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domenica, settembre 23, 2007

UN PO' DI POLITICA - 2° PARTE 

Nel mio post di ieri siamo arrivati a chiederci cosa occorrerebbe per mettere un po’ le cose a posto nel nostro bellissimo e sfortunato Paese; prima di tutto vorrei dire cosa “non” dovrebbe assolutamente esserci: l’astio verso qualcuno, il desiderio di distruggerlo, il fare politica solo per combattere lui.

Ed a questo proposito vorrei riferire una dichiarazione udita non più di dieci minuti fa da parte di Furio Colombo, attualmente senatore dei DS, dopo avere ricoperto la carica di Direttore dell’Unità, giornale dei DS, che in occasione della presentazione di un suo libro su Israele ha affermato : “io sono entrato nei DS per combattere Berlusconi, solo per combattere Berlusconi, ed entrerò nel P.D – se e quando nascerà - sempre con lo stesso scopo”: ecco, se nel nuovo partito ci saranno molti personaggi come lui, tanto varrebbe neppure occuparcene.

Questo perché, se in un certo periodo storico, le condizioni sociali “chiedono” alla Storia di creare un personaggio come Berlusconi, la Storia esegue; analogamente se in un altro contesto storico si richiede Grillo, la Storia procura di fornire Grillo; ma non è combattendo questi signori che si risolve il problema, per due ordini di motivi: il primo è che se questi “occorrono alla Storia”, se ne riprodurrebbero altri; il secondo motivo è che qualche volta, prima o poi, dobbiamo arrivare a chiederci quali condizioni socioeconomiche hanno condotto all’avvento di questi personaggi e combattere queste e non gli uomini.

Mi sembrerebbe semplice – come assioma – ma evidentemente non lo è, forse perché è più facile combattere un individuo che le situazioni che rappresenta.

Ma torniamo alla nostra attuale condizione che potrebbe avere come cappio mortale un’accoppiata (non palese,è ovvio, ma occulta) Grillo/Berlusconi; ebbene cosa si fa in questo dannatissimop caso: io, come al solito ho le mie idee balzane, ma non mi faccio scrupolo di presentarvele.

Come prima cosa il nascente partito o un altro, dovrebbe avere come obiettivo la cacciata di tutta la classe dirigente che ha governato l’Italia negli ultimi vent’anni; lo so bene che è difficile e che tra loro ci sono anche persone degne, ma una decisione è una decisione: chi ha fatto politica dal 1987 ad oggi deve uscirne (tanto la posizione economica è assicurata!!). In concreto si tratterebbe di ripartire da zero!!

I “nuovi entrati” dovrebbero partire da posizioni stipendiali decorose ma non mostruose come adesso:; va bene 5.000 euro al mese? Vogliamo fare 6.000? OK, vada per quest’ultima cifra, ma come tetto massimo in ogni ordine e grado.

Secondo assioma: il nuovo partito, qualora potesse arrivare a governare, si dovrebbe occupare (inizialmente) “soltanto” di cinque questioni: vecchi, malati, bambini (cioè studenti), poveri (intendendo coloro che percepiscono una cifra al di sotto della soglia di povertà che, a mio avviso, potrebbe essere 1.500 euro per il single e 2,500 per la famiglia), immigrati (se li facciamo entrare dobbiamo trattarli come la nostra gente).

Per risolvere queste cinque situazioni si dovrebbero ricercare tutte le condizioni economiche e sociali per giungere alla vittoria; e gli altri problemi (autostrade, invio di militari all’estero, ecc.)? Tutti in stand-by in attesa che siano risolte le condizioni prioritarie, dopo di che si affrontano anche loro: nessuno nega l’importanza degli altri problemi, ma dobbiamo dare la precedenza a quelle situazioni che – a mio parere – sono prioritarie; nei prossimo post analizzeremo i cinque “grandi problemi” e le relative “balzane” soluzioni che propongo.


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