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giovedì, luglio 19, 2007

SU GIORNALI E TV LE COSE DI TUTTI GLI ANNI 

Ci avete fatto caso? Durante la stagione estiva, in particolare quando scoppia il solleone, i mezzi di comunicazione di massa hanno sempre gli stessi argomenti, da un anno all’altro: consigli per bimbi e anziani per combattere la calura, previsioni meteo raccapriccianti, roba da fine del mondo, e poi gli incidenti automobilistici che hanno per attori in genere extracomunitari ubriachi o drogati e che provocano morti nella brava gente che si reca tranquillamente a prendere un gelato o altre cose del genere.

Anche quest’anno non abbiamo fatto eccezione e siamo giunti fino a prese si posizione di uomini politici e addirittura di ministri, contro gli ubriachi e i drogati al volante; a questo proposito non posso tacere la risibile proposta del ministro Amato di “sequestrare l’auto che ha provocato l’incidente quando il guidatore viene trovato ubriaco o drogato”; in galera no, vero? La galera è diventata come un hotel di lusso che se lo possono permettere in pochi, e questi devono avere nomi altisonanti, come Fabrizio Corona che si è fatto tre mesi di carcere e la cui unica colpa è quella di “avere fatto pubblicità a una serie di persone che dopo è diventata VIP”.

Per la verità, qualcosa di nuove c’è, a leggere la stampa di oggi: si narra di un evento accaduto il 5 ottobre scorso, nel quale una Ford Fiesta era andata a sbattere contro una Mini al volante della quale c’era una donna di 48 anni che era morta a causa delle molteplici ferite; l’auto investitrice era guidata da una signora, della quale riportano solo le iniziali e l’età (47 anni) che venne trovata in preda ad una altissima quantità di alcol e di droga: adesso c’è stato il processo e la gentile signora “ha patteggiato” la pena di 1 anno e sette mesi e se ne andata tranquillamente per gli affari propri: mi sembra superfluo aggiungere che la stessa non ha fatto neppure un giorno di carcere.

È naturale che i parenti della vittima siano insorti contro la situazione che permette alla donna “omicida” di non scontare neppure un giorno di galera, ma si sa che i giudizi delle persone coinvolte sono sempre di parte: vorrei però aggiungere che a differenza di quanto accaduto durante i mesi scorsi, qui c’è di mezzo una donna “bianca”, neppure troppo giovane e non il “solito” magrebino o albanese che scorrazza come un pazzo in preda ai fumi dell’alcol: ecco, questa è la novità di cui sopra facevo cenno.

Quindi, voglio dire, che non possiamo neppure permetterci di essere “razzisti”, come in genere siamo, perché abbiamo una persona del nostro stesso colore che ha commesso un reato indifendibile.

Allora, mi chiedo e vi chiedo, invece delle proposte estemporanee come quella di Amato di “sequestrare la macchina”, non sarebbe preferibile che, nel caso di un individuo – di qualunque razza e colore, ovviamente - che provochi un incidente automobilistico nel quale ci scappa il morto e che il guidatore venga scoperto essere in preda all’alcol e/o alla droga, anzitutto venga subito sbattuto in galera, poi venga processato per direttissima e il Tribunale non gli accetti il patteggiamento della pena con il conseguente sconto di un terzo.

Può darsi che la proposta come sopra formulata non sia fattibile alla luce della vigente normativa, ma credo che abbia la validità del “buon senso”, sentimento che alberga nella maggior parte della gente che forma poi quel “popolo italiano” nel nome del quale i nostri giudici emettono le sentenze: quindi se non è contemplata adesso, facciamo in modo che lo sia al più presto!


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