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giovedì, agosto 23, 2007

LA CASTRAZIONE 

Sta facendo molto discutere l’idea di Sarkozy di sottoporre i pedofili alla cosiddetta “castrazione chimica” che dovrebbe abolire gli stimoli sessuali perversi e quindi poter riammettere l’individuo nel consesso civile.

La normativa è molto semplice: i pedofili che hanno finito di scontare la pena detentiva ma che continuano ad essere ritenuti pericolosi dai medici, vengono rinchiusi in strutture sanitarie chiuse; a questo punto, se accettano di sottoporsi al trattamento chimico, possono usufruire di permessi ed uscire dall’ospedale ma solo se muniti del “braccialetto elettronico”.

La classe medico-psichiatrica si è subito scatenata nel commentare il provvedimento e, come era logico attendersi, tutti si sono divisi su tutto, indicando una cosa che mi ha fatto sorridere da quanto è assurda; uno dei soloni della psichiatria ha infatti dichiarato che la pillola “frena l’istinto, ma non guarisce”: mi sembra logico, anzi naturale, perché per modificare l’istinto ci vuole ben altro (non saprei dire cosa!!).

Da amante del cinema, la problematica nata dalla proposta Sarkozy mi ha riportato alla mente il celebre film di Kubrick “Arancia Meccanica”, autentico cult per i giovani degli anni ’70; in questo capolavoro, il plot narrativo è appoggiato ad una idea di fondo: il governo inglese è preoccupato per l’aumento della delinquenza comune che occupa spazio nei penitenziari che invece dovrebbero essere riservati principalmente per i terroristi che, a detta dell’autore, si mostrano in forte aumento; allora ecco arrivare la scoperta di uno scienziato, che viene sperimentata sul capo di una gang di giovani dediti alla rapina in villa condito da violenze verso gli occupanti. La scoperta è una sorta di iniezione che viene praticata direttamente nell’occhio del “violento” ed ha come conseguenza la repulsione dell’individuo verso qualunque forma di violenza.

Chi aveva immaginato di poter fare la stessa cosa con i pedofili e, questa sarebbe l’altra proposta, con gli stupratori, si deve rendere conto che quello che avviene in un film è “finzione” ed invece nella vita di tutti i giorni occorre la “realtà”, quindi bisogna fare i conti con quello che “si può fare” e non con le fantasticherie di improvvisati stregoni.

La proposta di Sarkozy mira a entrare nel solco della figura da “sceriffo” che si è costruito in campagna elettorale e che continua anche adesso ad avere; da noi abbiamo una situazione ben diversa, della quale voglio citarvi un solo episodio.

Ricordate quando il Ministro dell’Interno, Giuliano Amato, detto “il dottor sottile” ebbe la pensata di emanare una circolare amministrativa che prescriveva il sequestro dell’auto quando il conducente era risultato ubriaco o drogato ed aveva avuto un grave incidente con ferito o – peggio ancora – con morti? Ebbene, la magistratura, nella persona di un oscuro sostituto P.M., ha controbattuto che l’iniziativa era illegale e si è rifiutato di applicarla.

Conclusione: il Ministro ha fatto marcia indietro ed ha modificato la norma, riferendola solo ai casi nei quali il magistrato possa rilevare la concreta possibilità di reiterazione del reato; come a dire che si rimette tutto in mano al P.M. che è chiamato così a valutare l’esistenza o meno della situazione prevista. E con questo siamo ritornati a dove eravamo prima della circolare!!

Complimenti per la figuraccia, signor Ministro!!


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