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lunedì, settembre 24, 2007

UN PO' DI POLITICA - 3° PARTE 

Cerchiamo adesso di mettere a fuoco i singoli comparti dei quali chiedo l’assoluta priorità alle prossime forze di governo.

Il primo – ne metto insieme due perché mi sembrano attinenti – comprende BAMBINI E VECCHI: ricordate il famoso slogan del socialismo nordeuropeo degli anni ‘60? Lo stato si deve occupare dell’individuo dalla culla alla bara!!

Ora, pur non arrivando a questi limiti estremi che oggi forse sono di difficilissima attuazione, pretenderei che ai bambini ed alla loro formazione scolastica ed umana fosse data una priorità di ordine statale: qui da noi, tanto per dire, anche quest’anno si sono avuti aumenti enormi sia per libri ed accessori scolastici e sia per le tasse scolastiche: questo non è una cosa che posso accettare, perché lo Stato si dovrebbe fare carico di una forma di controllo e di intervento su questi problemi.

Per l’aumento delle tasse scolastiche (verificatosi massivamente nelle Università), bisognerebbe anche lì esercitare un controllo sull’operatività dei vari “baroni” che percepiscono stipendi da favola e non si fanno mai vedere, delegando tutto ad assistenti sottopagati.

Per i vecchi il discorso è molto semplice e l’ho fatto altre volte: uno stato civile che si ritrova degli individui che escono dal mondo del lavoro e si avviano a raggiungere delle età elevate (è diventato difficilissimo morire ma altrettanto vivere), si deve far carico di quando questi signori non possono più stare da soli, debbono cioè avere l’assistenza della comunità – cioè dello Stato – il quale, al massimo può prendersi quello che gli da di pensione, senza richiedere oneri aggiuntivi a figli e nipoti: ma come, mi hai fatto lavorare una vita e quando mi mandi in pensione questa non mi è sufficiente per campare!! Arrangiati, caro stato, io più di quello non posso darti e non mi sento neppure di andare ad elemosinare dei soldi ai miei figli.

Il secondo comparto che vorrei trattare è quello dei MALATI: non sto a sprecare spazio per spiegare che questa “categoria” è la più bisognosa di aiuto in quanto oltre a tutto il resto, patisce e, non sempre risolve il problema; sull’assistenza sanitaria italiana non ho molto da eccepire, direi che è forse all’avanguardia nel mondo; unico neo sono gli sprechi che – in particolare al Sud – fanno vacillare questa bella considerazione; l’impegno quindi dovrebbe essere quello di unificare le prestazioni del centro nord con quelle del Sud, fermo restando che il tutto deve essere assolutamente gratuito.

Passiamo ora a parlare dei POVERI, intendendo coloro che guadagnano delle cifre al di sotto di un certo livello: questo forse è il problema dei problemi, in quanto incide su tutta una serie di comparti operativi, come i consumi, le vacanze e, in genere, sulla qualità della vita; non voglio far finta di non sapere che i ricchi ed i poveri esisteranno sempre, voglio solo che una accorta politica statale diminuisca la distanza delle lame della famosa “forbice sociale” . Proprio oggi anche il Papa ha detto una cosa che mi sarei aspettato di sentire da altra gente: il capitalismo non ha risolto il problema della gente ed ha aggiunto che occorre meno “profitto” e più “condivisione”, ed anche i beni mondiali vanno equamente divisi per abbattere il divario tra ricchi e poveri.

Ecco, queste cose vorrei sentirle dire anche dalla “politica”, la quale dovrebbe poi mettere a punto una serie di strumenti per tenere sotto controllo questi meccanismi.

Resta da parlare degli immigrati, ma non c’è spazio e temo di avervi già annoiato abbastanza per cui il discorso lo riprendiamo domani!!


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