosiddetto democratico è in guerra con un altro paese similare da tanti anni?? Vorrà pur dire qualcosa!